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LiveSicilia.it / Archivio / La Palermo dei sogni

La Palermo dei sogni

Una città ideale che trasformi il capoluogo siciliano in un modello. Un palermitano che vive a Vienna ha messo nero su bianco i suoi desideri. E li rivolge al sindaco Orlando. Che risponde.

L'INTERVENTO
di Ivan Cangelosi
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Caro sindaco, sono palermitano e da 17 anni vivo a Vienna. Tra non molto, Vienna diventerà la mia “prima città”, avendoci vissuto più tempo che a Palermo. Ciononostante, il legame con la mia città d’origine continua a essere fortissimo; e proprio perchè è forte, la sofferenza nel vederla così disperata (senza speranza, appunto), devastata da decenni di cattiva amministrazione e dall’inciviltà, ahimè, di tanti, troppi palermitani, resi “selvaggi” (lo so, il termine è forte ma a mio avviso pertinente) dall’assenza pressochè totale del senso di legalità e del bene comune… la sofferenza, dicevo, è grande.

Palermo è una delle più belle città al mondo; una città che i palermitani dicono d’amare ma che in realtà, in fin dei conti, odiano. Il degrado che si osserva e si annusa in tutta la città, lo si percepisce già arrivando in macchina… da qualsiasi parte si arrivi. Incuria, spazzatura, strade sfossate, mancanza di segnaletica orizzontale, di rispetto delle regole più elementari del traffico.

Lo ammetto, 17 anni di vita viennese mi hanno reso, rispetto a certe problematiche, ancor più intollerante di com’ero durante la mia vita palermitana. Non tolleravo il sacchetto d’immondizia posto ai piedi di un cassonetto semivuoto (incivile bizzaria palermitana che dà la misura del senso del decoro di molti palermitani) figuriamoci le montagne di spazzatura sui marciapiedi, ad invadere le carreggiate.

A questo proposito vorrei raccontarle questa storia. L’estate scorsa arrivo a Punta Raisi con amici austriaci. Volendo far fare subito un giro dei luoghi limitrofi, ci inoltriamo lungo le carreggiata che corre parallelamente all’autostrada per Palermo. Lo “spettacolo” che si è presentato ai nostri occhi (vi lascio immaginare di cosa stia parlando) e, soprattutto, quello che ho provato, non credo che lo scorderò fin che campo. Credo di non essermi mai sentito più umiliato e mortificato in vita mia. Abbiamo invertito il senso di marcia perché la spazzatura aveva invaso la strada ed era impossibile proseguire. Lì per lì avrei voluto semplicemente piangere: proprio come succede ai bambini quando subiscono un’umiliazione. Invece, chissà come, mi è venuto di dire: “amici, tranquilli, stanno girando un film! E’ tutto finto! Se aprite i sacchetti c’è polistirolo!” Hanno riso di gusto. Avevano capito bene ma, da veri amici, hanno riso e sdrammatizzato un momento che per me, lo ripeto, è stato il più mortificante mai capitato nella mia vita. Mentre ero in macchina mi sono detto: “E ora che faccio? Dove vado? Dove li porto? Pensavo questo e pensavo che qualcuno avrebbe dovuto risarcirmi per danni morali.

Il danno d’immagine per Palermo è e resterà irreparabile. Si tornerà a livelli d’igiene meno angoscianti ed i cittadini di Palermo, di fronte al sacchetto buttato fuori dal cassonetto, alle strade sporche, agli spazi pubblici devastati, ai parchi (penso alla Favorita…Cosa sarebbe in mano ai viennesi!!) deturpati, diranno: “Beh, tutto sommato, qualche tempo fa stavamo peggio. Ora mi sembra quasi un paradiso.

Riusciremo mai a costruire una città…normale? Non dico con la qualità della vita viennese, ma normale. Una città dove la gente possa avere un futuro, possa dare sfogo alla sua creatività ed imprenditorialità senza essere costretta a pagare il pizzo. Una città dove non dover passare la metà del proprio tempo imbottigliato nel traffico ma con l’alternativa di mezzi pubblici puntuali ed efficienti. Una città dove portare i propri figli al parco o in bicicletta, oppure a passeggio per le vie del centro storico più grande e devastato d’europa, miracolosamente trasformato in un salotto aperto esclusivamente ai pedoni. Una città dove non si sia costretti a rimanere reclusi in casa con le finestre sigillate a causa del tanfo nauseabondo proveniente dalla montagna di rifiuti sotto casa. Una città dove se c’è uno che getta un pacchetto di sigarette o una lattina vuota a terra, ci sia un vigile che lo prenda per le orecchie e gli faccia 100 euro di multa (qui a Vienna per una cicca di sigaretta gettata a terra – essendoci un po’ ovunque per strada contenitori per la spazzatura con annesso posacenere – ti fanno 60 euro di multa).

Questa sarebbe una città normale. Ma visto che sono un sognatore, caro sindaco, le chiedo altri cinque minuti del suo tempo e la invito a sognare con me. Sogno una città dove il sindaco un giorno si svegli e, come illuminato da Dio, inizi a concepire il proprio lavoro come una vera e propria missione. E allora si sentirà investito da forze sovrumane e sarà invaso da mille idee, alcune semplici, altre rivoluzionarie.

Comincerà a riflettere su un piano dettagliato per interventi a 360 gradi su Palermo e…sui palermitani. Le prime idee se le vorrà far venire sorseggiando un buon caffè e per questo si recherà al Bar Mazzara…”Ma com’è? Su in ferie?”, si dirà in dialetto palermitano trovandolo chiuso. Deluso e pensieroso, attraverserà Via Ruggiero VII (va bene, Settimo, ndr) rischiando di essere investito sulle strisce pedonali. Non imprecherà ma rifletterà. Penserà ed immaginerà. Giunto all’angolo con via Cavour si fermerà e si volterà indietro a guardare via Ruggiero VII e continuerà a pensare. Poi si metterà a guardare Piazza Massimo ed il Teatro, e continuerà a pensare. “Ma si, certo!” esclamerà. Farò una grande zona pedonale che abbia ai suoi estremi i due teatri più importanti della città. Una zona esclusivamente pedonale e ciclabile che partirà da piazza Politeama per giungere sino a piazza Verdi. Via Ruggiero VII la trasformerò in una Galleria: come la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Le automobili? Già…le automobili che percorso faranno per andare verso il porto e verso la stazione centrale? Bisognerà parlarne con i tecnici…

Andando a piedi verso Palazzo delle Aquile sarà letteralmente investito da una zaffata di fetore insopportabile proveniente da…Nooo dalla Chiesa Martorana nooo!! E invece si! Una montagna di rifiuti fotografata da spietati turisti senza cuore ma con tanto buon umore visto che resistono alla voglia di scappare da Palermo. Vermiglio in faccia per la vergogna, gli verrà in mente un’idea: quella di organizzare 3 incontri: il primo con i lavoratori dell’azienda per lo smaltimento dei rifiuti; il secondo con i palermitani (tutti); il terzo con i vigili (tutti). Ai primi farà un lungo discorso incentrato sul senso di responsabilità e di attaccamento al proprio posto di lavoro, riassumibile alla fine nelle seguenti quattro parole: CHI SBAGLIA SARA’ LICENZIATO! Ai secondi, ai palermitani, dirà nelle forme che riterrà più efficaci, che inizierà la raccolta differenziata e che sarà stabilito un piano degli orari entro i quali sarà consentito gettare la spazzatura. Il mancato rispetto di queste disposizioni comporterà multe da 500 a 1000 euro. Al contrario, il rispetto di queste disposizioni, porterà al dimezzamento della tassa sui rifiuti. Ai terzi, ai vigili…stesso discorso fatto agli operatori ecologici: meno chiacchiere e passeggiate rilassate per le vie, con sosta puntuale al bar, e più attenzione e fermezza nel far rispettare la legge. Anche qui: attaccamento al posto di lavoro perché chi sbaglia paga.

L’economia della città; che iniziative intraprendere per dare qualche speranza ai palermitani? Cosa fare? Dove intervenire? Il sindaco di Palermo saprà benissimo che tutto dovrà innanzitutto passare per una lotta senza quartiere alla mafia. Saprà che questo dipenderà più da Roma che da Palermo. Ma lui, come sindaco, concretamente cosa potrà fare? Certamente molto per combattere la mentalità mafiosa. E allora, per prima cosa: coinvolgerà famiglie e scuole per inculcare a tutti, sin dai primi anni, la cultura dell’anti-mafia. Si batterà per stabilire dei programmi scolastici che prevedano delle lezioni sull’anti-mafia, che raccontino la storia delle stragi mafiose, la storia dei giudici e dei poliziotti che l’hanno combattuta, facendo vedere immagini etc, come succede per l’olocausto.

Parallelamente saprà dare respiro all’economia percorrendo tre direttive volte al recupero di risorse, e cioè: 1) la lotta contro gli sprechi e gli assistenzialismi; 2) la ricerca di investimenti stranieri e 3) il massimo sfruttamento delle risorse messe a disposizione dell’Unione Europea. Nel primo caso, non saprà neanche lui da dove iniziare. Nel secondo caso, metterà a punto un piano dettagliato per creare le condizioni che convinceranno investitori stranieri a scommettere su Palermo. Nel terzo caso, utilizzerà i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per: 1) Riqualificazione del centro storico; 2) Ammodermanento secondo standard europei di stazioni ferroviarie, porto ed aeroporto; 3) Messa a punto di un piano di infrastrutture, di servizi e di collegamenti adeguati.

Per il centro storico il sindaco di Palermo avrà le idee chiarissime: oltre al recupero di palazzi, chiese e piazze, creerà ampie zone pedonali, costruirà parcheggi sotterranei e ridurrà drasticamente la possibilità di parcheggi lungo le vie del centro che saranno più agevolmente percorribili utilizzando tram, metropolitana e biciclette. I commercianti si lamenteranno? A loro spiegherà, dati alla mano, che le attività commerciali che si affacciano sulle zone pedonali di qualsiasi città europea sono quelle che fatturano in assoluto di più. Se lo capiscono bene, se non lo capiscono…lo capiranno. E allora, come d’incanto, nascerà il centro storico più vasto, bello, vivibile del pianeta. I palermitani e le centinaia di migliaia di turisti passeggeranno per le strade e le piazze e sentiranno soltanto il rumore delle posate e dei bicchieri dei tanti locali che come per magia apriranno uno accanto all’altro. Sentiranno il suono dell’acqua delle fontane e delle voci dei bambini che giocano tranquilli. I turisti alloggeranno in alberghi e pensioni che come funghi spunteranno per venire incontro all’esplosione di richieste di camere. Riempiranno i “Riad” che, come a Marrakech, tanti lungimiranti imprenditori avranno costruito ristrutturando e riadattando vecchi cortili e palazzi del centro storico…

Già, i turisti. Denaro contante che va nelle tasche dei palermitani e dell’amministrazione. Le bellezze di Palermo, la sua storia ed architettura, faranno il giro del mondo attraverso una promozione adeguata. Milioni di turisti, attratti da queste straordinarie bellezze, dalla cultura e dall’arte, dalle infrastrutture ricettive, dai parchi, dal cibo, dalla vita notturna arriveranno da ogni angolo del mondo atterrando nell’aeroporto più grande del Mediterraneo, oppure arrivando in nave in un porto dal quale chi sbarcherà in auto e vorrà proseguire verso altre destinazioni, lo potrà fare evitando di entrare nel cuore della città ma attraverso percorsi celeri che porteranno agli imbocchi autostradali; chi sbarcherà a piedi, troverà zone pedonali che collegheranno il porto al centro storico. Il sindaco di Palermo sta trasformando i sogni suoi e di molti palermitani in realtà.

Il sindaco di Palermo sta mantenendo fede alla sua missione. Ma c’è ancora tantissimo da fare. Bisognerà letteralmente rivoluzionare la viabilità cittadina, in primis attraverso la costruzione di una circonvallazione esterna che colleghi la Palermo-Catania direttamente alla Palermo-Mazara del Vallo. In secundis, sottraendo asfalto alle automobili a vantaggio dei tram, della metropolitana e delle biciclette. E poi, il suo chiodo fisso: aree pedonali, piste ciclabili e verde, tantissimo verde.

Sogna, il sindaco di Palermo. Sogna un percorso ciclabile e pedonabile che colleghi Trabia a Terrasini. Un unico, immenso e straordinario lungomare che attraversa i paesini lungo un litorale lungo 70 km. Sogna, il sindaco di Palermo. Sogna la riqualificazione del più grande parco cittadino del mondo: il parco della Favorita. Quello del parco della Favorita l’avverte proprio come una questione di vita o di morte. Vuole giocarsi la faccia. Immagina un parco accessibile soltanto in bicicletta, a piedi o in tram. Una linea che colleghi Mondello al centro e che passi dal parco della Favorita. Tanto è grande quel parco che vorrà realizzare 3 fermate: Favorita Nord, Favorita Centro e Favorita Sud. Si esalta il sindaco di Palermo mentre immagina il nuovo parco della Favorita. Ristrutturerà ed amplierà l’ostello della gioventù vicino al campo ostacoli ed organizzerà per tutto l’anno colonie giovanili e di boy scouts che avranno anche il compito di curare e vigilare il parco. Farà costruire una funivia che colleghi il parco con il santuario di Santa Rosalia. Che panorama fantastico, penserà ora il sindaco trovandosi idealmente al belvedere di Monte Pellegrino. Guarderà a destra verso l’Addaura, a sinistra verso il golfo di Mondello e poi ancora a sinistra verso lo Zen. Dio mio, che disastro! Che orrore! Che vergogna!, si dirà tra sé. Rimarrà pensieroso ad osservare quella zona di Palermo famosa in tutt’Italia per il suo degrado. E mentre guarderà, la sua fantasia lo porterà ad immaginare un esercito di ruspe pronte a radere al suolo quell’agglomerato immondo di cemento. Al suo posto vedrà un centro direzionale e congressuale dove raggruppare i vari assessorati ed uffici pubblici così che i palermitani, quando vorranno un certificato o pagare le loro tasse, non dovranno più andare da un capo all’altro della città ma potranno trovare tutto in un unico luogo. E che centro direzionale. Il CEDIP (Centro Direzionale Palermo Nord), con i suoi grattacieli, i suoi giardini e le sue ampie piazze, sarà collegato in maniera impeccabile tramite metropolitana e tram col resto della città. Tramite ampi raccordi stradali, sarà immediatamente raggiungibile dalla circonvallazione. Che bello. Che cosa fantastica! Dal belvedere di Monte Pellegrino dove starà immaginando tutto questo, una forza soprannaturale lo farà volare, come Ralph Supermaxieroe, ed atterrare (facendo ripetute capriole, perché sempre in questo modo atterrava Ralph Supermaxieroe), sulla terrazza panoramica di uno dei grattacieli del CEDIP. Dopo essersi ricomposto, si avvicinerà al parapetto in vetro, vi si appoggerà e prenderà ad ammirare il panorama tutt’intorno. Lo sguardo ad un certo punto cadrà sul velodromo costruito nel 1997, uno stadio che, come molti degli impianti sportivi cittadini costruiti in occasione delle Universiadi, è in stato di abbandono.

Guardando il velodromo, gli si rabbuierà per qualche istante il volto pensando ad una sua amicizia più mediatica che reale: quella col presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Lui, Zamparini, dice di voler costruire il nuovo stadio di Palermo al posto del velodromo e, tanto lo vuole, che ne ha già presentato all’amministrazione comunale (e, attraverso una splendida animazione tridimensionale, a tutta l’Italia) il progetto. I tifosi rosanero sono in fibrillazione. Aspettano da quasi due anni che la burocrazia la smetta di ostacolare la posa della prima pietra (e poi di tutte le altre) per la costruzione della “RosArena” (attenzione: nome registrato). Il sindaco di Palermo, sempre affacciato dalla terrazza del grattacielo tutto specchi del CEDIP, troverà quell’aria fresca e quel silenzio, adatto ad una seria riflessione sul problema del Nuovo Stadio di Palermo. Da quando è diventato sindaco ha rilasciato dichiarazioni ambigue a tal proposito. Sa bene di non avere detto chiaramente quale sia il vero ostacolo alla costruzione dello stadio. L’imprenditore Zamparini forse vorrà far convergere in un unico progetto la costruzione dello Stadio e le annesse infrastrutture tra le quali appartamenti, negozi e centri commerciali? E già…E’ proprio così. Il sindaco di Palermo, appoggiato adesso di spalle al parapetto della terrazza, penserà che la costruzione del nuovo stadio di Palermo porterebbe con sé il rischio di speculazioni che lui, come Sindaco, non potrebbe mai avallare.

All’improvviso però, dal profondo del subconscio, o meglio, dal suo conscio volutamente rimosso, un pensiero salirà su sino a dargli un leggero capogiro: “Palermo, mia amata Palermo…”, si dirà sconsolato; “Non c’è quartiere di te che non sia cresciuto sulla speculazione edilizia. Ti hanno violentata e saccheggiata selvaggiamente per un secolo, attraverso la costruzione di obbrobri di mafia costruiti con la complicità di un mio predecessore organico a Cosa Nostra. E allora si dirà: è davvero speculazione quella che si lega alla costruzione di un’ infrastruttura sportiva all’avanguardia? “Siamo seri…”, si dirà sorridendo. E mentre se lo dirà, rivoltandosi a guardare giù verso il velodromo, immaginerà uno stadio, gremito in ogni suo angolo, esplodere per un gol in mezza rovesciata di Paulo Dybala, decisivo per l’assegnazione del primo scudetto della storia rosanero.

Sogna il sindaco di Palermo.

Sogno io.

Sognano i palermitani perbene.

In bocca al lupo, mia disperata città.

In bocca al lupo sindaco Orlando.

Tags: città ideale · immondizia · Leoluca Orlando · metropolitana · palermo · rifiuti · sindaco · stadio · tram · trasporti · Vienna · zamparini

Pubblicato il 1 Maggio 2014, 06:15
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Commenti
  1. Gianluca 7 anni fa

    La gente per bene, a Palermo, purtroppo è troppo poca. La gente che rispetta l’altro e i luoghi in cui vive e il bene comune è rarissima. Regalare bellezza a tutti gli altri palermitani sarebbe come regalare perle ai porci.

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  2. Monsignore 7 anni fa

    Questa lettera fa comprendere quanto sia importante il senso di appartenenza. I nostri politici appartengono ai loro interessi e vivono sulla pelle dei cittadini. Una grande vergogna.

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  3. I traumi sono terapeutici 7 anni fa

    Forse molti non hanno ancora compreso che per Palermo non ci può essere futuro se non attraversando, purtroppo, qualche evento fortemente traumatico che costringa a una rifondazione della città e dei suoi abitanti. Una volta c’erano le pesti, le guerre, o altri eventi simili. Oggi potrebbero esserci degli eventi microrivoluzionari dettati dalla fame di lavoro e dalla disperazione progressiva di molta gente. Tristissimo scriverlo e pensarlo, ma se non ci scappano i morti, non si potrà ripartire da nessuna parte e tanto meno arrivare presso alcuna meta. Palermo è persa per sempre, perché persa è la sua gente e persa è buona parte della Sicilia.

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  4. Tonto mano tanto 7 anni fa

    Leggendo questo articolo di un palermitano che ha Palermo nel cuore, mi sono messo con lui a sognare e mi sono chiesto perché i nostri politici riescono a sognare mai: io sono di quelli che aveva sognato il ritorno di Leoluca, come una nuova possibilità per questa bellissima maledetta città, ma Leoluca ha infranto il mio sogno in un nanosecondo, lui e la sua giunta: nano fra nani. Adesso gli chiedo: mettiti a sognare, ergiti gigante fra i giganti e non farmi vergognare della mia città e del voto che ti ho dato.

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  5. Antonella 7 anni fa

    E’ un lavoro lungo, estenuante ma non impossibile. Il segreto per vincere questa battaglia? Cambiare l’atteggiamento para-mafioso dei palermitani. Eliminare l’illegalità dell’amico che ti risolve i problemi mafiosamente e formare le nuove generazioni alla legalità e alla voglia di lavorare. Auguri sig. Sindaco!

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  6. Pina 7 anni fa

    Bellissima….ma si dice e scrive Ruggero Settimo (è un cognome) e non VII

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  7. giuseppe 7 anni fa

    forse hai ragione Gianluca. o forse nascere e crescere in un contesto dominato dall’indifferenza per il proprio territorio e dalla mancanza di rispetto per i propri concittadini, ha deformato il palermitano medio nel dna. magari una città ideale, come quella egregiamente descritta in questa lettera, potrebbe far rinascere nel palermitano quel sentimento di amore per la propria terra e per sè stesso che è talmente sopito da sembrare appartenere solo ad altri…..la speranza è l’ultima a morire e sognare ad occhi aperti non costa nulla

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  8. Anello (al naso) 7 anni fa

    SETTIMO è il cognome di un padre della patria siciliana, protagonista del Risorgimento insulare.
    Invece VII è il numero ordinale che presuppone il VI.

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  9. scoobydoo 7 anni fa

    Il sindaco sta mantenendo fede agli impegni? Solo alcuni. L’emergenza rifiuti non e’ mai finita e i trasporti urbani sono tabu’. D’accordo, non c’e’ stato solo lui il che indica che ogni amministrazione comunale e’ identica all’altra perche’ e’ la gente che vota- coi suoi particolarissimi criteri-ad essere sempre identica. In questa citta’ potra’ comparire qualcosa come specchietto per le allodole (forse Cammarata non ha ricostruito il porticcolo della Cala?) ma il resto rimarra’ sempre cosi’. perche’ conviene a troppi: inutile girarci intorno. La gente onesta e con un senso civico normale SE NE VA VIA. Basta uscire da Palermo per vedere la differenza…se da Trapani, ad esempio, ti dirigi verso Palermo ti accorgi del cambio dalle muraglie di immondizia. E quando mai qualcuno ha fatto qualcosa? Si certo…proteggere certe categorie

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  10. Filippo 7 anni fa

    Statti a Vienna.. Qui a Palermo sarà sempre peggio.. Se vuoi venire in vacanza in Sicilia vai direttamente a San Vito Lo Capo, Cefalù o Taormina… Risparmiati Palermo dove non c’è niente da vedere, solo munnizza. Tutti pensano solo al proprio tornaconto, il resto può anche fallire.

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  11. giuseppe 7 anni fa

    Partire dalla rieducazione dei cittadini no?

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  12. CASTIGAMATTI 7 anni fa

    I HAVE A DREAM…….

    R: NUN SE’ PO FFA’!!!

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  13. cassandra 7 anni fa

    Ho letto questa appassionata lettera,sono tanti coloro che sogna
    no una Palermo come la dipingi tu,ma da noi i politici non sono
    al servizio dei cittadini,appena eletti diventano degli dei,devono
    essere adorati,ossequiati,e loro sono in un orgasmo continuo,
    godendo di questa posizione,capisci quindi la loro piccolezza.
    Voglio soffermarmi su alcune tue frasi:”danni morali”hai ragione
    dovremmo aver l’abitudine di denunciare alle autorita’ tutte le
    loro manchevolezze,per questo esistono le azioni collettive;ma ci sono anche i danni materiali e mi allaccio subito ad un’ altra tua frase,quella sul centro storico il piu'”devastato d’Europa”,sai man
    chi da tanto da Palermo,ma proprio questo sindaco convinse tan
    ti palermitani,a venire ad abitarlo con il sogno che lo avrebbe ri
    sanato,abbellito,reso vivibile proprio come lo dipingi tu,non ne fu
    capace,il risultato e’sotto gli occhi di tutti in particolare ai turisti
    che lo attraversano,i loro appartamenti oggi sono deprezzati,
    li si che potrebbero chiedere i danni materiali;hai ragione anche
    sulle multe non solo a chi sporca, ma anche a chi lascia le mac
    chine in doppia fila ,sui marciapiedi,a chi la sera disturba la quie
    te pubblica,specie di notte, facendo rispettare leggi che in Europa
    titti i sindaci fanno.Quello che tu e molti palermitani dicono do
    vrebbe essere la normalita’,ma qui non e’ cosi,i cittadini denunzi
    ano ,ma non succede niente,la stampa e’piena di articoli sui pos
    teggiatori abusivi,sul degrado del centro storico,sulle macchine
    mal posteggiate,sul fatto che i tutori dell’ordine pubblico non agiscono,non intervengono,non sanzionano non…non…non…
    a questo punto di chi e’la colpa,chi comanda questi organi di tu
    tela?Se le istituzioni le vedi piu’vicine a chi trasgredisce ,proprio
    quelle che dovrebbero decidere di stare o con il cittadino onesto
    o con il disonesto,e noi lo abbiamo ben capito con chi sono schi
    erati,cosa vuoi che cambi.Ti invidio una cosa che vivi a Vienna,
    ma li il sindaco lo chiamate borgomastro,e gia’solo il nome ti
    incute rispetto,se ne avete qualcuno in piu’mandatelo a Palermo

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  14. frida 7 anni fa

    Non ho parole. E’ esattamente il mio sogno più ricorrente. Credo però che resterà tale e che io come te mi trasferiro’ a Vienna. Diamoci appuntamento al Prater per parlare del nostro sogno comune. Meditate gente meditate.

    Rispondi
  15. giuseppe (quello vero) 7 anni fa

    prima di scrivere, richiamo tre commenti:pina, anello al naso e filippo.
    Ecco se vogliamo trovare le premesse al degrado eccole: invece di riflettere, singolarmente, cosa può fare ognuno di noi per questa città, ci perde in stupidaggini o disfattismo.
    Per quanto riguarda i sogni del nostro viennopalermitano, posto che condivido ogni singola parola, guardate gli articoli che riguardano la nostra città, quello che quotidiniamanente cerca di fare il nostro sindaco e i progetti che propone, e il continuo becero, ostruzionismo politico anche di alcuni falsi amici, la distrzuonione quotidiana di alcuni (molti) incivili palermitani e i commenti (molto stupidi) di molti critici che, per puro interesse personale, attaccano l’amministrazione. Ecco, se non si parte da ogni piccola rinuncia e/o sacrificio che ognuno di noi può fare (ad es. lasciare l’auto a casa, la raccolta differenziata, il rispetto delle isole pedonali), il sogno resterà sogno.

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  16. Luigi 7 anni fa

    Bella e lunga lettera, peccato però che il nostro amico non abbia trovato uno spazio di poche parole per precisare se abita a Vienna per ragioni di lavoro o solo per diletto, standosene quindi, malgrado i sogni espressi al Sindaco, alla larga dalla nostra città per una propria scelta.

    Rispondi
  17. Chiara 7 anni fa

    Bella. Anche io manco da Palermo da tanto tempo e capisco il punto di vista di Ivan. Mi stupiscono i commenti: perché “i palermitani” e non “noi palermitani”? Siamo così sconcertati da noi stessi che disconosciamo la nostra identità civica? o forse meglio riferirsi a “civile”? troppa inciviltà con cui non vogliamo ammettere la nostra connivenza? a livello inconscio ne percepiamo la colpa, visto che non si va oltre la lamentela da salotto. E i commenti sul Settimo? me li spiegate? cos’è un tema da correggere? avete dato un voto? se è così, il mio voto è 10 e lode.

    Rispondi
  18. Marco 7 anni fa

    Per realizzare questo sogno servono molti soldi.
    Ma anche a piccoli passi è un investimento che darebbe i suoi frutti. I nostri pilitici non hanno mai capito che concepire una palermo per i turisti significa dare una speranza ai palermitani, l’indotto economico sarebbe tale da potere campare di rendita. E non ci vuole poi così tanto, basta copiare quello che hanno fatto altre città anche italiane, firenze, venezia …. Turisti tutto l’anno, sotto la pioggia, nebbia, freddo! Non esiste luogo in tutto il mondo in cui potere apprezzare come in sicilia contemporaneamente mare caraibico e meraviglie storiche… Altro che 4 aeroporti ce ne vorrebbero uno per ogni città della sicilia. Ma questo rimane un sogno, dentro un cassetto chiuso a chiave

    Rispondi
  19. Linus 7 anni fa

    SOLO UNA FRASE: IL PROBLEMA DI PALERMO E’ L’INCIVILTA’ DELLA MAGGIOR PARTE DEI PALERMITANI.
    Nessun sindaco o mago potrà mai cambiare questo popolo avverso a regole e rispetto del prossimo e della propria città!
    Buon 1° maggio a tutti.

    Rispondi
  20. Salvo 7 anni fa

    Anche io la amo e la odio Palermo. La amo per quello che mi ha insegnato, per come mi ha reso difficile la vita insegnandomi quindi a lottare per ottenere quello che si vuole. La amo perché il sole siciliano mi ha dato e mi la lascerà sempre quell’impronta nel mio carattere. La amo per l’assenza di stress che avverti nell’aria quando passeggi tra i mille problemi. La amo perché mi ha dato i natali. La odio perché non mi ha dato la possibilità di rimanere accanto alla famiglia e agli amici. Di realizzarmi nella mia città. La odio perché accetta il degrado, quasi ci si accomoda, e volontariamente vuole rimanere arretrata. La odio perché non appena penso di investire nella mia terra subito dopo penso che, in fondo, forse non ne vale la pena (infrastrutture scadenti, burocrazia infinita, tasse e mazzette, pizzo).

    E’ sbagliato pensare che le amministrazioni faranno qualcosa per cambiare lo status quo. Qui si parla di qualcosa di molto grande, quasi di cambiamento della cultura. Lo stato può aiutare ma tutto deve nascere da noi Palermitani. Cominciare a pretendere quello che ci spetta, quello che in altre parti del mondo è un diritto sacrosanto (Pulizia, trasporto pubblico, sicurezza), e cercare di educare i figli alla legalità.

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  21. Bellissima utopia! 7 anni fa

    Bellissimo sogno, purtroppo irrealizzabile!
    Negli ultimi quarant’anni abbiamo avuto pochi miglioramenti (mi viene in mente l’approviggionamento idrico regolare, vi ricordate quanto l’acqua arrivava a giorni alterni o anche piu’ raramente?) e tanti peggioramenti (l’elenco è lungo, cito solamente la sporcizia invadente e le strade vergognosamente dissestate).
    Ma questi sono solo gli effetti visibili, il peggio è la diffusione di una cultura dell’inciviltà, dell’arroganza, della prepotenza e dell’indifferenza.
    Purtroppo lavoro e vivo a Palermo, ma spero di andarmene prima o poi.
    Anch’io ho votato questo sindaco, me ne sono pentito amaramente, non lo abbiamo eletto per salvare i precari creati da lui stesso, ma sperando che rendesse la città piu’ vivibile e moderna, che garantisse il rispetto delle regole e lottasse per estirpare la cultura clientelare ed assistenziale.

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  22. primavera 7 anni fa

    IL SINDACO PENSA SOLTANTO A GESIP AMIA SOCIETA’ VOTATE AL FALLIMENTO, E CARO SINDACO COSA FA’ AUMENTA LA TARES E ALTRE IMPOSTE A CARICO DELLA COLLETTIVITA’ CHE MAL SOPPORTA TENERE IN VITA SOCIETA’ FALLIMENTARI!!!!!!!!!!!!
    CARO SINDACO CAMMINI LUNGO LE STRADE DI PALERMO A PIEDI E SI RENDERA’ CONTO DELLE CARENZE DI UNA CITTA’ DIMENTICATA.
    E’ ANCHE VERO CHE L’80% DEI PALERMITANI DISTRUGGONO IMBRATTANO, NON RISPETTANO LE REGOLE E CHE NON MERITEREBBERO NULLA!!!!!!!!!!!!!!
    SPERO, E LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE, CHE INIZI UN CAMBIAMENTO PER MIGLIORARE LA VIVIBILITà NELLA NS MERAVIGLIOSA PALERMO

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  23. palermitano vero 7 anni fa

    non ci sono parole x alcuni commenti, la lettera la trovo interessante e intelligente, x me la colpa di tutto questo scempio è principalmente della politica, che trascura la citta’ e tutti i cittadini, loro dovrebbero cominciare a fare sacrifici e dare un forte segnale di esempio a tutta la citta’….. si dovrebbero occupare dei piu’ deboli, di chi vive nel disagio, come si puo’ pretendere che chi vive senza lavoro, senza reddito, in case vecchie ,strade piene di buche e di spazzaura possa avere la cultura della civilta’ ? putroppo la politica non rappresenta la citta’ e i cittadini, oramai siamo tornati come ai tempi dell’impero romano, i cittadini sono schiavi e devono pagare solo le tasse……. sindaco orlando : imperatore !!!!

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  24. l'ultimo cittadino 7 anni fa

    IO NON SONO MAI STATO IN AUSTRIA,,AVREI VOLUTO VISITARLA VIENNA,SALISBURGO.
    PER CHI DI NOI PALERMITANI FORTUNATI,E’STATO IN QUEI POSTI,NE PARLA COME SE RACCONTASSE LE PAGINE DI UN LIBRO POST ROMANTICO.
    HO VISTO LA CITTA’ PIU’ VICINA, GINEVRA,CHE PROBABILMENTE MANTIENE LO SPIRITO DI LIBERA CITTA’,VECCHIA DI TRADIZIONE,PICCOLO GIOIELLO FUSO TRA
    ORGOGLIO E BUCOLICA CIVILTA’,LONTANA DA NOI,CHE ABBIAMO AVUTO TANTE INVASIONI,TANTE COLONIZZAZIONI,UMILIAZIONI,SOPPRUSI,SINO ALLA PERFEZIONE
    ASSOLUTA,LA MAFIA.
    LE CELEBRAZIONI RICORRENTI PER MANTENERE IL SENSO PIU’ AMPIO E PROFONDO,
    DEGLI EROI CADUTI,VITTIME DI UN VILE NEMICO,CHE PRIMA TERRORIZZA,E POI
    BLANDISCE IL POPOLO PIU’ DEBOLE,MENO ISTRUITO,CON PERVERSA ASTUZIA,ARRUOLONDO ANIME AL MALE,CONTRO LA VITA,CONTRO IL LAVORO,
    CONTRO DI NOI CHE AMIAMO QUESTA CITTA’ E CI ONORIAMO DI ABITARLA,
    COSI’ SOFFERENTE MA TANTO BELLA !
    IL SINDACO LEOLUCA ORLANDO,NON HA MAI AVUTO UN RE,CHE POTESSE DARE QUELLE LEGGI DIVINE DA COMUNICARE ALLA CITTADINANZA PANORMITA, MA COSI’ E’
    TESTARDO E FIERO NELLA SOLITUDINE DI UN GRANDE CAVALIERO,QUELL’ORLANDO
    DEL BOIARDO,MA,NON E’ NELLA RETROGUARDIA,E DAVANTI A TUTTE LE CRISI ATTUALI
    DI PALERMO,CASI DI INFEZIONE VISCERALE,NO A FAVORI PERSONALI,NO SPARTIZIONI
    DI POSTI,NO AI PIAGNISTEI DEI FANNULLONI,SI’ ALLA RIEDUCAZIONE DELLE COSCIENZE,SI’ AL SENSO DELLA PROTEZIONE DEI BENI DELLA CITTA’,SI’ ALL’ORGOGLIO PER PALERMO E LA SUA STORIA,MA OGGI SIAMO NUOVI,SOSTENIAMO
    IL NUOVO,RECUPERIAMO LA FELICISSIMA PALERMO,OSSERVIAMO L’EUROPA PER CAPIRE DOVE SIAMO ORA .VOGLIAMO UNA NUOVA SOCIETA’ DI PALERMITANI,ORIGINALE,FORTE E PROGREDITA,NON LAGNIAMOCI TROPPO DELLE
    PICCOLE MAGAGNE.
    DOBBIAMO ANDARE AVANTI ,CAPIRE CHE CAMBIARE SIGNIFICA VIVERE NELLA SOCIETA’ CIVILE,AMMIRATA E SOSTENUTA DA TUTTI I POPOLI.
    SARA’ DURA ,MA IL POPOLO DI PALERMO HA LO SPIRITO DEL SACRIFICIO,NEL SUO ORGOGLIO.

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  25. Utopia 7 anni fa

    Credo che dicendo palermitani si faccia di tutta l’erba un fascio e non mi sembra giusto. Ci sono Palermitani e palermitani! bisogna distinguere.. I primi hanno Palermo dentro al sangue e la rispettano, gli altri invece non provano per la città nessun amore.
    Quali siano le cause per il comportamento di quest’ultimi non credo sia facile ma neanche impossibile da determinare… (secondo me la prima tra tutte è la differenza socio-economica, poi anche il fenomeno dell’urbanesimo che ha portato l’afflusso di abitanti non originari della città, e non mi riferisco agli immigrati extracomunitari che sono quelli che agli uffici postali si mettono regolarmente in coda o che attraversano sulle strisce pedonali, ma ai palermitani di adozione). Basterebbe volerlo e una volta individuate lavorare per modificare i comportamenti negativi.
    C’è un detto palermitano che dice: “U pisci fete ra tiesta”… a buon intenditor poche parole!!

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  26. giuseppe 7 anni fa

    Filippo
    Condivido : città’ ormai irrecuperabile, meglio andarsene chi può’!

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  27. giuseppe 7 anni fa

    Difendiamo sempre e comunque l’ Amministrazione Comunale!

    Rispondi
  28. giuseppe 7 anni fa

    Tutto vero, ma la nostra Amministrazione comunale non fa parte di questa politica a cui ti riferisci! Lavorano ogni giorno ( e alcune volte anche la notte ) per il bene SOLO dei cittadini. Dategli tempo………..

    Rispondi
  29. fifo 7 anni fa

    ottimo post.
    ottimo e calzante perchè mette in luce il tipico atteggiamento panormita doc : tutto è lecito finchè rientra tra i miei pensieri e tra le mie preferenze, oppure lo considero oro colato per appartenenza, per corporatività , per supponenza. se invece non me ne frega niente, oppure non riesco ad arrendermi di fronte alla manifesta verità, allora lo classifico come “fissarie” e vado avanti.
    Peccato che quelle “stupidaggini” in cui secondo lei ci si perde magari rappresentano la vera essenza del problema.
    Un vero spaccato di presunzione e superficialità.
    E poi: sacrosanto lasciare l’auto a casa, ma altrettanto sacrosanto manifestare l’assenza quasi totale di servizi di trasporto urbano che si possano definire tali.
    Sacrosanta la raccolta differenziata, ma non soltanto a carico delle zone più tranquille della città, quasi che venga leggittimato l’obbligo soltanto per determinate categorie di cittadini ad essere ligi al dovere…….
    Sacrosanto istituire le isole pedonali, altrettanto sacrosanto organizzare un piano traffico alternativo efficace ed impeccabile e offrire parcheggi adeguati (non in capo al mondo o in aree periferiche).ù
    Penso che le manifeste carenze nella gestione di un caravanseraj come Palermo siano più che evidenti, e che lamentarsi sia un dovere non un diritto, almeno per chi le tasse le paga.
    Solo togliendo gli alibi legati alle inefficienze e alle carenze di questa disastrata città si potrà raddrizzare il timone.

    Rispondi
  30. Giuseppe 7 anni fa

    ho chiuso gli occhi ed ho immaginato tutto questo..poi li ho aperti…e ho visto altro…che peccato…

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  31. Eugenio 7 anni fa

    Cassandra. Chi,come te e me, è rimasto deluso e danneggiato per aver creduto al sindaco Orlando ed al suo millantato recupero del centro storico, oggi versa lacrime amare per il danno e la beffa. Da oltre tre mesi è stata posta un’interrogazione su alcuni immobili fatiscenti del centro storico,alla quale gli uffici preposti non si degnano nemmeno di dare risposta.Tutto si consuma nell’indifferenza generale in danno di chi reclama sacrosanti diritti.

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  32. Vero palermitano 7 anni fa

    Mai scapperò dalla mia città!! Bisogna lottare per riuscire ad avere qualcosa!

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  33. fabio 7 anni fa

    Questo “viennese” per caso si chiama Skrillex? Questa lettera è tutta un esaltazione dei futuri programmi fantasiosi del Sindaco e sembra proprio scritta da questo noto commentatore sfegatatamente filo-orlandiano che interviene spesso su questi blog di Live Sicilia.

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  34. Roberto Puglisi 7 anni fa

    Ho già detto una volta che i troll non sono ammessi. Non è ammesso parlarsi da nick diversi. Oltretutto è anche una cosa poco intelligente, visto che l’indirizzo mail di “Fabio” e di Skrillex coincidono.

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  35. Ezio 7 anni fa

    Sentiamo un po’! come lotta ogni giorno il “vero palermitano”?

    Rispondi
  36. giovanni 7 anni fa

    più che ad Orlando dovrebbe scrivere alla Madonna di Lourdes per avere una palermo così! se fosse amministrata da politici del nord forse….,ma con essi al comune ed i palermitani, ignoranti e con la cultura delinquenziale, palermo non avrà mai speranze..!!

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  37. Giulio 7 anni fa

    Mi complimento con chi ha scritto questa lettera la quale è anche mia perché tante volte ho provato umiliazioni davanti alla “munnizza”.
    E sul punto bisogna dire con forza che la prima responsabilità è proprio dei palermitani i quali, chiusa la porta di casa, sono autorizzati a sporcare la città.
    Che dire spero che ci sia la volontà e la forza econimica per realizzare almeno una parte di quanto scritto: centro storico risanato, centro direzionale e il sistema traffico e rendere europea una città bellissima.

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  38. Septimus 7 anni fa

    L’autore della lettera è di Palermo, ha vissuto a Palermo ed ha avuto l’ardire di portare degli amici viennesi (ribadisco viennesi) in questa terra?

    Forse che quando l’ha lasciata l’ultima volta prima di trasferirsi a Vienna la trovava accettabile?

    Boh !

    Piccolo sfogo:
    A chi continua a puntare il dito contro i palermitani per l’attuale stato delle cose ricordo di andarsi a leggere le promesse di sbarco sulla luna fatte in campagna elettorale dal nostro primo cittadino e di puntare il dito prima su di lui e poi sugli altri.

    Rispondi
  39. Vero palermitano 7 anni fa

    Le rivoluzioni hanno dato sempre una rinascita.. Non si risolve niente scappando dai problemi. Troppo facile!!!! Chi dice di scappare deve farlo, solo che non si ha il coraggio neanche di fare questo

    Rispondi
  40. ringo 7 anni fa

    Ormai vivo fuori da diversi anni e di quella cittá e dei suoi abitanti, semplicemente, non me ne curo più. Quando, x motivi familiari, vengo a perdere tempo in quel ”posto” guardo e passo, come Virgilio consigliò a Dante nel girone degli ignavi.

    Rispondi
  41. piero 7 anni fa

    La politica austriaca e’ uguale a quella siciliana?

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  42. salvo1 7 anni fa

    Un consiglio disinteressato per Ivan e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di allontanarsi da Palermo : non tornate più , nemmeno per le ferie.

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  43. giuseppe 7 anni fa

    fifo, quando cito alcune cose da fare da parte dei palermitani, dò per scontato ciò che per lei scontato non è.
    Mi spiego meglio: se dico di lasciare l’auto a casa è ovvio che l’amministrazione comunale incentiverà i servizi pubblici che, comunque, con meno auto x le strade funzioneranno meglio. Servizi pubblici che, beninteso, col primo orlando andavano bene, prima di essere distrutti da quel ……….di cammarata (oltre che l’immondizia…..vi ricordate………galioto? e chi se la prende con orlando, ricorda la rappresentanza dell’AMIA a Dubai?????). Ovvio che con i contesti diversi l’amministrazione comunale farebbe tantissimi cose e tante le stà già facendo: ad es. la mobilità su tram e metropolitana leggera. Insomma il comune si deve dare da fare ma anche noi:l’impegno non può essere unilaterale

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  44. giuseppe 7 anni fa

    Brava Chiara, hai centrato il problema espresso anche da me in un posto precedente

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  45. giuseppe 7 anni fa

    Città dimenticata?e da chi, se non proprio dai cittadini?Tipo uno come te?

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  46. giuseppe 7 anni fa

    Ezio, per esempio non fà come te

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  47. saibo 7 anni fa

    Pulitissimi dentro le case,sporchissimi fuori,così SIAMO i palermitani.Immaginate se per un’attimo fosse il contrario,Palermo sarebbe la città più pulita del pianeta.

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  48. fifo 7 anni fa

    oviamente l'”ottimo post” era ironico assaissimo.

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  49. fifo 7 anni fa

    ma c’è il mare e il primo maggio si può fare la scampagnata in favorita… cosa vuoi che ce ne freghi del resto ????

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  50. Giovanni Li Calzi 7 anni fa

    Mi complimento con Leoluca Orlando per l’immediata risposta data a questa lettera di un suo grande sostenitore residente all’estero. Però caro Leoluca cerca di rispondere con la medesima velocità anche alle richieste che ti provengono dai palermitani residenti non a Vienna ma a Palermo.

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  51. Ignazio 7 anni fa

    Caro Ivan,
    Come te anch’io ho deciso di lasciare Palermo qualche anno fa. Adesso vivo a Lione dove avuto la fortuna di realizzarmi anche professionalmente. Suppongo che i tuoi sogni su Palermo siano condivisi dalla maggior parte dei palermitani che hanno avuto la possibilità di vivere in una città Europea. La tua lettera, quindi, ha fatto sognare e sorridere e “volare” anche me. Purtroppo poi mi sono arrozzoliato all’atterraggio come Ralph, leggendo la mediocrità dei commenti di alcuni lettori, nonché la risposta politichese del sindaco Orlando. Troppo facile puntare il dito contro i politici. É sempre colpa degli altri. Certo se gli altri fanno i furbi …….io chi sugnu fissa? Tipico atteggiamento del panormitauro. Alcuni vorrebbero sottrarci anche il diritto di sognare. Io come te continueró a sognare un’altra Palermo. Ti ringrazio in nome di tutti i palermitani onesti, per aver fatto reagire, con la tua lettera, in un modo o in un altro, migliaia di persone.

    Rispondi
  52. danilo 7 anni fa

    Stupenda! La sottoscrivo parola per parola…

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  53. Operaio rap 7 anni fa

    La sogno anch’io!!
    Sempre!

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  54. dormi dormi 7 anni fa

    La città è bellissima è il palermitano che la imbruttisce….ci mette tutto se stesso!

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  55. Anello (al naso) 7 anni fa

    @ Ivan Cangelosi

    Confido nella sua intelligenza (non tutti i commentatori mostrano di averne) in relazione al mio chiarimento su un suo errore. Il chiarimento era un aiuto a chi, come lei, merita aiuto.
    Il suo apprezzabile racconto si rivela come carta tipografica dei sentimenti e dei pensieri di molti palermitani.
    Quindi le do un altro aiuto: si fiderebbe di un sindaco che mente?
    Orlando sostiene di essere stato eletto con non pochi voti. Più precisamente egli afferma che coloro che NON lo hanno votato erano “non molti”. Invece, considerato chi è rimasto a casa e quindi non ha scelto alcuno (neanche Orlando) e chi ha votato per altri, la percentuale di voti a favore di Orlando è stata del 28% degli aventi diritto. Quindi il sindaco ha ritenuto e ritiene che il 72% dei palermitani che non lo ha votato NON SIANO MOLTI. Ma egli non è sciocco, anzi, quindi è soltanto un po’ bugiardo.
    Senza piacere, quindi, le suggerisco di aggiungere ai suoi “dolori” civici anche un sindaco così.

    Rispondi
  56. Marco 7 anni fa

    Invece i palermitani dovrebbero imparare a essere critici verso se stessi, al posto di cercare sempre altri a cui scaricare tutta la colpa. Senza di questo, nessun sindaco potrà mai realizzare niente.

    Rispondi
  57. fifo 7 anni fa

    @ GIUSEPPE:
    Mi spiego meglio: se dico che l’amministrazione comunale incentiverà i servizi pubblici (con quali soldi ???) sto sognando ad occhi aperti e sono partigiano, anzi di più.
    se giro per Palermo tappandomi gli occhi perchè devo COMUNQUE difendere il mio sindaco avrò l’impressione di una città perfetta, o perfettibile, quale non è di certo. e mi dovrò turare anche il naso per non sentire quell’insopportabile tanfo di monnezza in ogni dove……
    se non rifletto sul fatto che il tram è un’opera oramai antidiluviana e inconcludente visto il percorso e le modalità con cui è stata progettata e che la metro leggera è stata appena parzialmente finanziata e che passeranno ad essere buoni circa tre lustri per vederla funzionante, beh allora vivo fuori dal mondo .
    se penso che buttarla in politica (ma dai, ancora sta pantomima ????) e accusare Cammarata che pure le sue colpe ha, delle “distrazioni” dei suoi predecessori e successori (toh, ma è sempre lo stesso..) faccia si che la città tiri un sospiro di sollievo, beh….. faccia pure se la fa stare bene, ma non incanta più nessuno……

    Rispondi
  58. giuseppe 7 anni fa

    C’è poco da commentare. Il nostro amico viennese mette a nudo tutte le problematiche.
    Avranno i miei nipoti la speranza di vivere in una città normale o Palermo ed i palermitani sono irredimibili?

    Rispondi
  59. benny 7 anni fa

    Sono ansioso nel conoscere la risposta (probabilmente dara’ la colpa alla precedente Amministrazione) del Sindaco.

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  60. Anello (al naso) 7 anni fa

    Errata corrige:
    carta tOpografica

    Rispondi
  61. maremoto? 7 anni fa

    sì,.. un evento disastroso, terremoto con un fortissimo Maremoto, così si potrà ricostruire tutto ciò che ha descritto l’illusionista, chi saranno gli indigeni che ricostruiranno la sicilia ?

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  62. ahahah 7 anni fa

    rimarrà un sogno ..ahahaha

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  63. stress... 7 anni fa

    nel 1992 sono andata via stressata dal traffico e dalla maleducazione di alcuni ngrasciati palermitani.

    Rispondi
  64. stress... 7 anni fa

    sì ..ho patito anche il problema acqua…eppoi..eppoi

    Rispondi
  65. Ivan Cangelosi 7 anni fa

    Gentile Anello (al naso). Il suo chiarimento su un mio errore mi è servito per colmare una mia lacuna (una delle tante). Per questo la ringrazio. Riguardo alla mia lettera, c’è chi ne ha colto pienamente lo spirito, c’è chi l’ha colto meno e chi, ahimè, non l’ha colto affatto. La mia è, in fin dei conti, una lettera d’amore. Amore e stimolo per chi in questo momento è chiamato a risolvere i problemi della città. Non ho una predilezione per questo o quell’altro sindaco. La lettera è rivolta al sindaco attualmente in carica e, ad essere sinceri, sento di ringraziarlo per la sua risposta. Risposta che, così almeno la vedo io, lo responsabilizza ancora di più (o dovrebbe responsabilizzarlo ancora di più) perchè ancora di più lo espone ancora al giudizio dei cittadini. E poi, come detto, ho semplicemente messo nero su bianco i miei sogni, sogni che, andando ad analizzarne la natura, non sono irrealizzabili. Trasformare il parco della favorita così come lo sogno io, o trasformare il centro storico secondo la descrizione che ne faccio nella lettera, non è impossibile. Ci vuole la volontà politica! Non a caso ho fatto riferimento nella lettera alla “missione” di cui dovrebbe sentirsi investito il sindaco di Palermo (non in particolare il sindaco Orlando). Essere (e fare) il sindaco di Palermo non è come essere il sindaco di Cernusco sul Naviglio (ma anche di una delle grandi e virtuose città del nord). E’ necessario secondo me che il sindaco di Palermo concepisca il proprio compito come una vera e propria missione. Ho trovato in molti commenti grande fatalismo e disillusione. L’invito che mi sento di rivolgere a tutti è di non smettere di avere speranza e, sì, di sognare. Ad un uomo possono togliere tutto, ma se gli togli queste due cose è un uomo morto. Almeno, così la vedo io. In bocca al lupo a tutti e VIVA PALERMO!!

    Rispondi
  66. stress... 7 anni fa

    stress..stresss. stress. fuori da palermo sono guarita da gastrite nervosa.

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  67. utopia 7 anni fa

    i cittadini si adeguano (pur soffrendo è lamentandosi)al degrado.

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  68. utopia 7 anni fa

    condivido.

    Rispondi
  69. luca 7 anni fa

    Non si potranno mai risolvere i tanti problemi di Palermo, se coloro che l’amministrano non s’immergono quotidianamente nella realtà e vivendo tutto quello che noi cittadini viviamo nelle zone in cui abitiamo: se qualcuno degli amministratori vivesse in zone vicine al mercato ortofrutticolo, si renderebbe conto di ciò che regna sovrano in quella che ormai è diventata una zona franca da ogni tipo di controllo. Un mercato ortofrutticcolo di quelle dimensioni e privo di qualsiasi organizzazione, cura, ordine e pulizia, non esiste in nessuna parte del mondo.. altro che Capitale della cultura.

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  70. GIUSEPPE 7 anni fa

    Fifo, mi scusi, ora è tutto più chiaro. non avevo compreso.
    Lei fa parte di quel gruppo di persone che, invitate a guardare la luna, guardano invece il dito. Cioè di quelle che, pur di remare contro tanto per, rovinano una città. Continui pure. ce ne faremo una ragione. A proposito di politica (e di cammarata) ancora lei e tanti altri non ha risposto sulla “UTILITA'” di aprire una rappresentanza dell’amia (a spese nostre ovviamente) a Dubai!!Forse lei era uno dei fruitori

    Rispondi
  71. GIUSEPPE 7 anni fa

    @Anello al naso
    Noi, che non la pensiamo come te, invece, la tua intelligenza la vediamo tutta, ma col microscopio

    Rispondi
  72. GIUSEPPE 7 anni fa

    benny, è sicuramente colpa della precedente, sciagurata amministrazione

    Rispondi
  73. Simona 7 anni fa

    non è solo una questione di politica, farsi autocritica da cittadini maleducati e noncuranti è già un primo passo.

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  74. Luigi 7 anni fa

    Si possono cambiare mille amministrazioni e sindaci ma se non cambia la testa del palermitano mai ci sarà speranza di avere una città normale.

    E purtroppo il palermitano non va educato alle regole ma costretto….forse solo dopo un lungo periodo di abitudine forzata alle regole del vivere in comunità…forse saprà andar avanti da solo

    Rispondi
  75. Piero 7 anni fa

    Gent.le sognatore,
    Ho sognato spesso anch’io una Palermo diversa, migliore e decisamente più vivibile, ma aprendo gli occhi non si può fare a meno di constatare l’amara verità di ciò che ci circonda.
    Di norma l’ambiente universitario, in cui si millanta cultura e conoscenza, dovrebbe essere lo specchio “buono” della città in cui vivi, ma al di la di poche eccezioni, anch’esso rivela strafottenza, mancanza d’educazione e civiltà.
    Ho già abbandonato questa terra, son tornato alla ricerca di lavoro dopo aver puntato su cultura e formazione, ma mi vedo nuovamente pronto a far le valigie e cambiar aria.
    Di fronte ad una politica menefreghista, autoreferenziata e brava solo a portare acqua al proprio mulino, di fronte a burocrazia ingiustificata e giochi di potere relativi al tornaconto di pochi, davanti alla mancanza di lavoro, per la quale molti dei problemi da te enunciati passano in secondo piano, le uniche sensazioni che mi pervadono sono disillusione, angoscia e frustrazione.
    Ci vedremo in giro per il mondo, finchè Palermo non risorgerà dalle sue ceneri… ho cercato di contribuire alla causa, e nonostante tutto spero di potervi far rientro, un giorno.

    Rispondi
  76. vivii 7 anni fa

    Ha toccato molti dei punti più seri ed importanti per sanare questa città e farci sognare. Mi permetto di aggiungerne uno.. abbiamo il sole abbiamo il mare, ma.. peccato che Palermo abbia un sistema fognario che scarica nel nostro bellissimo mare (insieme a tutto ciò che singolarmente ogni individio magari ristoratore o che so altro scaricano).. motivo per cui se ti fai il bagno ad agosto a mondello esci con la pelle che sembra avere uno strano invisibile strato di qualcosa e anche al tatto è un pò strana.. e in quel mare si fanno il bagno dal bambino di pochi mesi all’anziano!!! Sistemiamo queste benedette fognature! non aspettiamo che crescano pesci a tre teste per favore; il nostro mare non potrà aspettare in eterno.. prima o poi se tutto ciò continua il nostro non sarà più un litiorale invidiabile da chiunque nel mondo!
    Saluti!

    Rispondi
  77. adelealfano 7 anni fa

    Per esserci 75 risposte molti sono coscienti di come si vive a PA e come ormai non c’è più niente da fare..! Ho scritto al Sindaco 2 volte -mesi fa- con episodi ancora più gravi e senza alcun esito. NON SONO Raccomandata, ma orgogliosa e sognatrice della civiltà urbana e del buon vivere.!! NON funziona niente, SiNDACO -esempio- perchè alle 7 del mattino davanti a Palazzo Pretoria ci sono sempre un sacco di VV.UU. invece di dedicarsi ad altri servizi..?? Se ha bisogno di un elenco, che una comune cittadina, vede delle cose che non vanno, sono disposta a farlo avere!! Per il bene della ns. città ormai MORENTE..!!! Ma anche in presenza della stampa cittadina libera e convivente!

    Rispondi
  78. Ivan Cangelosi 7 anni fa

    Buongiorno a tutti.
    In risposta ai commenti postati (per i quali ringrazio), copio qui di seguito il contenuto di un mio messaggio di risposta ad “Anello (al naso)”, ma diretto in fin dei conti a tutti voi che avete lasciato un commento alla mia lettera.
    Un saluto.
    Ivan

    Gentile Anello (al naso),
    Il suo chiarimento su un mio errore mi è servito per colmare una mia lacuna (una delle tante). Per questo la ringrazio. Riguardo alla mia lettera, c’è chi ne ha colto pienamente lo spirito, c’è chi l’ha colto meno e chi, ahimè, non l’ha colto affatto. La mia è, in fin dei conti, una lettera d’amore. Amore e stimolo per chi in questo momento è chiamato a risolvere i problemi della città. Non ho una predilezione per questo o quell’altro sindaco. La lettera è rivolta al sindaco attualmente in carica e, ad essere sinceri, sento di ringraziarlo per la sua risposta. Risposta che, così almeno la vedo io, lo responsabilizza ancora di più (o dovrebbe responsabilizzarlo ancora di più) perchè ancora di più lo espone al giudizio dei cittadini. E poi, come detto, ho semplicemente messo nero su bianco i miei sogni, sogni che, andando ad analizzarne la natura, non sono irrealizzabili. Trasformare il parco della favorita così come lo sogno io, o trasformare il centro storico secondo la descrizione che ne faccio nella lettera, non è impossibile. Ci vuole la volontà politica! Non a caso ho fatto riferimento nella lettera alla “missione” di cui dovrebbe sentirsi investito il sindaco di Palermo (non in particolare il sindaco Orlando). Essere (e fare) il sindaco di Palermo non è come essere il sindaco di Cernusco sul Naviglio (ma anche di una delle grandi e virtuose città del nord). E’ necessario secondo me che il sindaco di Palermo concepisca il proprio compito come una vera e propria missione. Ho trovato in molti commenti grande fatalismo e disillusione. L’invito che mi sento di rivolgere a tutti è di non smettere di avere speranza e, sì, di sognare. Ad un uomo possono togliere tutto, ma se gli togli queste due cose è un uomo morto. Almeno, così la vedo io. In bocca al lupo a tutti e VIVA PALERMO!!

    Rispondi
  79. Antonella 7 anni fa

    @ahahah
    “Nella vita c’è qualcosa di peggio dello sconforto per non essere riusciti a niente. E’ il rimpianto di non avere tentato”. (T. Roosevelt)

    Rispondi
  80. max 7 anni fa

    Bah , sinceramente TUTTO ciò che leggo mi da enorme fastidio. Lasciando stare le evidenti campagne elettorali in corso tra lettera e commenti, sinceramente la cosa più ammorbante è il disfattismo e il vittimismo. Inutile parlare dei palermitani o di “noi ” palermitani (cosi accontentiamo tutti) perchè è VERISSIMO che c’è una grossa fetta di popolazione totalmente incurante per bene comune ma è altrettanto vero che c’è un ASSOLUTA assenza di regole precise, ben fatte e di personale attivo per farle rispettare. Non si vede polizia municipale se non per prendere le multe a tappeto a comando quando necessario, non ci sono regole chiare è SOSTENIBILI per il recupero di immondizia ingombrante, non ci sono regole fatte bene per quanto riguarda la circolazione dei veicoli. Ci sono punti totalmente congestionati per 3-4 auto sempre ferme in doppia fila per fare shopping in alcune zone e mai , MAI un intervento intelligente volto a migliorare la situazione (presenza polizia municipale, dissuasori, realizzazione di parcheggi alternativi), alcuni servizi sono garantiti la dove risiedono i benestanti e altre zone sono dimenticate e ancora c’è una chiara Connivenza delle amministrazioni (TUTTE) con alcuni usi e costumi (incivili) che si sviluppano in città.

    APPARE CHIARO dunque l’assenza totale di regolamentazione, di organizzazione e personale che faccia rispettare le regole. Al che è assolutamente giusto prendersela con i palermitani ma che a questo punto mi sembrano come dei bambini senza genitori , che pian piano si prendono tutte le libertà possibili.

    A questo punto non possiamo non prendercela con l’amministrazione comunale. La stessa deve avere coraggio e non connivenza; deve organizzare i vari aspetti della città, deve dare regole sostenibili che possano essere effettivamente rispettate dando delle ALTERNATIVE VERE ai comportamenti incivili. Il tutto potrebbe essere a costo zero, si parla solo di riorganizzazione.

    Purtroppo non avviene, sappiamo fare solo le campagne elettorali promettendo posti di lavoro a “certe” categorie ……….

    Rispondi
  81. diletto 7 anni fa

    Scrive Ivan Cangelosi:
    “e proprio perchè è forte, la sofferenza nel vederla (Palermo,ndr) così disperata (senza speranza, appunto), devastata da decenni di cattiva amministrazione”.
    Ma chi sono stati/sono gli amministratori?
    Ne cito, a caso, uno.

    LEOLUCA ORLANDO CASCIO, sindaco di Palermo:
    1985 -1990
    1993 – 2000
    2012 – in carica.
    Salute.
    ihihihih

    Rispondi
  82. Anello (al naso) 7 anni fa

    @ Ivan Cangelosi

    Lei è un palermitano di cui vantarsi. Anch’io vivo lontano dalla Sicilia ed ho una diminuita disponibilità e tolleranza nei confronti di ciò che so potrebbe andar meglio nella mia Città di nascita e parte della vita. Amare Palermo è guardarla con i suoi occhi, con i miei, ma anche con quella di chi vi vive quotidianamente. Anche per questo (a parte qualche scemetto che la butta in politica) non è accettabile la demagogia e la bugia.
    La auguro la felicità possibile.
    Cordialità.

    Rispondi
  83. diletto 7 anni fa

    Scrive Pasquale Hamel il 27/2/2014 a proposito di un libro, “Lima e Orlando, nemici eccellenti”:

    “Ricorrendo, anche, al volume “Leoluca Orlando, ovvero il mercato dell’immagine” scritto con un preciso intendo polemico da un intellettuale palermitano già impegnato negli anni della fondazione della DC, comincia col constatare che gli anni della sua gestione hanno segnato il DISASTRO FINANZIARIO DEL COMUNE DI PALERMO e proseguendo con le tante promesse mancate per arrivare al presenzialismo spregiudicato il cui unico obiettivo, sicuramente quello raggiunto, sarebbe stato quello di costruire, ricorrendo perfino alla menzogna, un’immagine personale che doveva andare oltre i confini locali per proiettarsi sullo scenario nazionale e, perché no !, perfino internazionale.

    Le sue invettive sempre più forti contro il sistema di potere e gli uomini che lo incarnavano, il tentativo di demonizzare tutto e tutti, l’uso scorretto della calunnia, il manicheismo per cui erano considerati buoni gli amici mentre gli avversari non potevano che essere cattivi o perfino mafiosi ne faceva una mina vagante col risultato di assestare colpi di maglio ad un sistema politico che aveva molto da farsi perdonare. Poma ricostruisce, così, la cronaca intensa di quegli anni che videro l’ascesa travolgente di Orlando sul seggio più alto di palazzo delle Aquile fino alla fondazione e al battesimo del Movimento politico “La Rete” che, se da un lato sorprese per il suo eccezionale risultato alle elezioni siciliane ne evidenziò i limiti progettuali, da oltre 211.000 voti nel 1991 si sarebbe ridotto ai 16.000 nel 1996.

    L’autore sottolinea inoltre la poca lucidità di chi avrebbe dovuto comprendere la pericolosità del personaggio – per tutti i comunisti che avevano pensato di farne cavallo di Troia nella loro battaglia contro l’eterno nemico democristiano – non trascurando di lumeggiare le figure dei tanti protagonisti di quel tempo, nemici e amici, a cominciare dal gesuita padre Ennio Pintacuda, da qualcuno definito l’anima nera o il papa nero, il teorizzatore del “sospetto come anticamera della verità”, che si ne assunse il ruolo di regista delle performance di quello che mediaticamente veniva definito il sindaco “antimafia”. Un libro, dunque, denso, informato, utile a rinfrescare la tradizionale corta memoria della gente che andrebbe aggiornato e ripubblicato, perché “ricordando i fatti si capiscano meglio le ragioni che tali fatti hanno provocato e determinato”.”
    Quindi, ancora SOGNARE?
    Ma no.
    DIMENTICARE, GENTE, DIMENTICARE.

    Rispondi
  84. fifo 7 anni fa

    @ giuseppe:
    Caro il mio insinuatore prezzolato che utilizza il solito metodo del venticello del “sospetto”:
    Ebbene si, mi ha scoperto, ADdubbai, ADdubai, anzi le confesserò (è questo che vuole no ?) che sono proprio l’Emiro, mi chiamo Eugenio e sto dalle parti della Zisa, e che lei, da bravo yes man forse farebbe bene a cambiare spacciatore di occhiali..
    quelli che ha o sono appannati o il suo deficit visivo cultural-radical-chic le impedisce di constatare quello in cui il comune cittadino purtroppo si imbatte ogni giorno.
    Grave malattia quella del lecchinaggio , porta assai lontano dalla realtà.
    Che poi il cittadino è compartecipe dello sfascio della città è assodato, ma spesso è un alibi per potere facilmente trasferire ampie porzioni di responsabilità, trasformando il cittadino da responsabile a complice.
    Continui a far finta di nulla, tutto va bene madama la marchesa…..
    Continui a far finta di nulla.

    Rispondi
  85. Pino Tagliato 7 anni fa

    Caro Ivan, mi sembri una persona perbene e sincera nel tuo amore per Palermo. Hai una visione molto chiara delle cose e un entusiasmo che mi stupisce per uno che, tutto sommato, vive stabilmente altrove. Poiché condivido tutto quello che dici e come mi sembra di capire non sono il solo, ti inviterei senza alcuna ironia, a candidarti sindaco alle prossime elezioni. Una lista civica di Palermitani che amano Palermo e vogliono smettere di piangersi addosso e diventare il faro del Mediterraneo. Saremmo in tanti a votarti. Cominciamo a contarci qui: chi lo vuole un Sindaco così?

    Rispondi
  86. francesco 7 anni fa

    @Ivan Cangelosi

    Sono d’accordo con lei, “è necessario secondo me che il sindaco di Palermo concepisca il proprio compito come una vera e propria missione”.

    E per concepire questo compito il sindaco di Palermo, chiunque esso sia, dovrebbe avere requisiti di competenza ed onestà.
    E a tale sindaco “generico” lei, come me, sta rivolgendo i suoi desideri.

    La speranza, quindi? Nel prossimo.

    P.S.
    Sarà difficile spiegarlo ai suoi amici austriaci, sarà difficile spiegare che L.O. è stato eletto dalla rabbia, dalla pigrizia, dalla buona fede di alcuni e soprattutto dalla straordinaria mancanza di memoria di molti, ma “è la democrazia, bellezza”.

    Può, tuttavia, comunicare ai suoi amici che la speranza ce l’abbiamo?
    Lo ripeto, sta tutta nel prossimo, of course!

    Rispondi
  87. danielebig 7 anni fa

    SI POTREBBE REALIZZARLO IN PARTE SE PORTIAMO I POLITICI AUSTRIACI QUI
    PERO’ IL PROBLEMA E’ UNO QUELLI NOSTRI CHI LI VUOLE?

    Rispondi
  88. teddy 7 anni fa

    Tra un po ci leveranno anche la possibilita di sognare 🙁

    Rispondi
  89. giuseppe 7 anni fa

    limti progettuali?ma cu è pasquale hamel??

    Rispondi
  90. Emanuele Sortino 7 anni fa

    Cara Scrittrice,
    sono Emanuele, ho 25 anni, vivo da due anni a Trento, dove studio ingegneria e lavoro. Capisco perfettamente cosa provi, so cos’è lo stile di vita alla “tedesca” per quanto riguarda pulizia e ordine della strade..e devo ammettere che tornare ogni volta a Palermo, mi piange il cuore.
    Sono d’accordissimo con te su tutto. Occhio però, i Parcheggeggi a Palermo non li puoi fare. Tralasciando il problema parcheggiatori, il problema principale che i parcheggi sotterranei a Palermo sono quasi impossibili per due ragioni:
    – ovunque tu scavi trovi reperti;
    – il terreno sotto palermo è fatto di calcare e Flysh. Quest’ultimo è un come un’argilla e fa restare l’acqua nel livello permeabile all’acqua, motivo per cui tutte le nostre cantine si allagano al primo nubifragio. Non è solo per colpa delle fogne, cioè, anche, ma è proprio che sale la falda e tanti saluti.
    Io e il mio collega, anche lui ingegnere ci siamo fatti due conti e circa ogni quartiere dovrebbe avere 2 edifici parcheggio di quelli da 4-5 piani. Dovremmo abbattere un paio di palazzi e ricostruirli da capo, buttare fuori le famiglie dalle loro case. Tu immagina cosa diventerebbe Palermo se in vie come Corso Finocchiaro Aprile ci fosse posto per tutti, senza macchine in tripla fila. Così come in Via Sampolo o per le strade di via Maqueda.
    Ma non è detto che sia realizzabile.
    Sognare però non ci sta nulla…
    Saluti da Trento,

    E.P.S.

    Rispondi
  91. Florcrica 7 anni fa

    Povero viennese ma dici davvero! Questo sindaco non ha fatto niente, ha fatto peggiorare la situazione, ha illuso. Immondizia come da quando c’è il sindaco Orlando non se ne è mai vista tanta. Sporcizia, degrado, scuole abbandonate al degrado, verde distrutto, situazione sociale al massimo dell’abbandono. Ma resti dove è stato sempre gentile ex palermitano e porti i suoi amici altrove. Questa città fino a che ci sarà il sindaco Orlando andrà indietro come i gamberi. Torni tra 2 -3 anni quando ci sarà la nuova amministrazione.

    Rispondi
  92. loredana 7 anni fa

    Io Ivan sogno con te..mi hai fatto commuovere!!!

    Rispondi
  93. morire 7 anni fa

    chi di speranza vive, disperato Muore.

    Rispondi
  94. Gigi 7 anni fa

    Lettera aperta a Ivan, Leoluca Orlando, la redazione di Live Sicilia
    Sono un gangitano trapiantato a Palermo da quasi trent’anni e sto soffrendo più di molti palermitani il declino della città che ormai considero anche mia
    il paese da cui provengo (Gangi) invece sta evolvendo positivamente la sua immagine e qualità della vita; perché mi chiedo tanta differenza tra le due comunità a cui appartengo?
    La risposta e’ abbastanza complessa, ma sintetizzata estremamente e’ questa:
    i miei amici e concittadini gangitani hanno capito tutti da qualche anno che appartengono ad una comunità ed il bene della loro città coincide con il loro, ed in questo processo sono stati aiutati dall’esempio e dalla tenacia dell’attuale sindaco;
    i miei amici e concittadini palermitani non hanno capito ancora nulla di tutto ciò e continuano ad agire e pensare come singoli individui in una giungla della sopravvivenza, dove l’unica legge e’ appunto quella della giungla, a tutti i livelli e categorie sociali beninteso.
    Da sempre sostengo ironicamente con i miei amici palermitani, scontrandomi spesso con loro, che l’unica possibilità per Palermo e’ una transumanza di massa di tutti i suoi abitanti in una città del nord per subire un resettamento cerebrale.
    Evidentemente è una provocazione, che però nella sostanza non modifica di una virgola ne l’atteggiamento del palermitano verso la città ne la mia convinzione che, prima di pensare a qualsiasi opera o servizio pubblico, la classe dirigente di Palermo dovrebbe educare gli stessi concittadini da cui è stata scelta.
    Questo ha fatto l’attuale sindaco di Gangi di cui mi vanto di essere amico.
    Capisco che il compito in una città grande come Palermo e’ altrettanto più grande e difficile, ma non vedo alternative: soltanto con la letterale rieducazione dei palermitani la città potrà cambiare ed in questo, caro Leoluca, preconizzatore di molti valori positivi in questa martoriata città, l’amministrazione comunale dovrebbe spendersi totalmente.
    Dovremmo tutti fare i complimenti e conferire la massima onorificenza all’attore Paolo Briguglia che ha ripulito da solo il marciapiede sotto casa sua.
    Dovremmo bombardare i palermitani fino alla nausea e facendoli diventare comportamenti alla moda e da fighi, anche con campagne pubblicitarie continue, che rispettare la città come casa propria e’ qualcosa che ci gratifica tutti ( per questo prendiamo i migliori esperti di comunicazione gratuitamente, chiediamo a tutti gli organi di informazione e pubblicità di mettere a disposizione gratuitamente i loro spazi ).
    Riportiamo la parola ONESTA’ agli allori della cronaca, per contrastare la cultura dominante del palermitano; oggi dire onesto equivale a dire fesso, stupido, minchione; ribaltare questo forse è possibile con l’impegno della classe dirigente e della cittadinanza consapevole.
    Sono convinto che se non si parte da questa azione riformatrice della coscienza e della consapevolezza, qualunque cosa sarà fatta di buono andrà sempre a finire nel buco nero che oggi è diventata l’indifferenza generale per una città senza speranza.
    Non è esagerato dire senza speranza; quando vedo i ragazzi passeggiare per le vie di Palermo e buttare a terra qualunque genere di rifiuto, mi chiedo dov’è la speranza di questa città ?
    Leoluca devi cominciare a cambiare i tuoi concittadini, tutti, se non prepari bene il terreno e’ del tutto inutile seminarlo; prendiamo esempio dalla cultura contadina del mio paese.
    Un abbraccio a tutti

    Rispondi
  95. TEX51 7 anni fa

    Caro IVAN, sono un palermitano che a trent’anni è andato a lavorare a Torino e che è tornato nella propria città natale dopo cinque anni. Ebbene sono stato circa due anni per riabituarmi a “sopravvivere” a Palermo perché giorno dopo giorno facevo il confronto con l’altra realtà e ne uscivo sempre sconfitto. Si è cosa buona sognare e sperare che Palermo cambi ma ti confesso che alla mia età, oramai sessantenne, credo sempre meno che le cose possano cambiare. Forse fra tre o quattro generazioni i nostri bis-nipoti potranno vedere realizzati i nostri sogni. Sono un Ingegnere e condivido con il collega Emanuele Sortino e con MAX i disagi della viabilità e del traffico cittadino che, se non erro, fanno di Palermo la quinta città europea e la prima in Italia per la congestione stradale. Che triste primato! Abito in zona Notarbartolo ed in questi mesi di lavoro per la realizzazione della rete tramviaria dalla stazione fino alla v. Regione Siciliana ci sono gravissimi disagi per la circolazione ma solo in pochissime occasioni ho visto dei Vigili Urbani presenti per agevolare il traffico nelle ore di punta. dirò di più anche in quelle rare occasioni si sono limitati a comandare manualmente il semaforo all’incrocio con via Generale Di Maria. Mai che si siano messi in mezzo alle autovetture per spronare sbracciandosi o fischiando: gli autisti si trovavano i coni rosso/bianchi a dividere la carreggiata e sarebbe stato opportuno che fossero stati invitati e guidati ad incolonnarsi da parte delle predette Forze dell’Ordine… ma siamo a Palermo e credo che dirigere seriamente e professionalmente il traffico ad un incrocio rappresenti per i nostri VV. UU. una sorta di punizione! Questa mia segnalazione è una piccola cosa nei confronti dei tanti e più importanti problemi segnalati (assieme alle relative soluzioni sognate…) da IVAN, ma è il segno che non si fa neanche quello che si potrebbe fare subito se i nostri amministratori avessero un poco più di amore e girassero a piedi o con il bus per vivere i disagi dei comuni concittadini. Grazie IVAN e grazie a tutti i commentatori che stanno dando vita a questi appassionati contributi.

    Rispondi
  96. giuseppe 7 anni fa

    Finalmente qualcuno che ha capito veramente tutto, non quei 4 cialtrono che sanno solo criticare

    Rispondi
  97. Toni Pellicane 7 anni fa

    Come non essere d’accordo con quello che si legge in questa lettera, da palermitano, come tanti altri, devo sopportare quanto sta diventando insopportabile, e non mi riferisco solo all’immondizia lungo le strade ma anche alla totale assenza delle Istituzioni.
    Tuttavia nella lettera non si fa riferimento a quello che, a mio avviso, sta alla base di tutto, se non c’e’ lavoro e se c’e’ tanta gente senza casa, se al contempo le Istituzioni latitano, ecco che una parte dei palermitani perdono il rispetto per cio’ che e’ il bene comune, e’ quasi una ragionamento inconscio che fanno, dettato sopratutto dall’individualismo che ci e’ stato inculcato nei vari decenni.
    Sono comunque convinto che laddove non c’e’ un serio controllo del territorio da parte delle Istituzioni, e Palermo e’ diventata una sorta di zona franca, non ci si puo’ aspettare altro che degrado, non solo urbano ma sopratutto culturale e sociale.
    E’ vero che molti palermitani non sono propriamente civili ma e’ pur vero che se il territorio e’ abbandonato chi ha altri interessi, magari di dubbia moralita’, tenta di affondare le radici.
    Se si partisse dal garantire una vita dignitosa alle persone si potrebbe aprire un serio ragionamento sul rispetto delle regole, ma non ci puo’ essere regola che tenga se le persone piu’ disagiate vengono abbandonate al loro destino.
    Io mi occupo da oltre 12 anni del problema dei senza casa, posso garantirvi che anche loro vorrebbero una citta’ pulita, una citta’ sicura, una citta’ di cui essere orgogliosi, vi assicuro pero’ che quando non hai le basi, che sono un reddito da lavoro e un alloggio in cui vivere con dignita’, tutto passa in secondo piano, tutto viene tollerato, immondizia compresa, anzi, a volte si passa all’abitudine verso una citta’ che si ritiene sia morta.
    Il primo passo debbono farlo le Istituzioni, solo un attimo dopo si puo’ pensare di poter educare i palermitani.

    Rispondi
  98. Gianni 7 anni fa

    «Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.»… Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha previsto tutto ciò molto tempo fa, e i suoi detrattori hanno trasformato il suo eccelso intuito in un neologismo quale il “gattopardismo” in un accezione negativa, “nulla di più errato” noi, cari concittadini, siamo insieme a gran parte d’Italia esattamente come Lui ci ha descritto. Fatevene una ragione io l’ho fatto. Buona vita a tutti.

    Rispondi
  99. panormita 6 anni fa

    Appunto Giuseppe ! e i cittadini li educano ( o diseducano ) i loro Governanti con il modo con cui governano ( o sgovernano ) . Il palermitano ‘medio ‘ è infatti il risultato e la risposta conseguente alla cattiva Amministrazione della ns cittàdella quale il ‘ Sindaco che lo sa fare’ è stato il max responsabile per 20 degli ultimi 30 anni

    Rispondi
  100. panormita 6 anni fa

    Ha ragione cara sig Adelealfano
    non funziona niente e proprio questo ha tirato fuori dai palermitani il loro peggio . E ‘ vero siamo tutti responsabili dello attuale stato di cose per quello che non facciamo e dovremmo fare . Ma diverso è il grado di responsabilità di chi governa e di chi è governato perchè molto sarà chiesto a chi molto è stato dato .

    Rispondi
  101. panormita 6 anni fa

    Caro Max
    condivido in pieno : le cose vanno male a Palermo perchè il Comune è connivente con i disservizi e la pigrizia di molti suoi dipendenti . Per cambiare occorrerebbe che chi governa prenda atto finalmente di non potere continuare con tale comportamento che sprofonda la ns città nel degrado materiale e civile e di dovere cominciare a governar sul serio nell’interesse del Bene Comune deciso a superare tutti gli ostacoli postigli proprio da quelle ‘ categorie ‘ delle quali aveva accarezzato il voto . Se non se la sente di fare questo rinsavimento che comporta un ‘tradimento ‘ delle sue promesse elettorali non gli resta che dimettersi a meno che non tenga alla sua poltrona più del Bene della sua città .

    Rispondi
  102. panormita 6 anni fa

    Caro Gigi
    condivido e a Giuseppe che prende il tuo intervento come un sostegno al Sindaco faccio solo notare che tu invece lo inviti a cambiare i Palermitani . E come lo può fare il sig Sindaco se non facendo funzionare i servizi comunali così come fa il Sindaco di Gangi che in premio si è meritato cittadini esemplari ? Caro Giuseppe si ha ciò che si dà e in ogni Comunità ( da quella familiare a quella nazionale ) la musica la dirigono coloro che la governano . Noi in Sicilia lo diciamo con tanti proverbi come : u pisci fete da testa e a pampina assumigghia a trussu .

    Rispondi
  103. panormita 6 anni fa

    purtroppo vedo che neanche la ns stampa mette il Bene della ns città davanti a tutto il resto ( compresi i propri immediati interessi ) e bada bene a non pestare troppo i calli al ns Sindaco per tema di possibili ritorsioni . Noto infatti che quando il contraddittorio online fra i fans del Ns e i suoi oppositori pende chiaramente a favore di questi ultimi esso viene ‘oscurato ‘ cioè tolto dalle prime pagine . Spero che tale nota anche se non pubblicata possa servire a suscitare un sussulto di amor patrio nella Redazione di Live Sicilia che può avere molto peso e responsabilità per la formazione civica dei palermitani e dei suoi Amministratori.Grazie

    Rispondi

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