Vinto ricorso contro la Regione |In 10 accederanno ai fondi rurali - Live Sicilia

Vinto ricorso contro la Regione |In 10 accederanno ai fondi rurali

Il TAR di Palermo ha accolto l’atto di citazione di dieci aziende calatine escluse precedentemente dal Programma di Sviluppo Rurale per la mancata presentazione di un documento normativamente non previsto.

Finanziamenti europei
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PALERMO – Fino a tre giorni fa hanno rischiato di chiudere seriamente i battenti 10 delle più grosse aziende agricole operanti nel territorio del Calatino. Complice la grave crisi economica, complice l’esclusione dai finanziamenti europei previsti dal Programma di Sviluppo Rurale. Il TAR di Palermo ha accolto, però, i loro ricorsi contro l’assessorato regionale all’Agricoltura per il mancato inserimento nelle graduatorie del PSR Misura 214 relativo all’aiuto per cinque anni a realtà agricole che, rispettando determinati parametri e requisiti, si impegnano nella realizzazione degli obiettivi dell’Asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”.

Ad escluderle dai finanziamenti era stata la mancata produzione di una scheda di autocertificazione ritenuta essenziale dai dirigenti regionali nonostante, normativamente, non prevista. “La notizia dell’estromissione dalla graduatoria definitiva – chiarisce a Live Sicilia Catania Francesco Specchiale, legale delle aziende che hanno presentato l’atto di citazione – aveva suscitato nei titolari delle realtà agricole site nei comuni di Mazzarrone, Caltagirone, Vittoria e Carlentini una forte demoralizzazione dettata anche dal momento di grave stasi in cui versa soprattutto il settore agricolo. Molte, difatti, quelle che hanno seriamente riflettuto su una imminente interruzione dell’attività per questa incredibile situazione”.

Il ricorso è stato accolto dal Giudice della Terza Sezione del Tribunale Regionale Amministrativo perché “la mancata produzione dei documenti richiesti dall’amministrazione – si legge nella nota – non appare chiaramente sanzionata con l’esclusione dalla procedura di finanziamento per cui è causa”.

L’ammissione consentirà, dunque, alle aziende di beneficiare, per i prossimi cinque anni, degli aiuti comunitari per un importo complessivo di circa 600.000 euro. “È una vittoria, seppure provvisoria, molto importante – conclude Specchiale – poiché consente di correggere i risultati di una burocrazia inefficiente e farraginosa che rischia di arrecare seri danni sul territorio. Spero, difatti, che ora l’assessorato rifletta sui propri errori ed estenda gli effetti delle ordinanze a tante altre aziende del calatino che si trovano nella stessa drammatica situazione e che non hanno ancora presentato ricorso”.

 

 

 

 

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