Gesip, Rap, Favorita e spiagge | Le sfide della nuova giunta - Live Sicilia

Gesip, Rap, Favorita e spiagge | Le sfide della nuova giunta

La squadra di governo del sindaco, profondamente rinnovata, è adesso sotto esame: il primo cittadino ha chiesto risultati in tempi brevi per frenare il malcontento dei palermitani. Ecco i temi caldi per la nuova compagine di governo della città. Catania: "Niente autobus in via Maqueda".

PALERMO – I nuovi contratti di servizio delle partecipate, la grana Gesip, la stagione estiva, i dehors, i condoni edilizi da smaltire, le sfide su mobilità e opere pubbliche, la Fiera, l’acquario, l’emergenza abitativa, la Favorita. Sono tante le sfide che attendono la nuova giunta Orlando, cambiata per metà dall’elezione del sindaco e che potrebbe nuovamente cambiare volto da qui a qualche mese.

Nel frattempo, però, ai nuovi assessori (o anche ai vecchi ma con nuove deleghe) toccherà invertire la rotta di un’amministrazione che in questi due anni non ha certo brillato su alcuni temi e che ha visto lentamente scemare l’entusiasmo che riportò, per la quinta volta, il Professore a Palazzo delle Aquile. Perché il primo cittadino, adesso, sta giocando la sua partita più delicata: presidente dell’Anci e, secondo alcuni, lanciato verso la corsa alla presidenza della Regione, Orlando ha bisogno di giocare un ruolo sempre meno locale e più proiettato oltre i confini di Palermo. Una strategia che si intreccia a doppio filo al dialogo avviato da tempo col Pd romano e con quello che fa riferimento a Giuseppe Lupo, tanto per restare in Sicilia, che potrebbe presto portarlo a trasferirsi armi e bagagli nel partito di Matteo Renzi.

Quello che il sindaco non può permettersi, invece, è lasciare la città in balìa di se stessa in sua assenza: per questo è stato necessario rimettere mano alla giunta ripescando dall’Amg il fedelissimo (ed esperto) Emilio Arcuri, nuovo uomo forte dell’amministrazione, ma anche mettere sotto esame i suoi assessori per portare a casa i risultati entro dicembre e frenare il malcontento dei palermitani.

Alcune delle emergenze le ha già elencate proprio Orlando nella conferenza stampa di venerdì scorso. Si parte dalla Favorita, che proprio questo fine settimana vedrà la sua prima pedonalizzazione sperimentale con la chiusura alle automobili di viale Ercole: un primo passo che però vuole essere solo l’anticamera di una più ampia pedonalizzazione che, in vista dell’estate, coinvolga anche Mondello. Al consiglio comunale toccherà riconfermare i vincoli su via Palinuro, passaggio fondamentale per chiudere alle auto viale Regina Elena. Altro tema delicatissimo sarà quello delle pedonalizzazioni: bisognerà capire se l’amministrazione ne autorizzerà una estiva per Mondello o quale sarà il futuro di quella di via Maqueda, i cui lavori di riqualificazione sono ancora al palo. Catania intanto oggi, nel corso di un convegno organizzato da Mobilitapalermo.org per la presentazione del progetto di car pooling Muovity, ha precisato: “Non ci possono essere autobus nelle zone pedonali, quindi anche in via Maqueda”.

Andiamo poi alle aziende, vera nota dolente del Comune. Il contratto di servizio della Rap, approvato in giunta, è stato ridotto a un colabrodo dal Segretario generale e dal Ragioniere e il consiglio ha già fatto sapere di volerlo profondamente modificare. Una sfida per niente facile, visto che intanto l’azienda continua a perdere (verrà nuovamente ricapitalizzata con 1,5 milioni in mezzi) e i sindacati minacciano proteste nel caso in cui vengano depennati i servizi strumentali che da soli valgono 14 milioni l’anno. Manca ancora all’appello il contratto di servizio dell’Amat (che ha anche cambiato assessore di riferimento), ma la situazione più delicata è quella della Gesip: a fine giugno scade la Cig in deroga e Roma ha già fatto sapere di non volerla rinnovare. L’unica alternativa per arrivare a fine anno (e attivare i pensionamenti che comunque non basterebbero da soli, nemmeno se sommati all’esodo incentivato il cui bando scade il 13 maggio) sarebbero i contratti part-time, ma i sindacati sono già sul piede di guerra e l’estate si preannuncia caldissima.

C’è poi la questione cabine, con il Suap che ha sinora confermato il diniego al montaggio. Si aspetta una risposta dalla Regione, ma i commercianti hanno già lanciato l’allarme. Tra qualche settimana l’amministrazione dovrà tornare anche a occuparsi delle chiusure dei negozi multati, visto che il Tar dovrebbe pronunciarsi nel merito, e soprattutto di dehors: dato il benservito a Di Marco, Sala delle Lapidi potrebbe dimostrarsi più morbida con la Marano ed esitare l’atto in tempi brevi. Ma il condizionale è d’obbligo. Partite aperte sono anche la Fiera del Mediterraneo, con la commissione che deve scegliere l’offerta migliore tra quelle presentate, e l’acquario, su cui il Comune deve ancora decidere in via ufficiale la località da mettere a disposizione degli imprenditori. Rimangono anche 54mila pratiche di condono edilizio da smaltire e le grandi opere pubbliche su cui Arcuri dovrà vigilare: dal tram che deve essere inaugurato nel 2015 alla Mal, su cui il Cipe dovrà pronunciarsi, passando per anello e passante ferroviario. Chiudiamo, si fa per dire, con l’inquinamento alle stelle e la riattivazione delle Ztl, che dovrebbe avvenire in estate, il nuovo Prg e l’emergenza abitativa. Su quest’ultimo tasto dolente Orlando è stato deciso venerdì scorso: risultati entro sei mesi per rimettere in sesto il patrimonio comunale, o qualche assessore ne pagherà le conseguenze.


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