A Caltagirone 200 migranti | Sono quasi tutti minori - Live Sicilia

A Caltagirone 200 migranti | Sono quasi tutti minori

Parla uno dei ragazzi che ha affrontato la traversata del Canale di Sicilia: "Abbiamo freddo la notte, mia madre non sa se sono vivo o morto, vorrei poterle telefonare e dirle che sto bene".

I migranti a Caltagirone

CALTAGIRONE. Sono le 22.30 e mentre a Palazzo dell’Aquila sede del Comune di Caltagirone si sta svolgendo il consiglio comunale all’apertura del quale il Sindaco ha relazionato sull’arrivo di 200 migranti molti dei quali minori non accompagnati, all’interno di una struttura di Caltagirone, fra un intervento ed un altro, abbiamo deciso di fare un blitz notturno per vedere come gli ospiti erano stati sistemati. Dopo essere entrati indisturbati all’interno dei cancelli della struttura,nel grande spiazzo che ci separa dall’ingresso, ci hanno accolto un gruppo di adolescenti di origine ghanese. Dopo essere stati avvicinati e salutati i circa 10 giovani, con l’aiuto di un amico che si è offerto di fare da traduttore per i suoi connazionali, ci hanno raccontato di essere giunti qualche giorno fa a Caltagirone dopo essere stati tratti in salvo in alto mare anche grazie all’ausilio di elicotteri, dopo essere rimasti in balia del mare con una nave che imbarcava acqua e che nell’attesa dei soccorsi svuotavano a mano per evitarne l’affondamento.

Vogliono, quasi tutti, ricongiungersi con amici o parenti sparsi in mezza Europa. Decidiamo di entrare convinti che saremmo stati respinti dai responsabili. All’interno un’altro gruppo di ragazzi seduti in cerchio che chiacchierano fra loro, di responsabili o addetti, neppure l’ombra. Ci chiedono se parliamo inglese e ci iniziano a raccontare a turno la loro storia. Nei loro volti è evidente l’età quindi, sedici anni al massimo, occhi aperti e vispi di chi, nonostante tutto ciò che ha passato per giungere sino a qui è quasi divertito dalla nostra presenza soprattutto dopo che ci presentiamo come giornalisti. Gli chiediamo quanto sia costato il viaggio sino all’Italia. A seconda della nazionalità il prezzo varia da un minimo di 2000 dollari ad un massimo di 5000. Ci raccontano anche della presenza di ragazze nella struttura. Chiediamo loro come sia il trattamento. Non si lamento più di tanto ma ciascuno chiede alcune “piccole” cose come le chiamano loro. Restiamo stupiti. Mancano, ci dicono le coperte e la notte fa ancora freddo, molti hanno calzari di fortuna, infradito ciabatte o scarpe senza lacci e camminare per le strade della città di Caltagirone dove le condizioni metereologiche in queste settimane non sono certo primaverili crea loro problemi evidenti.

Uno di loro chiede se sappiamo quando sarà data loro la possibilità di poter telefonare…alla mamma. Si uno di loro visibilmente sofferente per la questione, ci racconta che dall’arrivo in Sicilia non gli è stato possibile avvertire la sua famiglia in Africa che è giunto vivo in Sicilia e sta bene. “non sanno se sono vivo o morto e saranno sicuramente preoccupati”. Chiediamo di farci vedere le camere dove sono alloggiati. Letti a castello riempiono all’inverosimile una stanza di poche decine di metri quadri. Fotografiamo una stanza e conoscendo la struttura che ospitava prima gli uffici della Kalat Ambiente e dell’Agenzia di Sviluppo Integrato e consci dell’inidoneità a ospitare 200 persone chiediamo loro dei servizi igienici. “L’acqua è fredda e lavarsi è scomodo”.

Tutto questo mentre in consiglio il Sindaco di Caltagirone denunciava il fatto di non essere stato messo al corrente da nessuno dell’arrivo di questi 200 giovani e che la notizia è stata appresa non in maniera ufficiale. Al consiglio presenti anche alcuni abitanti della zona che in questi giorni tramite social network denunciavano la presenza “pericolosa” di questi ragazzi nelle vicinanze delle loro abitazioni. In molti hanno nelle scorse ore denunziato, anche se al momento senza alcun fondamento, rischi diretti per la salute dei cittadini di Caltagirone poichè nessun controllo sanitario sarebbe stato effettuato sui giovani giunti nella città della ceramica.

Intanto i ragazzi, sono passate le 24,00 bivaccano anche fra le strade della città turisti divertiti di una situazione delirante di accoglienza approntata all’ultimo minuto. Non si escludono domani interventi del primo cittadino in materia sanitaria e sull’effettiva capacità di ricezione della Villa che per 200 ospiti circa ha solo 4 bagni e le cui “stanze da letto” contanto oltre 30 letti in poche decine di metri quadri.


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