Uila, Marino: "Forestali |non sia più sinonimo di spreco" - Live Sicilia

Uila, Marino: “Forestali |non sia più sinonimo di spreco”

“La forestale – ha detto Nino Marino – è diventata, nell’immaginario comune, sinonimo di sprechi ed assistenzialismo. Il Governo e la politica regionale non hanno saputo e voluto in tutti questi anni trovare una soluzione"

Congresso provinciale
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CATANIA – Nino Marino è stato rieletto segretario generale della Uila di Catania, acclamato oggi dal congresso provinciale dei lavoratori agricoli e forestali Uil. Votata dai delegati pure la nuova Segreteria che, oltre Marino, è composta da Enza Meli, Angelo Oliveri, Gaetano Corbino, Salvatore Pinzone, Roberto Prestigiacomo. Tesoriere, Andrea Cavallaro.

Presenti il segretario nazionale Uila, Stefano Mantegazza, i segretari regionali Uil e Uila, Claudio Barone e Gaetano Pensabene, insieme con il segretario territoriale della Uil di Catania Angelo Mattone, all’”Excelsior” di Catania Nino Marino ha annunciato “la tutela e la promozione di tutte quelle aziende che esporranno il cartello: Qui è severamente vietato lavorare in nero”. La lotta per la legalità in agricoltura e l’impegno per la tutela dei forestali, i due elementi-cardine della relazione di Marino: “Se migliaia di aziende agricole private devono produrre ricchezza, qualità e dignità del lavoro – ha detto il segretario Uila – al contempo una sola grande azienda pubblica con migliaia di lavoratori agricoli convive e si interseca nel mondo agricolo suscitando nel panorama sociale e politico le opinioni e i sentimenti più diversi e contrastanti, dalla stima all’indifferenza, persino all’odio: parliamo della forestale.

La prima cosa da fare è quella di cambiare le regole del gioco, e occorre cambiarle subito. Non è sufficiente stipulare accordi annuali e reperire a stento le somme per assicurare le giornate di legge, bisogna avere il coraggio di dire che l’organizzazione strutturale della forestale è vecchia e superata da oltre un ventennio”. “La forestale – ha proseguito Nino Marino – è diventata, nell’immaginario comune, sinonimo di sprechi ed assistenzialismo. Il Governo e la politica regionale non hanno saputo e voluto in tutti questi anni trovare una soluzione e il sindacato, nonostante gli sforzi, non troverà la soluzione se propone prioritariamente solo certezze sulle giornate lavorative. Occorre rivoluzionare e cambiare radicalmente le fondamenta della più grande azienda del Sud Italia. La tutela, la manutenzione e la sorveglianza del verde degli spazi pubblici, della rete viaria, dei parchi e di tutti i siti, anche archeologici, dovranno rientrare a pieno titolo nelle competenze del nuovo Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale. E’ contro ogni logica parcheggiare le maestranze nei boschi e considerarli, insieme agli alberi, una riserva indiana. Così non andremo da nessuna parte! Quante centinaia di milioni vengono spesi in Sicilia per avere tutti i territori insicuri e vergognosamente abbandonati e degradati: saranno le nuove competenze che faranno realmente risparmiare per progredire e migliorare la qualità della nostra vita. Smettiamola di nuotare nello stagno per risparmiare sul chilometraggio o sulla settimana corta, sugli arretrati contrattuali, sul decennale mancato rinnovo del contratto. E’ una lenta, quanto inutile agonia”. Il segretario Uila ha concluso: “E’ essenziale mettere il Governo e i deputati regionali tutti di fronte alle loro responsabilità, dobbiamo coinvolgere tutti per convincere tutti che occorre una proposta che prima di salvare i forestali salvi la Sicilia dal degrado e da gravi rischi ambientali. Anche sui Consorzi di Bonifica, occorrono radicali modifiche. Ma non si può progettare e lavorare con assenza di fondi da parte della Regione. Vi è il rischio concreto, senza la possibilità della gestione delle acque, di un disastro per 365.000 ettari di terreno coltivato e per migliaia di famiglie. Chiediamo misure di interventi definitivi e programmati per dare certezza prima al mondo agricolo, poi ai dipendenti del Consorzio”.


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