"Guardania" ad Adrano |Due arresti per estorsione - Live Sicilia

“Guardania” ad Adrano |Due arresti per estorsione

Biagio Mannino

L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri di Paternò. I due sono stati sottoposti ai domicialiari.

Carabinieri
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ADRANO – Sono scattate all’alba le manette per due giovani accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Ad eseguire l’ordinanza sono stati i Carabinieri della Compagnia di Paternò: i magistrati della Dda, guidata da Giovanni Salvi, hanno scoperto ben 21 estorsioni che sarebbero gestite dai due arrestati, finiti ai domiciliari.

Il 27enne Biagio Mannino, detto U Caliaru e un 24enne sarebbero i componenti dell’organizzazione, il primo con il ruolo di vertice e il secondo di semplice esattore. Il pizzo sarebbe stato riscosso con il metodo mafioso che aggrava ulteriormente la posizione dei due indagati. Vittime della cosiddetta “guardania” alcuni proprietari terrieri delle campagne adranite.

Le indagini sono state avviate dopo alcuni furti e danneggiamenti di mezzi e poi della comparsa di strani simboli di chiara matrice intimidatoria nelle proprietà di alcuni imprenditori. Gli accertamenti hanno permesso di svelare che quella oggetto dell’inchiesta non sarebbe la tradizionale attività di vigilanza delle aree rurali, ma di un vero e proprio racket controllato da un gruppo criminale.

I due avrebbero preso piede sfruttando il periodo di “vacatio” creato dal decesso del vecchio “guardiano”: sarebbero dunque diventati i successori. A fare alzare i sospetti degli investigatori proprio l’escalation di furti e danneggiamenti avvenuta dopo la morte del vecchio “custode”. “I due si sarebbero inseriti in piena linea di continuità – scrivono gli inquirenti – col precedente guardiano, soggetto notoriamente collegato al clan Scalisi, acquisendone la “forza contrattuale”.

LE REAZIONI. Addiopizzo Catania si congratula con i Carabinieri della Compagnia di Paternò che, con il coordinamento della DDA etnea, hanno messo fine a un giro di 21 estorsioni ad Adrano. L’operazione odierna, che ha portato all’arresto di due presunti estorsori che imponevano il pizzo a diversi imprenditori agricoli, insieme a quella realizzata meno di un mese fa a Biancavilla, dimostra come anche un fenomeno così radicato nel tempo e nel territorio, come quello della “guardania” è destinato a finire, grazie all’ottimo lavoro che le forze dell’ordine svolgono sia in centro che in provincia. Non esistono zone franche, e non ci sono fenomeni che non possono essere debellati. Ci auguriamo che tutta la città ne prenda atto e che la collaborazione tra imprenditori e Istituzioni sia sempre più intensa.

 


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