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LiveSicilia.it / hp-colonna-centrale / Il giovane militante di sinistra che osò sfidare il boss Badalamenti

Il giovane militante di sinistra
che osò sfidare il boss Badalamenti

A 36 anni dall'omicidio Impastato, pubblichiamo la sua biografia, tratta da "La mafia dalla A alla Z" di Angelo Vecchio. ACQUISTA ONLINE

di Angelo Vecchio
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PALERMO – Giovane militante di sinistra e fondatore di una radio privata, nato a Cinisi il 5 gennaio 1948 e ucciso dalla mafia nel suo paese il 9 maggio 1978. Peppino, così lo chiamavano tutti, ha ventinove anni quando fonda “Radio Aut” e dai microfoni denuncia i misfatti della mafia di Cinisi, soprattutto quelli compiuti dal boss Gaetano Badalamenti, amico di suo padre Luigi, pure lui mafioso e per questo inviato al confino durante il periodo fascista.

Nel 1978 a Cinisi si vota per le elezioni amministrative e Peppino Impastato passa alla politica attiva candidandosi nella lista di Democrazia Proletaria. Dalla sua radio, nel corso di una trasmissione che battezza Onda pazza, prende in giro mafiosi e politici e organizza comizi quasi quotidiani. È nel corso della campagna elettorale che viene ammazzato, dilaniato da una carica di tritolo, mentre è legato e bloccato sui binari della ferrovia. Gli investigatori parlano di lui come di un terrorista vittima di un ordigno che stava confezionando per un attentato contro le istituzioni. La sua morte passa sotto silenzio, perché lo stesso giorno, dentro il portabagagli di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, a Roma, viene trovato il corpo di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, che era stato rapito dalle Brigate Rosse.

Nel 1997, per l’omicidio di Peppino Impastato viene emesso un ordine di cattura a carico del boss Gaetano Badalamenti, che rinuncia all’udienza preliminare e chiede il giudizio immediato. L’11 aprile 2002 Badalamenti viene condannato all’ergastolo per l’omicidio del giovane attivista. Un risultato che raggiunge il grande pubblico grazie anche a un film I cento passi’, di Marco Tullio Giordana, che ha sottratto all’oblio la storia di Peppino facendola diventare un caso nazionale.

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• Archiviata la denuncia di Badalamenti al sindaco di Cinisi

• "In paese almeno 100 positivi": scuole chiuse anche a Terrasini

• I 4 casi accertati a Cinisi - "Ora tampone per 60 persone"

Tags: cinisi · gaetano badalamenti · mafia · omicidio · peppino impastato

Pubblicato il 9 Maggio 2014, 09:54
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Commenti
  1. Salvatore 7 anni fa

    Eterno riposo Peppino!
    Il giorno della presentazione del libro di Mario Capanna ci siamo ricordati della nostra comune militanza in D.P. ed e’ stato emozionante .
    Noi cittadini siciliani Ti siamo sempre debitori e riconoscenti perché tu hai avuto la capacita’ di ipotecare la tua vita con la banca della morte della mala pianta di Burocrati di Dio e loro manovali in cambio della nostra Liberta’.
    Grazie Peppino.

    Rispondi

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