Pizzo al centro scommesse | Condannati i boss Lo Piccolo - Live Sicilia

Pizzo al centro scommesse | Condannati i boss Lo Piccolo

Regge l'accusa di estorsione al centro Snai di Mondello. Prescritta quella di lesioni aggravate ai danni di un commerciante “punito” per uno sgarbo.

SENTENZA D'APPELLO
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PALERMO – Regge l’accusa di estorsione al centro Snai di Mondello. Prescritta quella di lesioni aggravate ai danni di un commerciante “punito” per uno sgarbo. La prima sezione della corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna a 12 anni ciascuno per i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo accusati di avere chiesto il pizzo al centro scommesse di piazza Valdesi. Il titolare, Francesco Ginestra, ex numero uno della Snai, sentito come persona offesa, aveva negato di avere pagato e disse di non avere mai visto gli imputati. Per questo il Tribunale aveva restituito gli atti ai pubblici ministeri Amelia Luise e Annamaria Picozzi, per indagare su Ginestra per falsa testimonianza. Erano stati i collaboratori di Francesco Franzese e Antonino Nuccio a raccontare della “messa a posto”.

La Corte ha confermato la condanna a nove anni per Salvatore Di Maio, mentre è stato dichiarato prescritto per lui, per Gabriele Davì e per Rosolino Di Maio il reato di lesione aggravata dall’articolo 7. Venuta meno l’aggravante prevista per i reati commessi per agevolare Cosa nostra il tetto della prescrizione si è abbassato. E così, Rosolino Di Maio e Davì (difesi dagli avvocati Giovanni Castronovo, Raffaele Bonsignore e Antonio Turrisi ndr) escono puliti dal processo. Ridotta anche la condanna a Girolamo Di Maio che passa da nove anni e quattro mesi a sette anni.

Da un’intercettazioni saltò fuori Salvatore Di Maio avrebbe fatto parte del commando che nel 2005 picchiò a colpi di bastone Rocco Ferdico, imprenditore nel settore dei casalinghi. Ferdico pagò il torto di avere trattato male un altro componente della famiglia Di Maio, Benedetto, che all’epoca era alle sue dipendenze. E così lo dovevano “scannare come un cornuto”, diceva Salvatore Di Maio. Ferdico, finito in ospedale con un trauma cranico, denunciò di essere stato picchiato ma disse di non avere riconosciuto i suoi aggressori.

 


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