La versione siciliana | del gioco del benaltrismo - Live Sicilia

La versione siciliana | del gioco del benaltrismo

Il gioco dell'oca (foto tratta da wikipedia)

Il benaltrismo rischia di diventare patologico in quanto è sempre possibile trovare problemi più grandi e soluzioni più radicali.

Quante volte, nel corso di una conversazione, uno degli interlocutori, conseguendo l’effetto immediato di bloccare gli altri, tuona: ci vuol ben altro! Intraducibile ma ben conosciuto anche all’estero come “la tendenza ad evitare ogni tentativo di risolvere un problema”, il benaltrismo è un neologismo italiano che, usato prevalentemente nell’ambito delle scienze politiche, sintetizza, appunto, l’espressione “ci vuol ben altro”, usata per affermare che l’origine o la soluzione di un problema risieda in qualcosa di ben più importante, rispetto a quanto un malcapitato sta affermando. La tesi benaltrista, formulata nel bel mezzo o alla conclusione di una discussione, in opposizione sia all’individuazione di un problema che alla soluzione dello stesso, consente di evitare nell’immediato di condurre una valutazione oggettiva delle posizioni altrui, emettendo nel contempo un giudizio di inutilità sui risultati conseguiti, rinviando la questione in corso.

Sebbene nuovo, il termine non si sottrae alla italica, storica, distinzione tra destra e sinistra: abbiamo un benaltrismo conservatore, ed uno socialista: applicandoli all’ambito economico, ad esempio riguardo al rapporto di causa-effetto fra evasione fiscale e deficit pubblico, il “ci vuol ben altro” di destra, di fronte alla proposta di accrescere i controlli fiscali, sottende che occorre spendere meglio i fondi pubblici e tenere sotto controllo la pubblica amministrazione al fine di indurre il contribuente a non evadere; mentre il “ben altro” di sinistra risponde all’idea di aumentare le entrate attraverso la verifica fiscale, per accrescere gli standard di efficienza della gestione pubblica.

Questa tendenza retorica a sminuire una discussione dicendo che i problemi o le soluzioni sono ben altri, non è quindi critica rispetto ad una certa affermazione, ma rispetto alla sua importanza, poiché rinvia a una presupposta priorità di un problema “a monte”: il benaltrismo rischia di diventare patologico in quanto è sempre possibile trovare problemi più grandi e soluzioni più radicali: la crisi è un problema? Ben altri sono i problemi: la gente non ha lavoro. La gente non ha lavoro? Ben altri sono i problemi: la struttura del mercato deve essere riformata. Il mercato deve essere riformato? Ben altri sono i problemi: dobbiamo pensare innanzitutto a che mondo consegneremo ai nostri discendenti. Come appare chiaro, tutto, e il contrario di tutto, possono diventare tesi inoppugnabili che bloccano ogni confronto.

Il prestigioso supplemento letterario di uno dei più diffusi quotidiani in Italia ha lanciato un divertente gioco di società, il benaltrismo. Poiché, secondo il postulato del benaltrismo, si parte da una affermazione cui ne segue un’altra benaltrista a sua volta smentita da una terza affermazione dello stesso carattere, mettendolo in pratica si può andare avanti sino a tornare al postulato iniziale, che a questo punto risulta rafforzato. Facciamo un esempio e lasciamo alla fantasia dei lettori lo sbizzarrirsi come conviene.

Il postulato iniziale per noi siciliani potrebbe proprio essere: in Sicilia ci sono pochi posti di lavoro regolari. Il problema è ben altro: è assai vasta l’economia in nero. Il problema è ben altro: l’economia in nero è causata da imposte troppo alte. Il problema è ben altro: le imposte sono troppo alte perché in tanti evadono. Il problema è ben altro: in tanti evadono per protestare contro i costi troppo alti della politica. Il problema è ben altro: i costi della politica sono troppo alti perché devono servire a procurare le risorse per il clientelismo. Il problema è ben altro: il clientelismo non è altro che la risposta all’esistenza di un sistema mafioso. Il problema è ben altro: la mafia esiste perché i siciliani le attribuiscono la capacità di creare occupazione di qualunque tipologia. Il problema è ben altro: in Sicilia ci sono pochi posti di lavoro regolari. Se il gioco vi è piaciuto, provate ad immaginarne ulteriori applicazioni.


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