"Nel governo regna il caos | Crocetta chieda aiuto a tutti" - Live Sicilia

“Nel governo regna il caos | Crocetta chieda aiuto a tutti”

Intervista all'ex presidente dell'Ars e candidato alle europee nella lista Ncd-Udc. "Dopo il 25 maggio ci sono due opzioni: o il presidente della Regione proporrà una partecipazione straordinaria o si andrà al voto".

Francesco cascio
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PALERMO – Poco più di un mese fa è finito quello che lui stesso aveva definito “un incubo”. Con l’archiviazione del procedimento nei suoi confronti, nell’ambito dell’inchiesta sul “sistema Giacchetto”, per l’ex presidente dell’Assemblea regionale e deputato del Nuovo centrodestra, Francesco Cascio, si è chiuso uno dei capitoli “più bui” della sua storia personale e politica. E adesso, Cascio è tornato in campo in prima persona. La prossima sfida: le europee del 25 maggio, in lista con i nuovi – e quasi certamente futuri – alleati politici dell’Udc.

Ci aveva avvertiti: finito il suo “esilio” – lei stesso lo aveva chiamato così – sarebbe rientrato in politica dalla porta principale. Com’è andata, finora?
“Direi che va più che bene. Siamo in piena campagna elettorale e non vorrei parlare troppo, ma un po’ mi sbilancio: ho una sensazione molto positiva”.

Nessun effetto collaterale della lontananza di questi mesi?
“Penso che l’atteggiamento che ho avuto mentre le indagini su di me erano in corso, il fatto che me ne sia stato in disparte, è stato apprezzato anche dal mio elettorato. Ho avuto rispetto per i magistrati, rinunciato alle cariche e alle indennità aggiuntive. Tutto questo adesso mi è stato riconosciuto, e vedo che tra la gente c’è grande disponibilità, la mia candidatura ha avuto un effetto positivo”.

Immagino che le persone abbiano digerito facilmente anche il “matrimonio” con l’Udc, quindi.
“Sì, ne sono convinto. La gente ha compreso che la lista, così com’è fatta, non è un cartello elettorale ma un vero progetto politico. Abbiamo dato un tetto a quella fetta di centrodestra che non si sentiva più rappresentata da Berlusconi”.

Ma il tetto glielo avete dato insieme con un partito che attualmente è al governo. Un governo che voi non risparmiate certo dalle critiche…
“Devo dire che in effetti quando vado in giro per la campagna elettorale mi fa un po’ impressione parlar male di Crocetta e pensare che in quel governo ci sono anche persone valide come Patrizia Valenti e il neoassessore Nico Torrisi. Ma è chiaro che dopo il 25 maggio avremo due opzioni diverse: o il presidente della Regione chiede a tutti, Cinquestelle compresi, una partecipazione straordinaria all’azione di governo, oppure si va a votare”.

Quindi vi preparate ad entrare in giunta anche voi alfaniani?
“Per dirlo è ancora troppo presto. Intanto ci prepariamo a creare un grande polo popolare con l’Udc. E’ sbagliato accostare l’appuntamento delle europee con la questione dell’esecutivo, ma è chiaro che con i centristi dovremo darci una linea univoca da seguire. Io, da parte mia, resto convinto che entrare nel governo sarebbe una mossa sbagliata”.

Perché?
“Perché nel governo di Crocetta regna uno stato confusionale, adesso più di prima. Non c’è una maggioranza numerica in aula, e già nel primo (ma più nel secondo) governo il presidente della Regione ha dimostrato di non essere in grado di mettere persone competenti. Abbiamo un governo instabile, che improvvisa. Certo, se il governatore desse una nuova linea… Ha lui la palla in mano”.

Ricapitolando: sul governo Crocetta mi pare un “forse”, e su Forza Italia, invece? Siete così lontani?
“Beh, veramente al momento siamo entrambi all’opposizione. E qualche giorno fa con il coordinatore regionale del partito, Vincenzo Gibiino, ci siamo sentiti per fissare un appuntamento nel dopo europee. Certo, resta il fatto che ci separano tante cose”.

Ad esempio?
“Berlusconi ha un atteggiamento schizofrenico. Cosa ci separa? Noi siamo coerenti”.

 

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