Zappia: "Azioni a costo zero|per rilanciare il Maas" - Live Sicilia

Zappia: “Azioni a costo zero|per rilanciare il Maas”

Il bilancio dell'operato di Emanuele Zappia, presidente del Mercato agroalimentare etneo. Tra passato e presente, "ecco la ricetta per cambiare".

 

mercato agroalimentare
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CATANIA – “Non chiedo soldi, ma solo attenzione affinché ognuno faccia la propria parte per far diventare il Maas, la grande casa dell’agroalimentare. Oggi il tempo è scaduto. E’ necessario fare le scelte appropriate e dare, a questa grande opera, il giusto peso e sfruttare al meglio le enormi potenzialità che possiede”. Non fa sconti Emanuele Zappia, presidente da oltre un anno del consiglio di amministrazione del Maas, i mercati agroalimentari di contrada Jungetto a Catania. Un polo di eccellenza per due importantissime filiere dell’agroalimentare, quella dell’ortofrutta e quella dell’ittico.

“Ritengo -aggiunge il presidente- sia giunto il momento di scegliere quali strade percorrere. Certo non sono tute rose e fiori, infatti quando strutture come il Maas subiscono generalizzazioni politiche e qualche scelta approssimativa, le ripercussioni sono sia per la società, ma si moltiplicano, sia per le aziende che operano all’interno del mercato che per l’indotto che ruota attorno il Maas, le cui conseguenze spesso non sono prevedibili, temo che il Maas non raggiunga il proprio obiettivo, già ha subito le lungaggini della burocrazia(20 anni) difficoltà che in parte sono state superate tre anni fà con l’apertura del mercato ortofrutta e via via perché di aprire si è aperto, ma adesso bisogna raggiungere i quaranta anni di attività, l’età media di un mercato. C’è anche il rischio che questa grande struttura immaginata vent’anni addietro, diventi una cattedrale nel deserto, malgrado la partenza un po’ a rilento per nulla utile rispetto alle finalità che si erano immaginate”.

La tabella di marcia, secondo Zappia prevede la correzione di “due grandi errori”: “Il primo scaturisce dalla legge dei mercati troppo vecchia e parzialmente applicata in tutta Italia. Il secondo è il primo piano industriale anch’esso vecchio e troppo rigido, che non consente l’utilizzo delle restanti aree del Maas. La soluzione è in un nuovo piano industriale”.

Zappia è convinto che “non basta pensare al mercato come un’agenzia immobiliare da affittare solo ai commercianti ortofrutticoli e quelli del settore ittico. E’ necessario promuovere il Maas un centro eventi da destinare all’agroalimentare per farlo diventare il mercato del Mediterraneo e garantire i nostri prodotti. Spesso si va fuori la Regione a promuovere i nostri prodotti. Penso al vino, al Vinitaly. Forse sarebbe il caso di portare i buyer in Sicilia e perché non al Maas, una struttura a due chilometri dal primo aeroporto della Sicilia, dal porto edall’asse viario che collega tutta la sicilia”.

Determinante il ruolo della Regione, anche con azioni “a costo zero”. “Il Maas -spiega Emanuele Zappia- potrebbe essere la casa della Forestale. Anziché spendere tanti soldi, in una logica di spending-review, il corpo forestale potrebbe avere sede in contrada Jungetto. Una scelta del genere significherebbe risparmio economico per la Regione e per il Maas per ciò che riguarda la vigilanza che oggi è un onere non indifferente. E ancora: il comune di Catania potrebbe fare scelte partecipative sulla raccolta differenziata per abbattere i costi”.

 


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