PALERMO- Matteo Renzi non sarà a Palermo il 23 maggio. L’appello di Livesicilia ha colto nel segno, col nostro invito a non strumentalizzare una data importantissima, il ricordo della strage di Capaci, con questioni che riguardano la campagna elettorale e che sarebbero inesorabilmente venute fuori, essendo quella data il fischio di chiusura degli inviti al voto in vista delle elezioni Europee.
Il premier sarebbe sbarcato volentieri in città, invitato da Maria Falcone, per celebrare la memoria di Capaci, della strage in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i ragazzi della scorta. Ma il presidente del Consiglio si è reso conto che la sua visita istituzionale avrebbe rischiato di trasformare un appuntamento sacro per tutti, in una corrida pre-elettorale.
Decisivo è stato il consiglio di Davide Faraone, plenipotenziario renziano in Sicilia. “Ho letto il fondo di Livesicilia – dice Faraone – condivido la posizione espressa del giornale. Capaci deve restare fuori da ogni cosa che possa sporcarne il significato, l’appartenenza alla storia e al dolore collettivo. Il governo è oltretutto molto impegnato in provvedimenti concreti di lotta alla mafia e di contrasto alla criminalità, un settore che percepisce come essenziale”.
Nel fondo di Claudo Reale, pubblicato da Livesicilia, c’era una richiesta esplicita: “La scelta del presidente del Consiglio Matteo Renzi di venire a Palermo il 23 maggio per commemorare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e la sua scorta e, forse en passant, chiudere la volata della campagna elettorale delle Europee rende concreto il rischio della strumentalizzazione di un patrimonio collettivo come la memoria della strage di Capaci. Forse involontaria, forse in buona fede, ma inevitabile”. Da qui la decisione di Matteo Renzi: non sarà a Palermo.
