"Troppi divieti per la caccia |No alle passerelle del 23 maggio" - Live Sicilia

“Troppi divieti per la caccia |No alle passerelle del 23 maggio”

Nino Germanà

Candidato alle europee nella lista Ncd-Udc, il deputato regionale messinese è ottimista: "La nostra lista rappresenta un grande progetto". Poi annuncia: "Chiuderò la campagna elettorale giovedì, per non strumentalizzare l'anniversario della morte di Falcone".

Europee, intervista a Germanà
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PALERMO – A soli trentotto anni è stato già parlamentare alla Camera dei deputati e parlamentare regionale all’Ars, dove è stato eletto nel 2012 tra le fila del Popolo delle Libertà. Adesso, Nino Germanà, messinese e approdato nel partito di Alfano, tenta la scalata per una poltrona a Strasburgo. Ma la sfida, stavolta, è più complicata: “E’ una campagna elettorale molto difficile”.

Già, è difficile. Pensa che la sua lista ce la farà a superare lo scoglio del 4 per cento?
“Dicevo che è una campagna elettorale difficile, sì, ma solo per alcuni versi. Lo hanno detto già in tanti, la gente è disaffezionata alla politica e ancora di più all’Europa”.

Immagino che ci sia un “ma”…
“C’è, infatti: ma i nostri elettori credono nel nuovo progetto che abbiamo disegnato per il futuro dei popolari in Italia”.

Parla dell’alleanza con l’Udc?
“Sì, esatto. Questo ‘patto’ non deve essere visto solo nell’ottica della campagna elettorale. Il simbolo è un po’ brutto, lo so, ma dietro c’è tanta bella forza di volontà”.

Voi del Nuovo centrodestra, però, vi trovate in lista con un partito che è al governo. Una contraddizione, visto che siete all’opposizione in Sicilia. Non trova?
“Al momento può sembrarla, ma non lo è: noi stiamo lavorando soprattutto per il dopo-europee. Allora ci sarà un momento di chiarezza e chiederemo al governatore di ripartire da alcuni punti: una riforma per lo snellimento burocratico, una politica per il credito che agevoli le imprese. E poi serve che si punti sulle cose belle e semplici della nostra terra: turismo, agricoltura…io, per esempio, investirei di più sul turismo venatorio e della pesca”.

Cioè sulla caccia?
“Sì, io sono un fan di questo ‘sport’ e ho sempre difeso la categoria dei cacciatori. Di recente ho anche scritto una lettera al nuovo assessore all’agricoltura, a cui ho chiesto di rivedere il piano faunistico. Ci sono troppi divieti e rischi penali per chi pratica la caccia, e bisogna pensare che invece è proprio grazie a chi la pratica che vive ancora l’economia di molti piccoli paesi, che sopravvivono quasi esclusivamente grazie alle attività connesse alla caccia”.

Sono questi i temi che porterà in Europa?
“Questi sono i temi che penso dovrebbe trattare il presidente della Regione. In Europa, invece, spero di potermi occupare di Fondi strutturali. Ne perdiamo troppi, e dobbiamo puntare ad ottenerne il massimo”.

Molti dei suoi avversari hanno annunciato che non faranno campagna elettorale il 23 maggio, per non strumentalizzare la giornata dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone. Che ne pensa?
“Penso che sia giusto così, il 23 maggio non dovrebbe essere una passerella elettorale. E, infatti, nessuno di noi candidati nella lista di Ncd-Udc chiuderà la campagna elettorale venerdì. Questa è stata l’indicazione di Angelino Alano e del partito. Io, personalmente, la chiuderò il giorno prima. Venerdì, invece, starò tra la gente”.

 


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