Corteo multisettore a Palermo | Almaviva e Gesip sul piede di guerra - Live Sicilia

Corteo multisettore a Palermo | Almaviva e Gesip sul piede di guerra

La partenza del corteo di oggi a piazza Marina (foto Bonfardino)

Oltre duecento persone in piazza per chiedere sostegno al governo regionale e al Comune. La cronaca di una mattina di passione. VIDEO.

PALERMO –  Mattinata di passione per gli automobilisti palermitani. Oltre duecento persone sono scese in strada fin dalle prime ore del mattino in un corteo multisettore. Si tratta soprattutto di lavoratori di Almaviva e Gesip. I primi chiedono chiedono al governo regionale un “intervento immediato” contro la precarizzazione dei settori e la delocalizzazione dell’azienda. I secondi, invece, si rivolgono al Comune di Palermo per chiedere la riapertura del tavolo tecnico con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per la risoluzione dei problemi riguardanti la ex municipalizzata di palazzo delle Aquile.

A guidare i manifestanti la segreteria generale dell’Ugl e i coordinatori provinciali del sindacato. Presenti anche la Federazione nazionale delle autonomie locali, alcuni membri dell’ente di Formazione Resais (che chiede al governo regionale le motivazioni per cui la società sia stata estrapolata dai trasferimenti afferenti al Bilancio regionale) e la Federazione agroalimentare. Il corteo, partito da piazza Marina, si è snodato al suon di fischi e fischietti attraverso corso Vittorio Emanuele, per giungere davanti alla sede della presidenza della Regione. A capo dei manifestanti un furgone con alcuni rappresentanti della Gesip e del sindacato.

“Crocetta, vergogna!” e “presidente, dimettiti” dicono a gran voce i manifestanti. Mentre in uno degli striscioni si legge “Ugl contro ogni indulto, arrestiamo la precarietà”. E proprio la precarietà del settore è uno dei temi principali della giornata di protesta. “Scendiamo in piazza – spiega Claudio Marchesini, segretario generale Ugl Palermo – contro l’inadeguatezza del governo che non è riuscito a dare risposte al mondo del lavoro, dal precariato alla pubblica amministrazione, al privato. Il presidente ha fatto tanto per abolire sistemi corrotti, ma non può non costruire alternative nei confronti dei siciliani”.

A preoccupare i lavoratori dell’ente di telecomunicazioni è soprattutto la “delocalizzazione selvaggia” dei volumi di traffico telefonico da parte delle grosse committenti verso paesi europei a basso costo, ovvero quelli dell’Est Europa. A lamentare la situazione del bacino Almaviva, il coordinatore regionale Ugl telecomunicazioni, Giovanni Gorgoni. “Stiamo manifestando ancora oggi contro la delocalizzazione – dice -. Abbiamo accettato accordi a ribasso, ma chiediamo che vengano trovate delle soluzioni”. Sulla stessa scia Daniele Ruisi, segretario generale Ugl telecomunicazioni. “C’è essenzialmente un problema di logistica – aggiunge -. E’ un settore che negli anni ’90 era l’evoluzione, oggi si tratta di posti veri e non si può sottovalutare una questione di così ampio respiro”. Richieste chiare quelle del segretario regionale Ugl di Ragusa, Eugenio Palermo. “La Regione ci ha lasciati da soli nell’affrontare diversi problemi, uno tra tutti quello degli sbarchi – osserva -. C’è il problema Sanità, quello dei consorzi che chiudono, quello dellua disoccupazione dilagante ma Crocetta sta a guardare. Negli uffici regionali i lavoratori puliscono da soli i loro uffici. Ciò che vogliamo oggi ricordare è che Ragusa è la città più a Sud dell’isola e non più a Nord dell’Africa. Il governo intervenga presto perché così non possiamo più continuare”.

Giunti a Palazzo d’Orleans, i manifestanti sono stati accolti con un grosso applauso da decine di lavoratori dell’Ast, in sit-in da questa mattina davanti alla Regione. Per loro tutto rinviato a lunedì o martedì, quando si aprirà un tavolo tecnico per discutere dei problemi interni all’azienda. “Abbiamo avuto incontro con capo di gabinetto della Regione – fa sapere il segretario regionale Ugl, Giuseppe Scannella -. per discutere di due problematiche, una di carattere economico, una che riguarda il futuro dell’azienda. La prossima settimana avremo un incontro per avere risposte sullo sblocco di dieci milioni di euro per garantire il futuro dei lavoratori e per dire a Crocetta che questa è una sua partecipata e deve rilanciarla nei mercati”.

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI