"Siti culturali siciliani nel degrado | Dov'è l'assessore Furnari?" - Live Sicilia

“Siti culturali siciliani nel degrado | Dov’è l’assessore Furnari?”

I sindacati: "Le aree archeologiche, le gallerie e le biblioteche regionali, ma anche gli uffici delle soprintendenze e dell'assessorato versano oggi in condizioni di gravi carenze igienico-sanitarie. Tutto ciò già all'indomani dell'azzeramento dei fondi destinati al funzionamento operato dal governo regionale".

Cobas Codir e Sadirs
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PALERMO – “I siti culturali siciliani, le aree archeologiche, le sale espositive delle gallerie e delle biblioteche regionali, ma anche gli stessi uffici delle soprintendenze e dell’assessorato di Via delle Croci, versano oggi in condizioni di gravi carenze igienico-sanitarie, non apparendo idonei a garantire la permanenza del personale per espletare le normali prestazioni lavorative. Tutto ciò già all’indomani dell’azzeramento dei fondi destinati al funzionamento operato dal Governo Regionale”.

A dichiararlo sono Giuseppe Salerno e Giuseppe Di Paola responsabili regionali del Sadirs per le politiche dei beni culturali, Michele D’Amico responsabile regionale del Cobas-Codir per le politiche dei beni culturali e Simone Romano coordinatore regionale del Cu.Pa.S (Custodi del Patrimonio Culturale Siciliano).

“Tutto ciò – sottolineano i sindacalisti – mentre domenica scorsa, come pubblicato dalla stampa, alcuni malviventi, approfittando della presenza di un insufficiente numero di lavoratori in servizio, hanno compiuto un furto con scasso presso il Parco Archeologico di Segesta portando via dalla cassaforte un cospicuo bottino di circa 30 mila euro”.

“D’altra parte, il personale regionale in servizio presso il Parco Archeologico di Segesta – continuano i sindacalisti – come nella quasi totalità dei siti culturali siciliani opera in condizioni di alto rischio senza nessun aiuto tecnologico di videosorveglianza o di teleallarme; in condizioni ambientali fatiscenti, in locali non climatizzati, tutte condizioni già abbondantemente denunciate dalle nostre Organizzazioni Sindacali, non solo ai vertici assessoriali ma anche note, evidentemente, ai malavitosi che hanno avuto vita facile nel saccheggiare gli incassi, talvolta settimanali. Abbiamo già, in presenza del precedente Assessore ai Beni Culturali, rivendicato il potenziamento degli organici in servizio presso ciascun sito culturale, nonché dotare i siti di tecnologie atte a rafforzare il sistema di sicurezza, mettendo in primo piano soprattutto la salvaguardia dei lavoratori: purtroppo non siamo stati ascoltati!”.

“Tutto ciò accade, fra l’altro – denunciano i sindacalisti – mentre ancora al personale addetto ai servizi di vigilanza e custodia di tutta la Sicilia devono essere corrisposte le spettanze economiche per le attività prestate nel 2013 e nel primo semestre del 2014″.

“Chiediamo – concludono i sindacalisti di Cobas/Codir e Sadirs – al nuovo Assessore ai beni culturali, insediatasi circa due mesi fa, di farsi viva e convocare urgentemente le parti sociali per tentare di avviare un percorso costruttivo che qualifichi, come merita, l’intero sistema dei beni culturali regionali”.


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