Edilizia sociale, le cooperative| chiedono un nuovo bando - Live Sicilia

Edilizia sociale, le cooperative| chiedono un nuovo bando

Dopo il mezzo flop del bando per convertire le ex aree industriali, le associazioni chiedono alla commissione Urbanistica un nuovo bando.

tantillo: "ascoltiamo le loro richieste"
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PALERMO – Potrebbe riaccendersi una speranza per l’edilizia sociale a Palermo. Il bando per il Peep che prevedeva la trasformazione di aree industriali dismesse in appartamenti dai prezzi calmierati, costruiti da cooperative con finanziamenti regionali, non è infatti andato come sperato: appena 12 le richieste arrivate e ancora al vaglio degli uffici comunali.

Numeri ben al di sotto delle aspettative, che hanno spinto le cooperative a chiedere al Comune un nuovo bando. Con una lettera indirizzata alla commissione Urbanistica, infatti, le cooperative elencano le criticità del vecchio bando che hanno, a loro dire, comportato una scarsa partecipazione: dalla richiesta di certificazione di inattività triennale delle aree al passaggio non automatico delle aree da D a B, dall’altezza degli edifici in caso di vicinanza a zone A alla distanza di 25 metri dal netto storico, fino al rapporto preliminare per la Vas. Scartata l’ipotesi di una proroga dei termini del vecchio bando, le cooperative ne chiedono uno nuovo e rivisto.

“Sono contrario a qualunque tipo di proroga per il vecchio bando – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – credo che la commissione Urbanistica e il consiglio comunale debbano accogliere alcune delle criticità sollevate dalle associazioni di categoria, che sono condivisibili, ma serve soprattutto un nuovo modo di affrontare la vicenda delle cooperative a cominciare dal contributo che la Regione eroga. Questo contributo, dato secondo queste modalità, come è dimostrato dalle continue proroghe, non funziona. Bisogna trovare con la Regione un nuovo sistema, con un contributo certo che venga effettivamente speso per fornire nuovi alloggi a quanti ne hanno bisogno oggi a Palermo. Sarebbe anche un modo per dare una scossa al mercato immobiliare che è fermo”.

 


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