CATANIA – Continua a scricchiolare la coalizione che sostiene il sindaco Enzo Bianco. Dopo le ultime sedute di Consiglio comunale, che hanno visto una maggioranza poco presente, nonostante l’importanza della votazione delle delibere in discussione (relative al riconoscimento di molti debiti fuori bilancio propedeutico all’accesso ai fondi del DL 35), stavolta, c’è un’aperta richiesta di dimissioni di due componenti della squadra di governo del primo cittadino, da parte di altrettanti membri della maggioranza in Consiglio.
Stando a un comunicato diffuso dall’ufficio stampa degli esponenti dell’Ard, Nino Vullo, vice capogruppo del Pd ed Elisabetta Vanin, eletta in quota Patto per Catania, dopo un sopralluogo al mercato di piazza Carlo Alberto, hanno chiesto la testa degli assessori Consoli, vicesindaco e pluridelegato esponente del Megafono e Mazzola, titolare della delega alle Attività produttive e del Centro storico, di area Articolo 4. A dare manforte ai due esponenti del Consiglio, i deputati Drs alla Regione, Marco Forzese e Gianfranco Vullo.
“E’ semplicemente abominevole verificare ogni sabato che l’area di piazza Carlo Alberto a Catania, sede storica del mercato, sia nelle mani dei venditori abusivi che danneggiano i tanti commercianti catanesi che pagano le tasse e sono in regola – affermano i quattro esponenti politici. Non comprendiamo come il sindaco di Catania, Enzo Bianco, non utilizzi tutti i mezzi a sua disposizione per evitare che il mercato cittadino finisca in queste condizioni. Ci aspettavamo peraltro un’iniziativa forte in tal senso anche dal super assessore Marco Consoli e dall’assessore Angela Mazzola – concludono- ma dobbiamo prendere atto che, nonostante la Questura sia impegnata sul fronte della lotta all’abusivismo, al Comune si muove ben poco. Si dimettano”.
“Smentisco assolutamente quanto dichiarato nel comunicato – afferma la consigliera Vanin – perché non corrisponde al vero, dato che quello del mercato di piazza Carlo Alberto non è un argomento che ho trattato e di cui mi sono occupata. Non vedo perché accostare il mio nome – conclude – a iniziative che non mi appartengono”.
Insomma, il clima in città sembra essere cambiato e la coalizione che un anno fa ha permesso a Enzo Bianco di essere eletto al primo turno sembra si stia agitando, spinta, ed era inevitabile, dal vento che spira da Palermo.
