Emergenza abitativa in città | Protesta a Palazzo delle Aquile - Live Sicilia

Emergenza abitativa in città | Protesta a Palazzo delle Aquile

Emergenza abitativa, protesta a Palazzo delle Aquile

di GIANLUCA RUBINO L'obiettivo della manifestazione, partita da piazza Verdi, è quello di ribadire alle istituzioni la necessità di provvedimenti urgenti ed immediati. "Siamo sull'orlo della disperazione, bisogna trovare una soluzione al problema", spiegano i manifestanti.

PALERMO – Sono riprese le proteste dei senza tetto che da diversi mesi chiedono al Comune l’assegnazione di una casa popolare o di uno dei tanti appartamenti sfitti e attualmente inutilizzati. In occasione della seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata all’emergenza abitativa, rappresentanti dei movimenti “Comitato Prendocasa Palermo”, “Confederazione Cobas Palermo”, “Unione sindacale di base Palermo” e dei centri sociali hanno dato vita ad una manifestazione unitaria partita da piazza Verdi e giunta a Palazzo delle Aquile con l’obiettivo di ribadire alle istituzioni cittadine la necessità di provvedimenti urgenti ed immediati per far fronte all’emergenza, che siano frutto del coinvolgimento e della partecipazione dei comitati e dei soggetti attualmente in lotta proprio su questo fronte.

Una delegazione del comitato “Lotta per la casa 12 Luglio”, invece, ha preso parte al Consiglio comunale, con il preciso intento di fare sentire la propria voce all’interno dei palazzi della politica per chiedere un tavolo tecnico che possa portare a delle soluzioni concrete in breve tempo. “Da diverso tempo siamo senza casa e pertanto costretti a vivere da occupanti – spiega Umberto Costa, tra i manifestanti scesi in piazza – eppure nessuno ci ha aiutati in qualche modo. Siamo sull’orlo dell’esasperazione, abbiamo deciso di scendere in piazza per vedere se il Comune ha davvero intenzione di darci una mano”.

Gli fa eco Ivan Lupo, tra i più giovani dei protestatari: “Il senso di questa manifestazione è piuttosto chiaro, vogliamo risposte chiare in tempi certi. L’emergenza abitativa è oramai cronica, se non addirittura storica, basti pensare che la lista per l’assegnazione di un alloggio popolare supera le 10 mila persone, mentre quelle in lista d’emergenza sono oltre 1500. Sono numeri impressionanti che devono fare riflettere”.

Agata Andreozzi, occupante di un appartamento in via Alloro, chiede “al sindaco Orlando di bloccare gli sfratti e trovare una soluzione che possa venire incontro alle nostre esigenze”. “Da mesi chiediamo alle istituzioni di risolvere un’emergenza a cui bisognerebbe dare priorità, ecco perché abbiamo deciso di scendere in piazza per mostrare alle istituzioni e al sindaco che esiste un movimento che pretende che si ponga immediato rimedio a quest’agonia”, chiosa Emiliano Spera.

LA NOTA
“Durante il consiglio straordinario sull’emergenza abitativa di oggi pomeriggio – afferma il consigliere Alberto Mangano – ho presentato due ordini del giorno per impegnare, insieme al consiglio comunale, il Sindaco e la giunta a predisporre una serie di provvedimenti di natura straordinaria per risolvere al più presto il problema dei senzatetto. Considerato che – continua Mangano – la crisi economica determinerà nel prossimo futuro un aggravarsi della questione abitativa, costituita dagli sfratti per morosità, vendite giudiziarie di appartamenti abitati da soggetti gravati da procedure fallimentari, inagibilità di alloggi per mancata manutenzione chiedo al Sindaco Orlando di impegnarsi a richiedere, agli organi competenti dello Stato, il blocco degli sfratti per morosità incolpevole, la sospensione delle vendite giudiziarie di alloggi abitati da residenti per un periodo di almeno sei mesi; a procedere ad una revisione di tutti i contratti di assegnazione, a titolo oneroso e non, di appartamenti ad Associazioni, Enti e Fondazioni, stipulati dall’Amministrazione, al fine di una loro revoca alla scadenza, con eventuale proposta di sostituzione, ove possibile, con altri locali non residenziali. Inoltre – prosegue il consigliere del MOV139 – considerato anche che l’emergenza abitativa in città riguarda parecchie famiglie non completamente conosciute e censite dall’Amministrazione e valutato che occorre dare una risposta immediata al bisogno di queste famiglie chiedo al Sindaco – conclude Alberto Mangano – di impegnarsi altresì a richiedere la requisizione di uno o più immobili di proprietà di Enti pubblici sociali (Ipab, Opere Pie, ed altri) consentendo nel contempo di censire la domanda reale ed avviare percorsi per la fuoriuscita dallo stato di emergenza sociale, secondo il programma presentato dall’Amministrazione”.


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