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LiveSicilia.it / Archivio / Sospetta malattia tra i migranti Al via le procedure di prevenzione

Sospetta malattia tra i migranti
Al via le procedure di prevenzione

Il caso è stato riscontrato su uno dei trecento migranti a bordo del pattugliatore Orione, impegnato nell'operazione Mare Nostrum. Poche settimane fa l'allarme dell'Oms: "Rischio poliomelite tra i migranti".

la conferma da parte del ministero della salute
di Piero Messina
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PALERMO – E’ pronto a scattare il piano di contingenza sanitaria messo a punto dalla Sicilia e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. In attesa di una comunicazione ufficiale da parte del ministero della Salute e dall’Usmaf (gli uffici di sanità di frontiera marittima ed aerea) è tutto pronto per contrastare l’allarme collegato al monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie. La malattia sarebbe stata riscontrata su uno dei trecento migranti a bordo di una nave, il pattugliatore Orione, dell’operazione Mare Nostrum, diretta al porto di Messina. Sulla scorta delle indicazioni fornite dal personale di bordo è stato già deciso di dirottare la nave dei migranti al porto di Catania.

La circostanza è stata confermata da una nota del ministero della Salute, secondo cui “è stato identificato un caso sospetto di malattia infettiva di interesse per il Regolamento sanitario Internazionale dell’OMS. Il paziente è stato isolato a bordo e sono state attivate le procedure necessarie di routine previste per giungere alla diagnosi del caso. Si specifica che la nave è tuttora in navigazione”.

Il piano di soccorso prevede l’intervento di un elicottero che preleverà il paziente, con una barella di contenimento, e lo trasferirà in un ospedale romano specializzato nella cura delle malattie infettive. Come ricorda l’istituto superiore di sanità,il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che si trova per lo più nei paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Viene chiamata vaiolo delle scimmie perché fu scoperta nelle scimmie da laboratorio nel 1958. Nel 1970, il vaiolo delle scimmie è stato identificato – spiega l’Iss- come la causa di una malattia degli esseri umani simile al vaiolo in località remote dell’Africa.

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La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene con un periodo di incubazione di circa 12 giorni (da 7 a 21 giorni). Dopo l’eradicazione del vaiolo umano, nel 1980, il monitoraggio sul vaiolo delle scimmie è continuato dal 1981 al 1986, nella Repubblica Democratica del Congo, con l’identificazione di 338 casi, con un tasso caso-fatalità del 9,8 per cento per persone non precedentemente vaccinate contro il vaiolo. Il vaccino antivaioloso è stato dimostrato efficace all’85 per cento nel prevenire la manifestazione umana di vaiolo delle scimmie.per un allarme collegato al monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie. La malattia sarebbe stata riscontrata su uno dei trecento migranti a bordo di una nave, dell’operazione Mare Nostrum, diretta al porto di Messina. Sulla scorta delle indicazioni fornite dal personale di bordo è scattata così l’emergenza, con la decisione di dirottare la nave al porto di Catania. Il piano di soccorso prevede l’intervento di un elicottero che preleverà il paziente, con una barella di contenimento, e lo trasferirà in un ospedale romano specializzato nella cura delle malattie infettive. Come ricorda l’istituto superiore di sanità,il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che si trova per lo più nei paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Viene chiamata vaiolo delle scimmie perché fu scoperta nelle scimmie da laboratorio nel 1958. Nel 1970, il vaiolo delle scimmie è stato identificato come la causa di una malattia degli esseri umani simile al vaiolo in località remote dell’Africa. La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene con un periodo di incubazione di circa 12 giorni (da 7 a 21 giorni).

Dopo l’eradicazione del vaiolo umano, nel 1980, il monitoraggio sul vaiolo delle scimmie è continuato dal 1981 al 1986, nella Repubblica Democratica del Congo, con l’identificazione di 338 casi, con un tasso caso-fatalità del 9,8 per cento per persone non precedentemente vaccinate contro il vaiolo. Il vaccino antivaioloso è stato dimostrato efficace all’85 per cento nel prevenire la manifestazione umana di vaiolo delle scimmie.

Tags: Catania · immigrazione · messina · ministero salute · vaiolo delle scimmie

Pubblicato il 30 Giugno 2014, 18:10
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Commenti
  1. piragna 7 anni fa

    Portateli a casa dei Sigg politici e personaggi vari fautori di mare nostrum e missioni umanitarie. VERGOGNA

    Rispondi
  2. cittadinopalermitano 7 anni fa

    Considerate tutti i clandestini scappati dai centri di accoglienza; qualcuno di loro potrebbe avere malattie trasmissibili (es. TBC ecc ecc) e salire magari su un autobus strapieno di gente. Ma certo….i politici non prendono l’autobus…hanno le auto blu !

    Rispondi
  3. honhil 7 anni fa

    Mentre le sciabole della stupida politica, che non sa andare oltre la coltivazione del proprio campicello, s’incrociano, perdendo di vista il mosaico che intanto qualcuno tessera su tessera sta definendo, “un (altro)caso clinico” si fa avanti. Dietro ci può essere di tutto, eppure i nostri ministri da Paese dei Campanelli ed il Primo Ministro di Campanella munito, non sembrano per niente preoccupati e la campagna importazione dall’Africa va avanti. Va, tuttavia, ricordato a questi signori che nell’ultimo quarto di secolo, per le malattie infettive prima sconosciute: HIV, Ebola, febbre di Lassa, l’Africa, appunto, anche a causa di quelle condizioni igieniche inadeguate, è stata più di una volta fonte di enorme preoccupazione per l’Organizzazione mondiale della sanità. Per l’Italia, il Governo, il Servizio Sanitario nazionale e la Presidenza della Repubblica, sempre pronta a fare precisazioni e a dire la sua su tutto, invece, ogni caso (ma i casi oramai sono numerosissimi), ad arte, resta un caso isolato. E ci si affida alla Provvidenza. Si può essere così struzzi?

    Rispondi
  4. Pier Camillo 7 anni fa

    Papa Francesco ha detto che dobbiamo accoglierli tutti quanti e così sarà, fossero anche un milione. L’Italia è uno Stato da sempre vicino alla Chiesa e metterà in pratica quanto auspica la Stessa ed il Sommo Pontefice.

    Rispondi
  5. Alessandro 7 anni fa

    Il problema non è non farli arrivare qua! il problema è avere coscienza civile, e aiutare all’origine questi poveri esseri umani…Questa è la Vergogna Signor Piragna!

    Rispondi
  6. palermo è bella 7 anni fa

    DICHIARAZIONI RASSICURANTI DEI MEDICI:

    “In 14 anni di attività svolta negli ambulatori Amsi, non abbiamo mai
    riscontrato in pazienti stranieri casi di malattie infettive o di patologie
    sessualmente trasmissibili”.

    “Con tutta la nostra esperienza come Amsi- prosegue-, in collaborazione con
    l’Ordine dei medici di Roma e la FnomCeo, abbiamo dimostrato che gli immigrati
    non portano malattie dall’estero, ma che la maggior parte di loro si ammala dopo
    aver raggiunto l’Italia perché, per vari motivi psicologici, si abbassano le
    difese immunitarie”.

    http://www.immigrazione.biz/4653.html

    Rispondi
  7. palermo è bella 7 anni fa

    L’ALLARMISMO SULLA FALSA LEGGENDA DEGLI IMMIGRATI CHE PORTANO MALATTIE E’ QUALCOSA DI ESECRABILE.
    LA TBC NON L’HANNO PORTATA GLI IMMIGRATI. E’ LATENTE IN TUTTE LE PERSONE ITALIANE DALLA MEZZA ETA’ IN POI, SOPRATTUTO ANZIANI.
    LA SCABBIA NON E’ PORTATA DA IMMIGRATI.
    L’EBOLA E’ LEGATO AD ACQUA SPORCA E IN OGNI CASO UN MALATO DI EBOLA NON PUO’ ARRIVARE IN ITALIA PERCHE’ MORIREBBE LUNGO LA TRAVERSATA.
    AL VAIOLO GLI ITALIANI SONO VACCINATI.

    Rispondi
  8. Johnnie 7 anni fa

    E’ varicella, comunissima varicella.

    http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=4295

    Rispondi
  9. palermo è bella 7 anni fa

    ERA VARICELLA, NON VAIOLO!
    UN POCO DI SCUSE NON SAREBBE DOVUTE PER PROCURATO ALLARME?

    Rispondi
  10. Jho 7 anni fa

    Art.7

    Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

    I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]

    Art. 8

    Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

    Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.

    I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]

    L’Italia è uno stato laico, non confessionale. Non sono tutti cattolici (al contrario, i cattolici praticanti e realmente credenti sono sempre meno).
    È ora di cambiare mentalità, siamo nel 2014, non nel Medioevo. È ridicolo come moltissime persone confidino ancora ciecamente in una qualsiasi istituzione religiosa senza usare la propria testolina, ”abbassa la testa e prega che nell’altro mondo una ricompensa te la danno” dicevano.

    Rispondi

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