Comuni uniti per contrastare |la corruzione negli enti locali - Live Sicilia

Comuni uniti per contrastare |la corruzione negli enti locali

Un protocollo di intesa è stato siglato stamani a Palazzo degli Elefanti dal Segretario generale, Antonella Liotta che si è fatta parte diligente nell’organizzare l’accordo tra le varie realtà territoriali.

comunicato stampa
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CATANIA – Passa alla fase operativa la lotta alla corruzione negli enti locali in attuazione di quanto stabilito dalla legge 190 del 2012. Un protocollo di intesa è stato siglato stamani, a palazzo degli Elefanti dall’amministrazione Bianco nella persona del suo Segretaria e Direttrice Generale, Antonella Liotta che si è fatta parte diligente nell’organizzare l’accordo tra le varie realtà territoriali.

“Abbiamo messo insieme i responsabili di circa trenta comuni della Provincia di Catania- ha detto la Liotta- ed inoltre i responsabili dei comuni del coordinamento Unesco e quelli sottoscrittori del coordinamento del Distretto del Sud- Est. Una ampia coalizione che avrà strumenti validi per il contrasto ai fenomeni corruttivi grazie alla 190 e perché opportunamente formata per opporre una efficace barriera usando stumenti condivisi”.

La firma dell’accordo segue di poco la giornata di studi che la stessa Segretaria Liotta aveva organizzato con i dirigenti dei Comuni della Provincia proprio per confrontarsi su queste tematiche prima di passare alla odierna fase operativa di oggi. Ogni Comune ha l’obbligo di formulare un piano triennale per la prevenzione della corruzione e di nominare un responsabile che è anche garante della concreta applicazione della normativa e delle regole del piano nel proprio comune.

“E’ una priorità del Paese- ha detto la Segretaria e Direttrice Generale- attuare il contrasto alla corruzione. L’inefficienza e le notevoli difficoltà economiche in cui si dibattono gli Enti locali derivano in larga parte proprio da questi comportamenti illeciti. E’ altresì importante che si inverta il sentimento di disaffezione che la gente manifesta nei confronti delle istituzioni. Naturalmente il cambiamento sarà un percorso lungo che modificherà strutturalmente e culturalmente la pubblica amministrazione, ciò che si dice un cambiamento epocale”.

Il network nato oggi dal protocollo d’intesa, avrà sede nel Comune di Catania e una durata sperimentale di due anni. L’obiettivo è quello di avere un percorso condiviso fatto di incontri periodici per confronti di esperienze, analisi e studio dei risultati. Sono previsti percorsi formativi per promuovere la cultura dell’integrità, giornate di studio e scambi di banche dati , informazioni ed esperienze. Con il protocollo d’intesa si darà anche un supporto, attraverso la metodologia di gestione del rischio da corruzione, ai progetti di sviluppo e alla gestione dei fondi comunitari e si promuoverà un approccio cosiddetto Risk management. A garanzia che il protocollo abbia una corretta attuazione, per coordinarne i lavori, monitorarne l’applicazione e costituire di gruppi di lavoro ad hoc, è stato eletto un comitato tecnico ristretto di cui fanno parte il responsabile alla prevenzione della corruzione del comune di Catania, due rappresentanti dei comuni del Distretto di Sud Est e due del Coordinamento Unesco, un responsabile dei comuni della città Metropolitana e uno tra i comuni dell’area della provincia di Catania.


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