Sì della Corte dei conti al bilancio | Crocetta: "Riconosciuto il lavoro" - Live Sicilia

Sì della Corte dei conti al bilancio | Crocetta: “Riconosciuto il lavoro”

I magistrati contabili siciliani approvano il rendiconto generale della Regione per l'anno 2013 ma con alcuni limiti su cui dovrà intervenire il governo. Il presidente: "Scontiamo gli errori di chi ci ha preceduto. Il tetto alle partecipate? Non è giusto che amministratori di società strategiche guadagnino così poco". E ARRIVANO LE PRIME REAZIONI

 

il verdetto
di
10 min di lettura

PALERMO – La parifica è arrivata. Tra luci e ombre. Tra tirate d’orecchio e il riconoscimento di qualche faticoso passo avanti. Le Sezioni riunite della Corte dei conti oggi hanno dato il via libera al bilancio regionale. Escludendo però alcune parti di quel bilancio. In particolare due capitoli di bilancio relativi alle entrate, pari a quasi 600 milioni di euro. “Ma si tratta di rilievi puramente tecnici – assicura il Ragioniere generale Mariano Pisciotta – basterà rideterminare il Fondo rischi sui residui attivi”. Nella sua requisitoria, il pm Diana Calaciura ha messo in guardia nei confronti delle tante forme di corruzione nella pubblica amministrazione: “Tra queste – ha detto – sono da annoverare anche le consulenze inutili o gli incarichi fiduciari”. Quindi ecco qualche “bacchettata” al governo: crescono le spese correnti, restano bassissime quelle per gli investimenti, mentre aumentano i residui attivi (gran parte dei quali, però, sottolinea la Corte, solo ereditati dall’attuale governo) e la spesa dei Fondi europei fa segnare un netto ritardo. D’altro canto, i giudici contabili hanno sottolineato alcuni sforzi compiuti dal governo, soprattutto nella Sanità dove si è assistito a una diminuizione della spesa e alla razionalizzione delle postazioni dirigenziali, che però continuano a restare troppe: un dirigente per otto dipendenti. Un primato tutto siciliano.

Così, nonostante le numerose censure dei magistrati contabili, il presidente della Regione può tirare un sospiro di sollievo: “Nel riconoscere la parifica del bilancio della Regione, – ha detto Crocetta – la Corte dei Conti riconosce al governo il lavoro fatto già realizzato e le proposte di riforma contenute in alcuni significativi settori di intervento. Dà atto – continua il presidente – del miglioramento dello stato dei conti e della razionalizzazione della spesa. C’è ancora da fare, ma già nella nuova finanziaria sono contenute molte proposte in tema sia di partecipate che di personale, che possono aiutare a migliorare la situazione e iniziare una nuova fase in Regione, quella che punta sempre più al lavoro e allo sviluppo, agli interventi a favore delle imprese e del welfare. In tale quadro la presidenza della Regione trova assurdo mettere in discussione il reddito di cittadinanza. Infatti, non è vero che è insufficiente perchè, partono adesso i cantieri di servizio per 50 milioni, abbiamo 62 milioni per progetti di solidarietà e 100 milioni con il Piano di azione e coesione (Pac). In tal senso riproporremo anche la norma messa in discussione relativa ai progetti di cittadinanza perchè la solidarietà ai poveri è uno degli elementi centrali della politica di sviluppo. Con la parifica – conclude Crocetta – si mettono a tacere le tante illazioni sulla necessità del commissariamento della Regione e si dà atto che questo governo ha fatto fino a oggi un buon lavoro”. Il presidente, poi ha lanciato un appello alle forze politiche, di maggioranza e opposizione, perchè si agisca insieme con un progetto concordato di riforme e per il bene comune, per far voltare pagina alla Sicilia, nella lotta contro sprechi e corruzione, per la semplificazione amministrativa, il rilancio delle politiche per il reddito e lo sviluppo. Soddisfatto anche l’assessore all’Economia Roberto Agnello: “Grazie al gran lavoro che abbiamo fatto e stiamo continuando a fare – ha detto – il giudizio della Corte dei Conti ci consente di passare a una fase che consente di avviare in modo più incisivo politiche di sviluppo e solidarietà. Sicuramente questo non era possibile quando, per effetto di buchi di bilancio del passato, si doveva difendere la solidità finanziaria della Sicilia”.

Intanto, la parifica avrà un effetto immediato. Quello di sbloccare l’iter della Finanziaria ter, congelata all’Ars proprio in attesa del responso dei giudici contabili. “La parifica, – conferma il presidente della commissione Bilancio all’Ars, Nino Dina – al di là dei limiti segnalati dal pm, tiene. Soprattutto viene attualizzato il minore disavanzo, che consente di liberare circa 111 milioni l’anno. A questo punto, credo possa ripartire l’iter per la nuova Finanziaria. Adesso – prosegue Dina – la giunta dovrà approvare con un ddl il rendiconto. Che potrebbe arrivare in commissione già domani, giornata in cui ho fissato una seduta. Quindi, martedì potrebbe cominciare in commissione la discussione generale della manovra. Il testo potrebbe giungere a Sala d’Ercole venerdì 11. Spero che la manovra possa essere definitivamente approvata per il 20 luglio, o in quei giorni”.

FINE DELLA DIRETTA

13.00 “La Corte dei Conti nell’odierna relazione ricorda che il peggioramento della finanza locale è imputabile alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale e rileva, inoltre, la gravità della situazione finanziaria e l’incertezza normativa in tema di rifiuti, acqua e precariato che sta provocando gravi ripercussioni negative su servizi, occupazione e bilanci”. Questo il commento del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando. “Viene altresì evidenziata – aggiunge – la necessità di definire le funzioni di area vasta (liberi consorzi e città metropolitane ) uscendo dall’attuale e ormai ultra annuale gestione commissariale delle sopprimende province”. “Sono temi questi – conclude Orlando – che costituiscono oggetto di una piattaforma organica e propositiva che l’AnciSicilia ha presentato lo scorso 5 maggio, durante l’Assemblea dei comuni, e sulla quale si torna a richiamare l’attenzione del Governo e Parlamento regionale”.

 

12.54 “Noi abbiamo escluso dalla regolarita’ 490 milioni di euro di entrate della Regione siciliana, e non è una cifra di poco conto, nello stesso tempo abbiamo approvato una relazione che costituisce, a mio parere, una importante linea guida per l’Ars e il Governo Crocetta per una migliore gestione”. Lo ha detto il Presidente della sezione di controllo della Corte dei conti della Regione siciliana, Maurizio Graffeo dopo la parifica del rendiconto del 2013 della Regione. “Ora il Governo regionale – spiega Graffeo a margine dell’udienza – dovra’ fronteggiare questa situazione, bisogna vedere di trovare una soluzione”.

12.43 Crocetta torna poi sulla norma in finanziaria che prevede la cancellazione del tetto degli stipendi agli amministratori di quattro società partecipate. In quei cda, molti “fedelissimi” del governatore: “È una questione di meritocrazia. Se all’Ars c’è chi guadagna 600 mila euro, è mai possibile che amministratori di società strategiche debbano guadagnare 50 mila euro? È possibile ad esempio che il presidente di Sicilia e-Servizi debba guadagnare meno di un fattorino?”.

12.35 Dina poi indica i prossimi passi: “Adesso la giunta dovrà approvare con un ddl il rendiconto. Che potrebbe arrivare in commissione già domani, giornata in cui ho fissato una seduta. Quindi, martedì potrebbe cominciare in commissione la discussione generale della manovra. Il testo potrebbe giungere a Sala d’Ercole venerdì 11. Spero che la manovra possa essere definitivamente approvata per il 20 luglio, o in quei giorni”.

12.28 il presidente della commissione bilancio all’Ars, Nino Dina: “La parifica, al di là dei limiti segnalati dal pm, tiene. Soprattutto viene attualizzato il minore disavanzo, che consente di liberare circa 111 milioni l’anno. A questo punto, credo possa ripartire l’iter per la nuova Finanziaria”.

12.23 Ancora il presidente: “Pochi fondi per gli investimenti, è vero. Bisogna invertire la rotta. E per questo il governo intende puntare sui Fondi europei”.

12.21 Crocetta: “La corruzione è anche nelle consulenze inutili? Lo diciamo anche noi da tempo. E stiamo già intervenendo riducendo ad esempio i consulenti nelle partecipate. Ma il tema è più ampio e riguarda ad esempio anche l’abuso negli affidamenti diretti delle gare”.

12.19 Il presidente della Regione Crocetta accoglie positivamente la requisitoria della Corte dei conti sul l’esercizio finanziario 2013. “Anche a noi piacerebbe – dice – poter usare le risorse a disposizione invece di dover coprire i residui attivi creati dagli altri nel passato. La Corte del resto ha segnalato alcuni miglioramenti prodotti da questo governo, penso al calo della spesa sulla Sanità”.

12.15 secondi il ragioniere generale Mariano Pisciotta, i limiti segnalati dal pm rappresentano solo un fatto tecnico: “Basterà rideterminare – spiega – il Fondo per i residui attivi”.

12.00 Dopo pochi minuti in camera di consiglio, il presidente della Sezione riunite della Corte, concede la parifica dell’Esercizio finanziario 2013, nei limiti indicati dal pm.

11.46 Calaciura: “Per le entrate è parificato il bilancio tranne a due capitoli di bilancio per circa 600 milioni di euro. per le spese si chiede la pronuncia di regolarità con esclusione delle contabilità assoggettate a rilievi non ancora definiti da parte della Sezione di controllo”.

11.45 Calaciura: “In Sanità più di mille consulenze tra aziende e Regione. Alta la spesa per il 118. Buoni i dati sulla mobilità”.

11.43 Calaciura: “Da anni non si fanno concorsi nella pubblica amministrazione. Eppure, il personale non è mai sceso. Questo per il ricorso a continue stabilizzazioni che invece hanno impedito ulteriori procedure selettive che consentirebbero almeno di individuare i lavoratori migliori”.

11.40 Calaciura: “I residui attivi? Sono i crediti della Regione non riscossi. Serve una attenta ricognizione degli stessi per verificare l’effettivo esigibilità. E che non si tratti, invece, di disavanzo nascosto. Sulle spese, solo il 9,66% sono state rivolte agli investimenti! le uniche che creano crescita”.

11.32 Calaciura: “La crisi in Sicilia ha portato a un calo del Pil del 14%, mentre in Italia il calo si è attestato attorno all’8%”.

11.30 Inizia la requisitoria del pm Diana Calaciura: “La corruzione è anche nelle consulenze superflue o nelle nomine fiduciarie”.

11.22 La Corte evidenzia anche il ritardo nella spesa dei fondi europei. “Malgrado l’accelerazione nelle procedure di spesa degli ultimi anni, non si è, invece, colmato il ritardo iniziale: infatti, ad appena diciotto mesi dalla conclusione dell’attuale periodo di programmazione, a fronte di un contributo finanziario su tutti programmi di 8,164 miliardi di euro, sono stati certificati appena 3,9 miliardi, cifra che corrisponde ad appena il 47,90 per cento dell’intera dotazione finanziaria.

11.16 La Corte riconosce al governo lo sforzo di una riduzione delle postazioni dirigenziali (318 in meno). “Ciò nondimeno – prosegue il consigliere Brancato – risulta mediamente un dirigente per ogni otto dipendenti. Tale dato non appare ragionevole e si pone al di sopra della media nazionale. Nel 2013 non ha avuto alcun seguito concreto la norma che permetteva distacchi o comandi biennali di personale con qualifica dirigenziale presso gli enti locali”.

11.11 Scende del 2% la spesa per le retribuzioni del personale regionale! complessivamente pari a 954 milioni. Aggiungendo le spese per il personale in quiescenza, pari a 641 milioni, gli impegni complessivi sono pari a 1,6 miliardi di euro. Il personale in servizio presso i rami dell’amministrazione è di 17.538 unità. Al personale di ruolo occorre, poi, aggiungere un contingente di 2.565 unità che l’amministrazione indica quale personale “ad altro titolo utilizzato”. Considerati questi ultimi, i dipendenti si attestano ancora oltre la soglia di ventimila dipendenti.

11.06 Scende invece la spesa sanitaria. Adesso ammonta a 8,9 miliardi di euro, con una riduzione di 495 milioni rispetto al dato del 2012. La spesa sanitaria assorbe, in termini di impegni, il 54,66 per cento dell’intera spesa della Regione, pari a 16,27 miliardi. Nell’esercizio finanziario 2013 – prosegue il consigliere Brancato – il fabbisogno del settore sanitario è risultato superiore rispetto agli stanziamenti del bilancio ed analoga situazione si profila anche in relazione al corrente esercizio.

11.02 Aumentano, rispetto all’anno scorso, anche le spese correnti, per un valore di circa il 6%.

10.59 Crescono di circa 200 milioni rispetto all’anno scorso anche i residui attivi. il dato è illustrato dal consigliere Brancato.

10.56 Brancato parla anche di progressiva decrescita nell’ultimo triennio delle entrate tributarie.

10.52 La parola al consigliere Brancato che fa accenno alla dura congiuntura economica ma anche agli sforzi compiuti dal governo. Ma i dati “confermano le criticità espresse nei passati esercizi finanziari”.

10.45 Graffeo parla di “luci e ombre. Bisogna passare dalla fase meramente programmatoria a quella degli interventi effettivi”.

10.40 Presenti in prima fila, tra gli altri, il governatore Crocetta, il presidente dell’Ars Ardizzone, il sindaco di Palermo Orlando, il commissario dello Stato Aronica, l’assessore regionale all’Economia Agnello e il presidente della commissione bilancio all’Ars Dina.

10.32 Entra la Corte. La sezione riunita di controllo è presieduta da Maurizio Graffeo.

10.28 Poco prima dell’inizio della seduta, Crocetta manifesta tranquillità: “Non temo questo giudizio. Sono molto sereno”.

E’ il giorno del tanto atteso giudizio di parifica dell’esercizio finanziario 2013. La seduta si svolge allo Steri.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI