RAVANUSA (AGRIGENTO) – Poteva essere una strage e solo per caso non lo è stata. Un viadotto fra Ravanusa e Licata, lungo la statale 626, è crollato stamane per cause ancora in fase di accertamento. Due auto sono precipitate di sotto; altre vetture sono state coinvolte in incidenti a catena, nel tentativo di arrestare la marcia. Sul posto stanno operando carabinieri, polizia e vigili del fuoco. I feriti non sono gravi. (Il crollo nella foto di Andrea Cassisi). La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul crollo del viadotto. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Carlo Cinque, mira ad accertare le cause del cedimento di una delle campate del ponte.
In una nota l’Anas precisa che a crollare è stata una campata del viadotto “Petrulla”. La strada è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Il traffico è deviato sulla viabilità locale con indicazioni in loco. L’Anas ha nominato una commissione tecnica, presieduta dal docente universitario Mario Paolo Petrangeli, esperto in ponti, che si è messa subito al lavoro e nelle prossime ore si recherà in contrada Petrulla.
Il ponte, risalente alla fine degli anni Settanta, è lungo 492 metri ed è costituito da 12 campate. Dai primi accertamenti effettuati dai tecnici dell’Anas, intervenuti sul posto, la causa del crollo sembrerebbe imputabile ad una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l’impalcato. “Rottura avvenuta – rendono noto dall’Anas – senza che si fossero manifestate deformazioni evidenti e tali da preannunciare l’imminente crollo. Nessun segnale di possibile cedimento, peraltro, era emerso neppure nei recenti interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che hanno interessato il viadotto negli anni scorsi, con l’adeguamento delle barriere di sicurezza e, ancor più di recente, con la sostituzione dei giunti di dilatazione”. La commissione tecnica dovrà verificare gli interventi necessari da effettuare per ripristinare in tempi rapidi la viabilità e a prevenire problemi sulle altre campate del viadotto. Nel frattempo l’Anas, assieme alla Polizia Stradale, ha individuato un percorso alternativo, con deviazione sulla statale 115 e proseguimento sulle statali 576, 410 dir, 123 fino all’incrocio con la statale 644.
Intanto, il traffico sulla strada statale 623 è stato bloccato: le macchine vengono deviate a Campobello di Licata. Gli agenti della polizia stanno cercando una via alternativa per raggiungere la zona del ponte crollato ma sembra che l’unica via accessibile sia attraverso un bosco. Alcuni abitanti della zona hanno affermato che questo inverno nella zona interessata dal crollo c’era già stata una frana, da tempo quindi si sapeva che ci sarebbero potute essere ulteriori conseguenze e non sono stati presi i giusti accorgimenti.
Lupi: “Chiarire tutte le responsabilità”
“Anas ha immediatamente istituito una commissione di inchiesta sul crollo di una parte del viadotto della Statale 626 in provincia di Agrigento. Si tratta di una costruzione relativamente giovane, l’apertura al traffico è avvenuta nel 1984, vanno appurate tutte le responsabilità”. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ricordando che ad Anas per la manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie sono stati assegnati 650 milioni e che i primi 100 interventi sono già stati appaltati. Dopo questi fatti – si legge in una nota – non possiamo limitarci a intervenire. La prevenzione è il nostro principale dovere. Ad Anas – ricorda Lupi – proprio per la manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie, sono stati assegnati 650 milioni di euro (300 con il Decreto del fare dello scorso anno e 350 con la legge di stabilità del 2014). I 100 interventi relativi al primo stanziamento sono già stati tutti appaltati. Appaltate anche l’80% delle opere del secondo stanziamento. Stiamo accelerando al massimo per la consegna dei lavori”.
Aggiornamento sui feriti
I feriti sono quattro. Tre sono stati trasportati al pronto soccorso di Licata. Uno è ricoverato al Sant’Elia di Caltanissetta. Le loro condizioni non sono gravi. L’uomo ricoverato a Caltanissetta ha riportato un trauma toracico ed è arrivato vigile e cosciente in ospedale. Al San Giacomo d’Altopasso di Licata sono arrivate invece due donne di 33 e 29 anni. I sanitari hanno dichiarato una prognosi di 8 giorni per entrambe. Hanno riportato ferite e contusioni in tutto il corpo. Tra i feriti anche un bambino di dieci anni. Per lui, fortunatamente, solo tanta paura e qualche lieve ferita.
Alfano: “Interventi immediati”
“Ho già contattato il capo della Protezione civile nazionale e il corpo nazionale dei vigili del fuoco, per poter intervenire immediatamente sull’importante arteria stradale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che oggi si trova ad Agrigento per partecipare – in Prefettura – ad un vertice su immigrazione ed emergenza furti dei cavi di rame. Il ministro è intervenuto sul cedimento del viadotto sulla strada statale 626 Licata-Ravanusa. Il 2 febbraio dello scorso anno, lungo la statale 115 che collega Agrigento con Sciacca, in territorio di Ribera, crollò una porzione del viadotto Verdura. Il ponte, allora, si squarciò a metà. Un anno fa, non si registrarono feriti solo perché qualche ora prima qualche automobilista aveva segnalato un avvallamento e il ponte, in via precauzionale, era stato chiuso al traffico dalla polizia stradale.
Alfano ha contattato il presidente e amministratore delegato dell’Anas, Pietro Ciucci, per un intervento immediato volto al ripristino di quella parte del viadotto. “Occorre intervenire prima possibile – afferma Alfano – non trascurando un’indagine specifica sulle cause del crollo, perché questo viadotto costituisce la più veloce via di fuga per gli abitanti di molti comuni a forte rischio sismico”.
Gibiino: “A rischio la sicurezza dei siciliani”
“La Sicilia è povera d’infrastrutture, quelle presenti sono vetuste, prive di manutenzione, la sicurezza dei siciliani è a rischio”. Lo dice il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia. “Il crollo del viadotto 626, è solo l’ultimo di una lunga serie di cedimenti – aggiunge – che hanno interessato negli ultimi anni non solo le strutture viarie ma anche quelle ferroviarie dell’isola, mi riferisco ad esempio al cedimento del viadotto Caltagirone-Gela nel maggio 2011”. “Bisogna agire subito, per evitare che la gente muoia a causa dell’immobilismo delle istituzioni legate alle catene delle burocrazia – auspica – Serve subito un piano di emergenza, una seria programmazione d’investimenti mirati alla manutenzione delle infrastrutture esistenti. Possiamo sfruttare i residui dei fondi Europei 2007-2013 e per tempo concertare un progetto di spesa per quelli riferiti agli 2014-2020. – conclude – Non è possibile attendere oltre, il governo regionale si attivi subito. Matteo Renzi, dal canto suo, rivolga la sguardo verso il Mezzogiorno per troppo tempo dimenticato”.
VERGOGNA!
Li hanno fatti con il DAS e tracce di cemento??? Nessuno ha mai controllato, e adesso ci paga???
all’ingegnere che ha progettato il ponte l’unica cosa semplice da fare è annullare la laurea e farlo lavorare ” a picciuotto ” presso un muratore.
Appena 2 anni fa, sulla stessa statale era stato riaperto un altro viadotto (Geremia 2) chiuso nel 2009 per seri danni all’impalcato.
Non c’è che dire…
Fatta proprio a regola d’arte questa strada….
SCHIFO!
Solo questo mi viene da dire…
scusate ma la strada in questione è la ravanusa licata o la gela Caltanissetta?
Semmai la ditta che l’ha costruito, che c’entra l’ingegnere…
Rimarrà così per i prossimi 1000 anni, i turisti verranno a fotografarlo in elicottero.
Chi paga? Domanda retorica?
vergogna! un anno fa crollava il Ponte Verdura e per 2 mesi la Provincia di Agrigento rimase isolata con un grave danno al tessuto economico già al collasso. Per fortuna non ci furono feriti. Oggi crolla un altro ponte. Una tragedia sfiorata ma, fortunatamente, il biancio è di pochi feriti. Mi domando bisogna apettare la tragedia per indire un piano straordinario di verifica delle infrastutture regionali?
07-07-2014 – 13:24:43 schicchi antonio
all’ingegnere che ha progettato il ponte l’unica cosa semplice da fare è annullare la laurea e farlo lavorare ” a picciuotto ” presso un muratore.
Concordo ed aggiungerei anche il direttore dei lavori e il collaudatore.
neanche nel burkinafasu succedono queste cose …
usiamo i fondi della regione per forestali pip e precari vari … visto che hanno un immenso ritorno politico
Caltanissetta Gela statale del Salso
Non ci sono soldi per la sicurezza ,per gli ospedali e per l’istruzione.Si spendono per altro.Se in quel momento passava Alfano avrebbe sperimentato sulla propria pelle la demagogia.
Ne l’una nell’altra. La campata crollata si trova sulla bretella che collega la SS123 e il Comune di Ravanusa sovrapponendosi in diveri tratti con SP6.
Evidentemente la tua scolarità e’ bassa. Prima di fare commenti studia un po’. Senza offesa naturalmente.
Stupidi commenti! Ci sarà un’inchiesta, come nei paesi civili, se qualcuno ha sbagliato pagherà. Non bisogna fare come gli italiani lamentar si lanciare improperi e poi ci dimentichiamo…naturalmente avvocati e giudici devono essere seri! Ho dubbi su questo fronte.
Al di là di chi ha portato a termine i lavori, l’ingegnere, oltre a progettare il viadotto secondo quell eche sono le norme standard di sicurezza, dovrebbe seguire i lavori e assicurarsi che i materiali siano conformi.
no, io credo che il crollo sarebbe servito concretamente a qualcosa.
Purtroppo, loro sono immuni a tutto…
Se fosse passato lui in quel momento, stai tranquillo che ne sarebbe uscito illeso.
in galera la ditta, l’ingegnere progettista, il direttore lavori, il resp anas che ha firmato il collaudo tecnico e contabile, ma com’era fatto? adesso fin troppo si scherza con la vita umana per facili arricchimenti, bisogna mettere tutti in galera.
ma il ponte citato e sulla ravanusa licata che è una diramazione della cl gela
@Vomitai
Quello è il Direttore dei lavori, non necessariamente coincidente con il tecnico che ha progettato la struttura.
A quali paesi si riferisce?
Ma mica una tragedia di comuni mortali, ci deve scappare il morto “importante” altrimenti non succede nulla.
Allora ricapitoliamo: i fondi europei non si spendono, diciamo, per svariate ragioni; Se si spendono ecco come si spendono. Agrigento poi credo che abbia i casi più numerosi di costruzioni pubbliche con cemento depotenziato; Grillo dice una verità scomoda che in molti fanno finta di non comprendere; infine il senatore Gibiino ha intenzione di chiedere il classico ed irrinunciabile PIANO DI EMERGENZA per la Sicilia. Come se non sapesse che con i cosiddetti PIANI DI EMERGENZA si fanno le meglio truffe e si pagano le meglio tangenti di tutto il pianeta. Tralascio il solito lungo elenco di motivi per lasciare questa terra perchè ho finito le scorte di antiallanzante. E basta. ILASCII ARTER ID ADRME!!!!!!
Sicuramente. In effetti gli “attori” e i consulenti che intervengono durante un lavoro pubblico in Italia sono centinaia…gli operai magari saranno una decina.
Non è una battuta…sto constatando le giuste affermazioni di cico74…
certo certo…uscirà fuori la verità, i responsabili verranno condannati e il viadotto ricostruito in un paio di settimane…
Certo che sarà stato brutto, mamma mia….mentre guidi, vedere la strada davanti che se ne cala….e la macchina appresso….meno male che è finita bene, ci sono delle foto in giro, del ponte ceduto che sono da brividi.
che crolli un vecchio ponte in muratura
ma uno in ….cemento……armato lascia smarriti
io ci sono passato sopra venerdi sera ed ero allucinato sia dall’altezza che dal paesaggio, chiedendomi anche il senso di un’opera gigantesca in quei territori, senza una risposta…..neanche logica
spero verranno esaminati i materiali e la percentuale di cemento e ferro usati e le responsabilità dei tecnici e della ditta….
questa Sicilia sprofonderà negli abissi!!!!!!!
Io tutte le volte che transito sull’altissimo viadotto Castelbuono dell’autostrada Palermo Messina mi chiedo che cosa potrebbe accadere se dovesse crollare, soprattutto se per costruirlo è stato utilizzato lo stesso calcestruzzo delle gallerie della medesima autostrada dove le volte si stanno a poco a poco sbriciolando.
Prima di creare dei colpevoli aspettate di capire quali sono state le cause che hanno determinato il crollo; potrebbe anche darsi che il progettista, l’impresa, il direttore dei lavori ed i collaudatori dell’epoca non centrino per nulla.
Il tutto potrebbe dipendere da cause esterne verificatesi successivamente alla realizzazione dell’opera, ad una cattiva manutenzione( che mi sembra anche la causa più plausibile), e mai possibile che non ci siano stati dei segni prima del crollo ?????
CERCATE DI ESSERE MENO TALEBANI
Rido…
….per non piangere!
Ci sarà un’inchiesta, come nei paesi civili : E l’italia sarebbe un paese Civile?
se qualcuno ha sbagliato pagherà. ahhh cett cett!
Purtroppo in questo paese va in galera chi ruba le caramelle ai bambini.
Questi criminali invece campano felici e contenti.
MORTACCI LORO!
Manutenzione e controlli zero, per mancanza di fondi. Pilastri in cemento armato con ferri corrosi dall’acqua, e pericolo cedimento. Quanti viadotti vi saranno in queste medesime condizioni?
Caro Giibino il mezzogiorno dimenticato? ma se avete amministrato con forza italia per 20 lunghissimi anni. E ricordati che questa terra oltre a mandare i vari deputati e senatori a roma, ha avuto pure ministri. Ma di cosa parli? vero fai politica e demagogia. Non sono di sinistra, sono uno che ha votato destra dal 94 al 2008. STOP la manciugghia è finita
E no, Lirioc, la Sicilia è favolosa.
Sono i siciliani che, in larga parte, hanno nel cervello quanto tu esponi nel tuo anagramma.
Attendiamo notizie sulla manutenzione dei pilastri di diversi viadotti della A29 – Palermo-Trapani-Mazara che, come documentato più volte, presentano esposizione dell’armatura in ferro, già soggetta a corrosione…
le strade siciliane sono tutte un disastro, andrebbero revisionate tutte. Qui crolla tutto!!!
CEMENTO ARMATO,SOLO DI BUONA VOLONTà.
Leggo sul sito http://www.agrigentooggi.it “Agrigento, crolla un viadotto a Ravanusa: due auto precipitano nel vuoto. Il viadotto «Lauricella» sulla strada statale 626 a Ravanusa è crollato improvvisamente questa mattina. In quel momento stavano transitando due automobili, che sono precipitate ……. Mi chiedo e Vi chiedo: Lauricella chi l’ex ministro siciliano di Ravanusa o il partigiano agrigentino ………….
Controllate il ponte sul salso a Licata che collega il rettifilo Garibaldi da quando e stato realizzato e mai stato controllato? che schifo a pagare sempre l’onesto cittadino .
Errori di progettazione, cemento impastato con sabbia di mare, manutenzione pari a zero… e crollano in ponti!!! Tutte le strade ed autostrade Siciliane sono in queste condizioni, vedrete che presto sentiremo parlare della Palermo Catania che credetemi è ridotta ad un colabrodo e presto qualche viadotto viene giu’.
quindi Gibiino (di Forza Italia) dice a Renzi di rivolgere lo sguardo al sud per troppo tempo dimenticato, praticamente sta dicendo che quando Berlusconi era al governo se ne fotteva della Sicilia
Non solo pizzo e tangenti ma pure il cemento depotenziato.
MEEEEEEERDEEEEEEEE!!!
Non erano danni seri, era crollato un intero viadotto alto decine di metri.
Basta cercare con google “crollo viadotto Geremia ss 626” e la immagini di allora tornano a fare paura.
Forse la SS. 626 andrebbe demolita.
Va chiusa tutta la SS. 626, dopo il viadotto Geremia di qualche anno fa adesso questo … e chi ci passa più dalla SS. 626!
D’accordo. Ma non centra l’ingegnere la manutenzione è quella che manca. I ferri saranno rugginiti e non hanno sopportato il peso del calcestruzzo.
Ribassi troppo alti che possono fare solo le grandi cooperative! !!
Bisogna cambiare immediatamente le regole sui ribassi
altrimenti ci ritroveremo in futuro con altri casi simili
Andrebbe chiusa, o meglio rasa al suolo, mezza sicilia.
La palermo – catania è un miracolo che ancora sia transitabile.
idem la palermo – messina il cui tratto “Nuovo” è stato inaugurato in fretta e furia dall’allora presidente Berlusconi, poi subito richiuso perchè l’asfalto “scivolava” dato che era stato steso di premura sotto il diluvio.
Poi succedono queste cose, e per fortuna oggi senza il morto, e ci si stupisce.
Va cuntaccillu tu ai feriti che mentre percorrevano il ponte ci calò setta i pieri! Che ci sará un’inchiesta!
@thor. invece ha anagrammi tu hai anagrammi…da supereroe!
la Ravanusa Licata,costruita negli’anni 80
@mov.5 liotri: ho letto e riletto per una decina di volte il tuo post e non l’ho capito…probabilmente sono limitato, lo so, ma me lo spieghi in parole povere…ma povere povere.
un mese fa ho preso una multa di € 125.00 (ridotta) per 18 (diciotto) ore di ritardo nella revisione della mia auto.
hanno ceduto i cavi di precompressione, Se tutto va bene se ne riparla fra 3 anni. Ma non disperiamo, ché l’ANAS sa fare di meglio! (5, 6, 8…)
Cavi di decompressione…cioè potenzialmente potrebbero cadere tutti i viadotti costruiti lungo le strade nazionali, o erano montati/calibrati/pensati male? Mi aiuti a capire, io sono un semplice musicista da strapazzo.
E’ acqua passata, ma ora si temono pure ripercussioni sull’economia locale.
Quando manca un ponte o non si fa un ponte, l’economia di quel territorio va a morire.
Vale pure per il ponte di Messina. Se non si fa un BYPASS tra Agrigento e Licata, capita la stessa cosa ke accade tra RC e ME. Se i traghetti sono pieni o non partono, voglio vedere come ci si muove ! Le auto non volano ! VERGOGNA !! Disinteresse totale per le infrastrutture, e per la loro manutenzione per quanto riguarda quelle già esistenti realizzate !
Ogni tanto dedicate manutenzione sui viadotti della A20 Messina-Palermo, importante quanto pericolosa arteria.
Ma una controllata al ponte corleone a palermo gliela danno mai???? ci passo 2 volte al giorno e mi si accarpona la pelle…….
quel tipo di trave non ha i ferri dentro, ma cavi d’acciaio (cemento armato pre-compresso). Se il cavo cede la trave si spezza esattamente a metà, come da fotografia.
finira’ come ci ha insegnato Berluscooni a festa e tarallucci…..
impresa gia’ fallita’ ……. chiuse inesistenti….. …ingegnere tutti morti….o irreperibili…
amara’ cu mori…..
impariamo dai greci 500 A.C. templi……………………egiziani 3000 A.C…………………………………… 2014 dopo CRISTO ponte………………………….
certo prima la multa poi hai revisionato .