PALERMO – Strada deserta e gran parte dei negozi chiusi, quei pochi aperti sono del tutto privi di clientela. Questo il desolante scenario del tratto di viale Regione Siciliana compreso tra via Scobar e piazza Einstein, a più d’un mese dalla chiusura della bretella laterale in direzione Trapani a causa dei lavori per la costruzione della linea 2 del tram. Le auto invadono via Holm e via Platen, mentre le poche attività commerciali ancora aperte accusano pesanti perdite e si avviano, inesorabilmente, ad abbassare definitivamente le saracinesche. E da martedì 8 luglio alla fine di agosto il provvedimento di chiusura interesserà anche la rotonda di via Leonardo da Vinci per consentire il raccordo tra le linee 2 e 3 del tram.
Intanto alcuni commercianti della bretella di viale Regione all’altezza di via Scobar hanno gettato la spugna e hanno deciso di chiudere l’attività. E’ il caso di Silvio Greco, titolare di Vetrate Artistiche: “L’interruzione del tratto stradale ha sancito definitivamente la morte delle nostre attività. Dopo vent’anni d’esperienza e di lavoro piuttosto apprezzato, ho deciso di chiudere l’attività. Posseggo ancora un laboratorio, ma a breve chiuderò anche quello per andare in cerca di nuovi mercati. L’Italia è al collasso, Palermo è morta. Andrò all’estero, dove le prospettive sono ben più rosee”.
A confermare le difficoltà anche Angelo La Gattuta, titolare di Ottica Ocularium: “In queste settimane abbiamo riscontrato una rimodulazione del nostro mercato. I nostri clienti più affezionati non sanno più come arrivare. Il rischio di sbagliare strada è sempre dietro l’angolo. E’ una situazione assai difficile da gestire, gli affari sono in calo un po’ per tutti, e non solo da queste parti. Diverse attività hanno già chiuso, altre abbasseranno le saracinesche subito dopo le ferie estive. Per arrivare da queste parti, oramai, serve una cartina o un navigatore gps aggiornato, si sta gestendo in modo pessimo questa situazione”.
Così, invece, Dario Bullara, dipendente di Subaru Mari Service: “Gli affari vanno molto male, oserei dire che sono un disastro. I potenziali acquirenti preferiscono girare al largo. Qualche giorno fa un nostro cliente ha preferito rinunciare al tagliando piuttosto che rischiare di perdersi tra i meandri di strade che hanno cambiato sensi unici e direzioni di marcia. Siamo in preda al caos, in queste condizioni diventa parecchio complicato andare avanti”.
Anche alle più vicine fermate Amat si respira un clima pesante: “Dicevano che questi lavori non avrebbero comportato disservizi – sbotta Maria Grafato –. Ogni giorno l’attesa dei bus è estenuante, se perdo una coincidenza rischio un ritardo al lavoro tra l’ora e mezza e le due ore”. Le fa eco Gaspare Lo Nardo: “Gli autobus passano di rado, hanno spostato anche alcune fermate, persino raggiungere piazza Giotto sta diventando un’impresa. E’ una città che ha abbandonato i suoi cittadini”.
Anche i residenti vanno giù duro: “Sensi unici cambiati, tappeti d’auto e smog ai livelli di guardia per almeno dieci ore al giorno: questa la situazione che affrontiamo ogni giorno”, commenta Salvo Lo Cicero. “L’amministrazione comunale ha deciso di giocare con la nostra pazienza, costringendoci a convivere con il caos e la disorganizzazione. Un grazie a chi ha deciso di rendere la nostra vita impossibile”, chiosa Mauro Zisa.
E intanto da qui alla fine di agosto per residenti e commercianti la situazione si complicherà ulteriormente. Piazza Einstein, infatti, sarà chiusa per il proseguimento dei lavori del tram. Lo stop al traffico riguarderà sia il lato monte che il lato mare, nonché il collegamento tra viale Regione e piazza Boiardo.
