PALERMO – Traffico in tilt, clacson impazziti ed automobilisti esasperati. Si presentava così, stamani, piazza Einstein, nel primo giorno di chiusura della rotonda che collega la parte alta di via Leonardo da Vinci al viale della Regione Siciliana e alle arterie di raccordo con via Notarbartolo. L’apertura del nuovo cantiere va ad aggravare i disagi alla viabilità nella zona, dopo la chiusura del tratto del viale compreso tra via Scobar e la stessa rotonda, avvenuta a fine maggio.
Sin dalle prime ore del mattino un serpentone di diverse centinaia di metri si è andato via via formando nel tratto compreso tra il varco d’accesso al parco Uditore e la prima svolta utile per riprendere la circonvallazione, con tempi di percorrenza compresi tra i venticinque e i trenta minuti. Intasate dalle auto anche le vicine via Uditore e viale Michelangelo, quest’ultima altra arteria di raccordo con il viale Regione.
Non poche le lamentele conseguenti ai disagi che proseguiranno sino alla fine del mese di agosto. “E’ inammisibile che la quinta città d’Italia non sia in grado di dotarsi di un sistema stradale in grado di smaltire il traffico”, afferma un’automobilista infuriata. Le fa eco un camionista: “Per chi deve lavorare la chiusura di questa strada rappresenta una piaga che influirà, e non poco, sugli affari”.
Così, invece, un passante: “Tanti, forse troppi, i cantieri per un sistema tranviario che non riuscirà neppure a collegare le periferie al centro”. Sarcastico il commento di un residente della zona: “Prima hanno ucciso il commercio del quartiere con la chiusura del tratto tra via Scobar e piazza Einstein, adesso tocca fare i conti con i disagi al traffico. Il prossimo passo, magari, sarà quello di sfrattarci dalle nostre abitazioni”.
