"Fottuti gli animali di Pipitone"| E iniziò la caccia all'uomo dei boss - Live Sicilia

“Fottuti gli animali di Pipitone”| E iniziò la caccia all’uomo dei boss

Sandro Diele e Girolamo Taormina

Un furto di bestiame a Carini divenne un caso diplomatico. Gli uomini dello Zen, arrestati nel blitz Apocalisse, si attivarono nelle ricerche. Forse dietro la scomparsa di 50 capi di bestiame c'era la rivalità fra i capimafia del paese in provincia di Palermo.

OPERAZIONE APOCALISSE - IL RETROSCENA
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PALERMO – “Mi è arrivato stamattina un mandato qua da Carini… si sono fottuti tutti gli animali… del Pipitone”. Il 24 settembre 2012 un furto di bestiame divenne un caso diplomatico. Non era un furto come tanti altri perché la vittima era uno dei Pipitone, storici boss di Carini. Giovanni, Angelo, Antonino e Vincenzo Pipitone sono stati condannati per associazione mafiosa. All’epoca dell’intercettazione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo erano tutti in carcere. L’unico libero era Giovan Battista. Ed è a lui che sarebbero stati rubati gli animali.

A ricevere il mandato di perlustrazione era stato Sandro Diele, finito in manette con l’accusa di essere l’uomo forte della famiglia mafiosa dello Zen. Perché era da qualche parte nel periferico quartiere palermitano che l’insolita refurtiva era stata nascosta. Diele ne discuteva con Girolamo Taormina, anche lui finito in manette nel blitz Apocalisse. Erano spariti cinquanta capi di bestiame durante il pascolo nelle campagne di Carini. A Diele era stato pure indicato il nome del basista: “Gli hanno dato nome, cognome, basista”. “E dove sono andati a finire, te lo hanno detto dove sono andati a finire?”, chiedeva Taormina. Risposta secca: “Allo Zen… un camion rosso”.

Gli indizi portavano ad un tale Damiano. Anche se Taormina non era sicuro che fosse stato lui. Anzi: “… però Damiano non può essere per questi animali Damiano… se li hanno portati qua che fa non li vediamo?”. Taormina piuttosto ipotizzava di “vedere a Mimmo se ha animali piedi, piedi, però non ci andare tu perché se ci vai tu lui scardia mandaci qualche picciotto al quale magari serve qualche vitellino per scannarlo, un poco di carne, gli dice: ma ancora con gli animali combatti, ma ne hai carne, qualche vitellino buono da mangiare, cose… e gli fai… e vedi che ti dice, hai capito?”

Diele aveva un’idea precisa: “Io dico che li hanno lasciati a Carini stesso, non sono né folle né ubriaco…”. D’altra parte lo stesso Taormina era convinto che “in una nottata non è che li puoi caricare tutti in un camion questi animali, ci vogliono le persone pure per caricare un poco di animali”. Toccava quindi a Diele avanzare un’altra ipotesi: “Carmelo le persone li ha per caricare”. Carmelo era un picciotto “che è uscito avantieri”, uno “che siccome con Carini ci sta bene, però lo sai con chi sta bene lui? Con Battistuni… Passalacqua”.

Il riferimento era a Calogero Passalacqua, storico mafioso di Carini, deceduto qualche mese dopo l’intercettazione. Allora era ai domiciliari per motivi di salute. Diele individuava pure il movente nel fatto che “hanno avuto sempre un pochettino di rivalità”. Taormina era dubbioso: “Ma io so che gli faceva i lavori a loro, ha lavorato per loro, ha fatto un paio di capannoni per loro, o Dio c’è stata sempre… un poco di rivalità lo so, però non penso che c’è questa bassezza, tutti in galera e gli fa rubare gli animali, è proprio un’azione di cornuto e sbirro”.

Diele era davvero convinto che fosse stato Passalacqua. E non sarebbe stata neppure la prima volta: “Siccome lo ha fatto già, io li so queste cose, perché… glielo ha dato qualche lavoretto, a fargli fare lavori sempre a Carini con la sua autorizzazione, Ci sei tu là…che manovri i birilli e lui dietro le quinte gli fa fare i lavori, hai capito?”. Taormina a questo punto era disorientato: “Minchia. Si perché le migliori cose… le migliori cose succedono in famiglia, i migliori danni succedono tra amici… tra gli amici, a me una volta non me li hanno rubato i mezzi dal giardino?”.

La cronaca ci dice la ricerca della refurtiva sarebbe stata vana. Allo Zen dei capi di bestiame rubati non fu trovata traccia. Non sappiamo se la ricerca sia stata estesa, e con quali risultati, in qualche altra parte della città.


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