Finanziaria, andamento lento | E il governo va sotto all'Ars - Live Sicilia

Finanziaria, andamento lento | E il governo va sotto all’Ars

A Palazzo dei normanni prosegue l'esame della manovra: approvati solo 10 dei 52 articoli. I deputati però bocciano due norme. Una di queste, secondo i grillini, era una "mini-Tabella H". Sì ai contributi per minori e disabili.

In commissione bilancio
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PALERMO – L’esame non è giunto nemmeno a un quinto del percorso. La commissione bilancio, infatti, ha finora dato il proprio ok a dieci dei 52 articoli della Finanziaria ter, in questo momento in discussione a Palazzo dei Normanni. Dove il governo è andato sotto per due volte: bocciati dai deputati infatti due degli articoli previsti nella manovra. Uno di questi, secondo i parlamentari grillini era una sorta di “mini-tabella H” nascosta tra le pieghe della Finanziaria.

Metà delle norme finora approvate avevano ricevuto il via libera, non senza polemiche, nella giornata di ieri. Si tratta degli articoli 3 e 4, riguardanti le entrate. Sull’articolo 4, in particolare, diversi deputati hanno sollevato dubbi relativi alla “certezza” delle poste in bilancio, frutto anche del discusso accordo tra governo regionale e nazionale che ha portato alla rinuncia a una serie di contenziosi in cambio di circa 500 milioni di euro. Ma la maggioranza in quel caso ha retto, e gli articoli sono passati.

Così come sono passati, sempre nella nottata di ieri, gli articoli 5, 6, 9 e 10. L’articolo 5 recepisce nella predisposizione del bilancio alcune norme nazionali, mentre l’articolo successivo riguarda la “soppressione di Comitati, Commissioni, Consigli, Collegi operanti all’interno dell’amministrazione regionale”. Una norma che aveva sollevato le polemiche, tra gli altri, dei cuperliani che avevano sottolineato la “vaghezza” dell’articolo che non elenca gli organismi oggetto della norma. Ok anche all’articolo che obbliga le aziende del settore sanitario a “conseguire risparmi di spesa” non inferiori a 25 milioni di euro e a quella che dispone la cosiddetta “integrazione socio-sanitaria”. Una norma, quest’ultima, che era stata impugnata dal commissario dello Stato a gennaio.

Passano gli articoli che prevedono contributi per il ricovero dei minori (12,8 milioni di euro) e quelli per le comunità alloggio per disabili psichici (14,4 milioni di euro). Via libera anche agli stipendi per i dipendenti dell’Eas in comando in altri enti e alla convenzione con l’Agenzia delle entrate per la gestione dei pagamenti delle tasse automobilistiche. Questo il “bottino” portato a casa dal governo. Che invece ha dovuto registrare due pesanti battute d’arresto.

Bocciato dalla commissione l’articolo che prevedeva l’istituzione dell’Organismo di valutazione per i dipendenti regionali.Ma soprattutto, cassato l’articolo 20: si tratta della norma con la quale il governo si impegnava a pagare le quote associative (anche annualità pregresse) a una serie di enti. Un impegno di circa 614 mila euro destinato, tra gli altri, al Formez, alla Fondazione Tricoli, alla Fondazione Cutuli, all’Agsas, all’Unione associati politiche socio-sanitarie e Lavoro, alla Fondazione Sciascia, all’Osservatorio interregionale sulla cooperazione. In questo caso, la Regione si è impegnata a pagare la quota dell’anno 2000-2001.

“Ci avevamo visto giusto – dicono i deputati del Movimento 5 Stelle – Tutta la commissione ha ampiamente apprezzato  il nostro emendamento,  che non per niente è stato approvato all’unanimità”.

“La tabella H “carbonara” – si legge nella nota dei grillini – era nascosta dietro un apparentemente innocuo articolo 20 che “per il pagamento di quote annuali relative alla partecipazione della regione siciliana ad enti associativi, per l’anno 2014 e per annualità pregresse non erogate” autorizzava “per l’esercizio finanziario 2014 la somma complessiva di euro 614 migliaia di euro”.

Restano “in sospeso”, invece, molte altre delicatissime norme. “Il governo – ha detto il vicepresidente della commissione bilancio, Vincenzo Vinciullo – ha deciso di non discutere gli articoli che prevedono nuovi impegni di spesa. Evidentemente teme di non avere una maggioranza”. Tra gli articoli accantonati, quello che dispone un taglio da 25 milioni di euro ai costi dell’Assemblea regionale e quello che vietava le pensioni “integrative” ai dipendenti regionali e degli enti collegati. Congelato anche l’articolo che riguarda i Forestali e i consorzi di bonifica. Se ne riparlerà probabilmente domani. Il giorno in cui la commissione contava di esitare il ddl e di consegnarlo all’Aula per la seduta di martedì. Un’ipotesi che non è più così scontata.


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