Anello, a settembre via ai lavori| In 3 anni mobilità rivoluzionata - Live Sicilia

Anello, a settembre via ai lavori| In 3 anni mobilità rivoluzionata

I cantieri dovrebbero chiudersi il 22 luglio del 2017 e consentire di collegare in galleria via Notarbartolo al Politeama, passando per il porto.

PALERMO – Partiranno la prima decade di settembre i lavori per la realizzazione del primo lotto della chiusura dell’anello ferroviario, che già oggi collega Notarbartlo con Imperatore Federico, Fiera, Giachery e Sampolo. L’opera consentirà di collegare con un binario in galleria l’attuale stazione Giachery al Politeama (quasi 1,6 chilometri), con una stazione sotterranea posta al di sotto del Palchetto della musica e altre due nuove fermate: Porto e Libertà (in viale Lazio all’incrocio con via Sicilia), servendo così i quartieri Dante, Libertà, Politeama e Sampolo-Ucciardone.

La consegna dei lavori si è tenuta a Palazzo delle Aquile nel corso di una conferenza stampa cui ha preso parte il sindaco Orlando, la giunta al completo, Michele Del Principe di Rfi, Roberto Romano di Italferr e Concetto Bosco di Tecnis. “Si tratta di un nuovo tassello del mosaico dei trasporti” ha detto Orlando, mentre secondo l’assessore Giusto Catania “non è un caso aver convocato qui la conferenza stampa, in una piazza recentemente pedonalizzata: è un’altra idea di concepire la mobilità a Palermo. Ci saranno anni di cantieri, abbiamo avuto una interlocuzione positiva con Rfi per evitare che questi abbiano un impatto negativo sulla cittadinanza. Abbiamo registrato la preoccupazioni di residenti e commercianti, l’operazione che stiamo tentando di fare è evitare di acuire il disagio. Sarà chiuso al traffico un punto di viale Lazio, magari in estate per arrecare meno danno alla circolazione. Lavoriamo anche a un biglietto unico con tram e autobus”.

Il progetto negli anni ha subito una notevole lievitazione dei costi passando da 76,9 milioni a 154, grazie a una variante approvata di recente, ed è stato finanziato dall’Unione europea. Una vicenda cominciata nel 2001 e che ha subito numerosi intoppi, tra cui anche il ritrovamento al porto di materiali di risulta di vecchie fonderie che quindi vanno trattati per legge. Una volta terminato, è previsto che lungo l’anello ferroviario transiteranno 64 treni al giorno (uno ogni 15 minuti) nella prima fase, e 192 treni al giorno (uno ogni 5 minuti) quando andrà a regime.

I lavori dovrebbero durare tre anni e concludersi il 22 luglio del 2017: oggi c’è stata la consegna dei cantieri che però apriranno a inizio settembre e riguarderanno, come detto, piazza Castelnuovo, viale Lazio e soprattutto via Emerico Amari. Quest’ultima, grazie a un accordo degli scorsi giorni tra Rfi e Comune, verrà chiusa per nove mesi a metà: a fasi alterne sarà inibita una carreggiata (si inizia con quella che va verso il centro città) per spostare le sottoreti. Poi si avrà una chiusura a isolati (dai 5 ai 9 mesi per uno), consentendo però la percorrenza delle vie parallele e perpendicolari. “Tram, passante e anello: 5 anni fa non avremmo immaginato queste tre cose insieme a Palermo – ha detto il vicesindaco Emilio Arcuri – sembrava ci fossero tempi sfalsati. Queste opere creano e creeranno disagi, ma ricordo i disagi quando venne rifatta la rete idrica. Faremo un salto di qualità straordinario e inimmaginabile fino a poco tempo fa”.

Rfi svolgerà il ruolo di soggetto tecnico attuatore, mentre a realizzare i lavori sarà la Tecnis di Catania. “Siamo un’azienda siciliana giovane – ha detto Bosco – siamo disponibili a dare meno fastidio possibile adottando i mali minori. Qualche fastidio lo daremo, ma faremo di tutto per pesare il meno possibile. Partiremo con una ventina, trentina di operai e arriveremo al centinaio per i consolidamenti strutturali. Prenderemo più maestranze palermitane possibili”.

Alla conferenza stampa era presente anche l’ex assessore alla Mobilità del comune di Palermo Tullio Giuffrè, che ha lavorato allo sblocco dei lavori: “Si tratta di un progetto di estrema importanza – ha detto a Livesicilia – per l’integrazione modale della città e che consentirà di attuare il Put in tutte le sue articolazioni, tra cui anche le Ztl“. “Siamo stati incaricati della gestione – ha detto Del Principe – definiremo una convenzione con il Comune per regolare la gestione e la manutenzione dell’opera”.

In seconda battuta sarà avviato lo scavo delle gallerie artificiali, ma senza interrompere il traffico veicolare. Resta da finanziare, ancora, il secondo lotto che completerà l’anello collegando Politeama e Notarbartolo con la fermata Malaspina.


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