PALERMO – Una bandiera della Palestina esposta a Palazzo delle Aquile. Ma già rimossa. Dopo avere sventolato per qualche giorno sulla facciata principale della sede del Comune, il vessillo dello Stato mediorientale è stato tolto. Un atto per manifestare solidarietà nei confronti delle popolazioni vittime del conflitto con Israele, in queste ore al centro dell’interesse politico e mediatico internazionale, che aveva creato non poche polemiche.
La decisione, infatti, aveva fatto nascere un caso, esploso soprattutto sui social network. Numerosi i palermitani che su Facebook e Twitter avevano storto il naso, criticando la scelta della Giunta che ha anche deciso di offrire un contributo alla raccolta fondi “Con la Palestina nel cuore” per l’acquisto di farmaci per la cura dei feriti.
“La pace non ha un solo colore”, “Non si possono fare questioni partigiane quando c’è di mezzo la pace”, “Un Comune avrebbe dovuto anche dire ad Hamas di non lanciare più razzi e di non usare le case dei civili come depositi di armi”, “Ma se ci si schiera dalla parte dei popoli e non dei governi, perché non esporre anche la bandiera israeliana?”, questi alcuni tra i commenti rintracciabili sulle due principali piattaforme di socializzazione virtuale.
Sempre attraverso le proprie pagine su Facebook e Twitter, sulla questione era intervenuto anche l’assessore Giusto Catania, che aveva dapprima preso le distanze da alcuni “commenti antisemiti e islamofobi che sono seguiti sulla mia pagina”, per poi spiegare la propria posizione sulla questione: “Palermo sarà una città migliore se contribuirà ad un Mediterraneo di pace… Mettere sullo stesso piano vittime e carnefici non aiuta alla costruzione della pace… Se vi sono palermitani d’accordo col massacro della popolazione civile di Gaza, non voglio rappresentarli”.
Nella tarda mattinata di lunedì, però, la bandiera è stata tolta. Una scelta che, fanno sapere da Palazzo delle Aquile, era già stata presa di comune accordo con la Rete Palestina nel cuore, insieme alla quale si era deciso di tenere esposto il vessillo dalla sera della “Fiaccolata per Gaza” dello scorso 25 luglio sino a quest’oggi.
