"Ore Diciotto in Punto", la pellicola| 'made in Sicily' a Villa Filippina - Live Sicilia

“Ore Diciotto in Punto”, la pellicola| ‘made in Sicily’ a Villa Filippina

La pellicola, diretta da Giuseppe Gigliorosso, ha un cast di tutto rispetto che include Paride Benassai, Salvo Piparo, Roberta Murgia, Lollo Franco, Giuditta Perriera, Valentina Gebbia, Ernesto Maria Ponte e Stefania Blandeburgo.

Giovedì 31 luglio, alle 21.30, Villa Filippina ospiterà la proiezione di “Ore Diciotto in Punto“, una pellicola “made in Sicily”, indipendente, firmata dal regista Giuseppe Gigliorosso. Sbarcato nelle sale italiane a metà giugno, il film ha un cast di tutto rispetto che include Paride Benassai, Salvo Piparo, Roberta Murgia, Lollo Franco, Giuditta Perriera, Valentina Gebbia, Ernesto Maria Ponte e Stefania Blandeburgo. Distribuito da Mariposa Cinematografica, “Ore Diciotto in Punto” è stato premiato di recente per la migliore regia al Festival Internazionale dell’Arte Cinematografica di Imperia. Dopo la proiezione, il regista, alcuni componenti del cast e della troupe incontreranno il pubblico presente.

Biglietto: € 5,00 (acquistabile a partire dalle ore 20 del 31 luglio 2014 presso il botteghino di Villa Filippina in piazza San Francesco di Paola n. 18 Palermo)

LA TRAMA

Un polveroso ufficio fuori dal tempo contiene i fascicoli in cui è segnata la vita degli esseri umani. Paride lavora lì da più di tremila anni. Alle diciotto in punto di un piovoso pomeriggio, Paride ha appuntamento con Nicola, un barbone sconfitto e disilluso. All’orario previsto, però, una serie di eventi sconvolgerà le loro vite e quelle di tanti altri. Nulla di ciò che accadrà poteva essere preventivato e le certezze immutabili dell’ufficio crolleranno miseramente. Nell’esistenza umana ci sono varianti come l’amore, l’amicizia, la forza delle idee, la gioia di vivere, che riescono a essere più potenti del fato e degli eventi, a volte durissimi, che segnano le esistenze terrene. Il destino non è scritto nelle stelle, ma si costruisce dentro ognuno di noi. Perché gli esseri umani, comunque vadano le cose, hanno “sempre” la possibilità di scegliere.


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