Consuntivo 2013, Abbonato:| "Amministrazione modello" - Live Sicilia

Consuntivo 2013, Abbonato:| “Amministrazione modello”

L'Aula ha cominciato a discutere del rendiconto, attesa per la relazione del nuovo collegio dei Revisori. L'attacco delle opposizioni.

sala delle lapidi
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PALERMO – Il rendiconto 2013 muove i primi passi a Sala delle Lapidi. Dopo essere stato prelevato la scorsa settimana, questa sera l’Aula ha aperto la discussione generale e la trattazione dell’atto proseguirà domani sera arrivando alla votazione finale. Il consuntivo, al centro dello scontro politico per il parere contrario del vecchio collegio dei Revisori dei conti e la richiesta dell’amministrazione al nuovo collegio di una relazione, ha acceso il dibattito con parte delle opposizioni che ha già annunciato di voler bocciare la manovra.

“Siamo un’amministrazione modello – ha detto nel corso della sua relazione l’assessore al ramo Luciano Abbonato – dopo avere difeso il 3 maggio 2013 di fronte alla Corte dei Conti i consuntivi del 2009, del 2010 e del 2011, mi viene semplice parlare di questo consuntivo. Il Comune ha adottato tutti i provvedimenti per sanare il percorso che risultava viziato da alcuni rilievi di una certe entità: spese del personale, disallineamenti delle partecipate, debiti nei confronti di alcune aziende. Abbiamo operato anche sul fronte delle entrate perché non si poteva risanare il bilancio solo con i tagli, che comunque ci sono stati come dimostra la vicenda Gesip il cui costo è passato da 72 milioni l’anno a 14. E’ stata una scelta. Abbiamo ridotto la spesa del personale dal 64% al 45%, l’avanzo è salito dai 23 milioni del 2011 ai 71 del 2013, l’indebitamento é sceso a 264 milioni, i debiti fuori bilancio si attestano a 20 milioni. Rispetto al 2009 si registrano 150 milioni di euro l’anno di trasferimenti in meno. Questi dati sono frutto di un lavoro straordinario”.

In attesa di conoscere la relazione del nuovo collegio dei Revisori, le reazioni dell’Aula non sono state delle più serene. “Vi siete ritrovati un tesoretto di 20 milioni di euro di lotta all’evasione – ha attaccato Giuseppe Milazzo, deputato di Forza Italia – e il default non c’é mai stato, come confermó anche Marchetti. Con 90 milioni di euro l’Amia garantiva la cittá pulita, invece nel 2013 abbiamo pagato Tarsu e Tares: il palermitano che prima pagava 90 euro ne ha pagati 250 e il sindaco ammette che la città é sporca. Ma lui non era quello che lo sapeva fare? Avete anche tolto i dirigenti alle circoscrizioni, l’immondizia ci sommerge, il verde fa piangere, l’efficienza del personale lascia a desiderare”.

“Una striminzita relazione, con l’assessore che assomiglia al Mago di Oz – ha detto il capogruppo forzista Giulio Tantillo – il bilancio non é stato predisposto entro il 16 marzo, non é stata approvata la carta dei servizi delle aziende, non é stata realizzata la piattaforma unica dalla Sispi, non é stato modificato il regolamento del controllo analogo, non sappiamo nemmeno se il Comune ha inviato la sua relazione alla Corte dei Conti. Non sono state adottate misure contro i dirigenti che hanno fatto debiti fuori bilancio, nonostante il consiglio abbia votato diversamente, e non conosciamo nulla della Gesip e delle altre aziende”.

“Ci troviamo a votare un consuntivo pieno di tagli e nel quale le tasse sono aumentate – dice in una nota Andrea Mineo (Fi) – di contro questa amministrazione ha stanziato qualche migliaio di euro per le politiche di sviluppo. Questo é il segnale che sono inadatti a governare perché non programmano lo sviluppo e non sono attenti alle esigenze della quinta città d’Italia”.

“Una politica finanziaria spregiudicata, fatta a spese dei cittadini e che è la perfetta fotografia di un anno di fallimenti e inattività amministrativa – dice Sandro Leonardi del Pd – per questo bocceremo la manovra. Ma la battaglia continuerà anche sul previsionale: chiederemo l’istituzione della multiutility, l’assunzione di insegnanti per gli asili nido, una riorganizzazione del personale interno che comporti anche un cambiamento di mentalità, e cioè che il cittadino è il datore di lavoro dei dipendenti prima ancora che il destinatario di servizi, la trasformazione della Fiera in una cittadella dell’amministrazione togliendo gli uffici dal centro storico e trasformando Palazzo delle Aquile in un museo, così da risparmiare almeno 10 milioni di affitti da investire nel turismo e per lo sviluppo di imprese giovani”.

 


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