Pedonalizzazioni, fronda delle opposizioni | "Chiediamo la revoca del Piano traffico" - Live Sicilia

Pedonalizzazioni, fronda delle opposizioni | “Chiediamo la revoca del Piano traffico”

Sala delle lapidi

Una parte delle minoranze di Sala delle Lapidi annuncia una delibera di iniziativa consiliare per abrogare il Pgtu e bloccare così le chiusure al traffico. Oggi alle 18 un vertice. Fi: "Troppa arroganza". Pd e Idv: "Rivediamo i provvedimenti". L'assessore Catania: "Motivazioni pretestuose, basta leggere le ordinanze".

PALERMO – E’ ormai scontro aperto sulle pedonalizzazioni, con una parte delle opposizioni di Palazzo delle Aquile che chiede la revoca del Piano traffico. Dopo le proteste dei commercianti e l’annuncio di Confimprese Palermo di voler ricorrere alle vie legali, a scendere sul piede di guerra stavolta sono le minoranze di Sala delle Lapidi anche se con qualche distinguo. Per oggi alle 18, un’ora prima dell’inizio della seduta di piazza Pretoria, è stata infatti convocata una riunione dei gruppi non di maggioranza che stanno anche elaborando una delibera per chiedere la revoca del Pgtu, anche se Pd e Idv sono su posizioni meno intransigenti.

A guidare il fronte della protesta il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo che, in questi ultimi mesi, a più riprese ha rimproverato all’amministrazione scarso confronto col consiglio e la mancanza dei piani per la sicurezza e della videosorveglianza. E ieri la commissione Urbanistica, di cui Tantillo è componente, ha incontrato una nutrita rappresentanza dei commercianti di piazza Sant’Anna e delle altre zone chiuse al traffico, guidata da Giovanni Felice, per chiedere che il Comune torni sui suoi passi o accolga, quantomeno, alcune delle loro proposte.

“Le ordinanze che hanno regolamentato la circolazione veicolare di vaste aree pedonali nel centro storico sono frutto di approssimazione e non rispettano le linee del Pgtu deliberate dal consiglio comunale – attacca Tantillo – registriamo la mancanza del piano per la sicurezza, dei parcheggi, del nulla osta dei Vigili del fuoco e della videosorveglianza. Le ordinanze non hanno tenuto conto delle varie indicazioni e degli impegni presi in sede di commissione dal precedente assessore. Ascoltiamo in queste ore le lamentele dei commercianti e dei residenti, alcune associazioni di categoria annunciano il ricorso alle vie legali e in questo caos registriamo un’alta dose di arroganza politica. Oggi alle 18 tutte le minoranze, ovvero Forza Italia, Ncd, Pid, Udc, Idv, Leva Democratica, Megafono e Pd si riuniranno per discutere delle pedonalizzazioni, è già pronta la delibera di iniziativa consiliare per la revoca del Pgtu. Si riparte da zero”.

Una dichiarazione bellicosa che fa il paio con quelle degli altri consiglieri e di Felice, presidente di Confimprese Palermo. “Mancano i piani per la sicurezza – dice Felice Bruscia del Pid – l’amministrazione doveva avviare un confronto col consiglio e con le associazioni di categoria per un piano unico delle pedonalizzazioni, non agire a macchia di leopardo e senza una visione d’insieme”. “Il Pgtu lo abbiamo votato in maniera responsabile – spiega Giulio Cusumano dell’Udc – ma la giunta sta procedendo a chiusure indiscriminate senza aver ascoltato i commercianti e in un momento di crisi rischiamo di assestare l’ultimo colpo”. “I provvedimenti stanno andando oltre il Pgtu – aggiunge Felice – e quindi chiediamo una revisione per poterlo attuare in modo concordato. Mercoledì mattina saremo ascoltati anche dalla commissione Attività produttive”. “L’amministrazione procede a singhiozzo – dice Alessandro Anello di Ncd – è bene allora che si faccia chiarezza una volta e per tutte, invece di ripetere il copione visto a Mondello, all’Acquasanta o alla Favorita”.

Meno dure le posizioni del centrosinistra. “Più per la revoca, noi siamo per rivedere e discutere del piano delle pedonalizzazioni – dice Paolo Caracausi di Idv – così come è stato partorito non ci piace perché sta danneggiando le imprese e i residenti non sono contenti. Dobbiamo far seguire alle pedonalizzazioni i servizi che oggi sono inesistenti”. “Apprezziamo le pedonalizzazioni che danno un altro respiro alla città – dice Teresa Piccione del Pd – ma dobbiamo ottemperare alle esigenze di residenti e commercianti e crediamo sia opportuno rivedere la regolamentazione”.

“Questo piano delle pedonalizzazioni – replica Catania – è stato votato dal consiglio comunale. Io mi sto attenendo alle indicazioni fornite dal consiglio, forse il consigliere Tantillo le ha votate non rendendosi conto di quello che ha votato o sperando che non venissero mai realizzate. Oppure, molto più semplicemente, sta tentando di cavalcare qualche mugugno che viene spacciato per rivolta. Le pedonalizzazioni sono un grande investimento per la città, un investimento di legalità, vivibilità e sviluppo economico. Ho già spiegato più volte alla Prima, alla Seconda e alla Sesta commissione che in tutte le ordinanze è previsto un piano per la sicurezza: basterebbe leggerle”.

Mercoledì pomeriggio, prima del consiglio, si terrà un vertice tra la commissione presieduta da Alberto Mangano e l’assessore Giusto Catania proprio per parlare di Sant’Anna. “Questa materia ha mille sfaccettature – dice Mangano – bisogna contemperare l’interesse generale e poi guardare anche al particolare e non il contrario. Ci vuole pazienza, e spero che l’assessore ne abbia molta, individuando le soluzioni più idonee ai problemi. Si potrebbe procedere a step, ci vuole un tempo di adattamento che funga anche da test per capire se l’isola pedonale sta funzionando. Altrimenti rischiamo altri fallimenti come la Favorita. Vedremo Catania mercoledì, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità dimostrata”. “Se l’obiettivo della riunione delle opposizioni è di chiedere una revoca – dice Francesco Bertolino del Mov139 –  mi sorprende, visto che l’atto è stato votato dal consiglio. Non si può dire che sia una decisione dell’assessore. Sarebbe utile una riunione di tutte le forze politiche per affrontare le criticità e proporre soluzioni per superarle. Ritengo che su queste decisioni, che tutelano anche i nostri beni culturali, non si possa tornare indietro”.

Un appuntamento che servirà anche a misurare le “temperatura” politica dell’Aula: la maggioranza orlandiana infatti non ha più i numeri in consiglio, essendo scesa a 22 componenti, e se le minoranze si compattassero la delibera di revoca potrebbe passare con conseguenze devastanti per un’amministrazione che aveva fatto del via libera al Pgtu il proprio fiore all’occhiello. Anche perché pure tra le fila della maggioranza si registra qualche dissenso. Le pedonalizzazioni sono possibili solo in virtù del Piano traffico e revocandolo, quindi, si innescherebbe un effetto domino che porterebbe a bloccarle tutte. “Le pedonalizzazioni sono frutto del Piano Generale del Traffico Urbano approvato a grande maggioranza dal Consiglio comunale e non di un’azione personale dell’Assessore al Traffico o del Sindaco – dice Juan Diego Catalano del Mov139 – e fanno parte di quel disegno generale che, tra micro e macro aree, prevede la restituzione ai cittadini di spazi della città di fatto a loro sottratti dall’abuso del mezzo automobilistico privato. Inoltre, le ordinanze dirigenziali che le hanno rese esecutive sono tutte, secondo quanto prescritto la legge, corredate dai piani di sicurezza che prevedono anche la videosorveglianza; come indicato anche in un emendamento votato dal Consiglio comunale. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale e certe difficoltà iniziali, come quelle espresse da alcuni commercianti, dovranno essere valutate nel medio e lungo periodo. Bisogna immaginare come cambierà Palermo e come noi stessi vivremo la città in un futuro con sempre meno automobili e sempre più mezzi di trasporto pubblico. Certamente quella delle pedonalizzazioni rappresenterà una delle cifre di identificazione dell’operato di questa amministrazione”.


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