Vertenze sui call center | Cisl: pronti alla mobilitazione - Live Sicilia

Vertenze sui call center | Cisl: pronti alla mobilitazione

A Palermo il segretario nazionale della Fistel Cisl Giorgio Serao, che nel capoluogo siciliano ha partecipato al coordinamento territoriale delle Telecomunicazioni della Cisl in cui si è discusso delle vertenze relative a 4U, Accenture e Almaviva.

Palermo
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PALERMO – “Non consentiremo che in questo Paese, l’indifferenza della politica e gli interessi delle lobby di potere, portino alla definitiva distruzione del settore dei call center e il licenziamento di migliaia di lavoratori. Dal Mise ci aspettiamo fatti concreti sulla riduzione dell’Irap, sulla regolamentazione delle gare al maxi ribasso e l’estensione del 2112 ai cambi d’appalto”.

Ad affermarlo a Palermo è stato il Segretario nazionale della Fistel Cisl Giorgio Serao, che nel capoluogo siciliano ha partecipato al coordinamento territoriale delle Telecomunicazioni della Cisl, per denunciare “la grave crisi che ha colpito i lavoratori siciliani di Accenture e 4U che in questi giorni riceveranno le lettere di licenziamento”. I 262 lavoratori di Accenture/BT di Palermo, fanno sapere dal sindacato “sono determinati e pronti a mettere in campo tutte le iniziative sindacali per colpire l’immagine delle due multinazionali responsabili dei licenziamenti”.

4U, altro call center che gestisce la commesse di Wind,Vodafone e SISAL, ha avviato le procedure di licenziamento di 146 lavoratori a Palermo. Anche Almaviva vive una drammatica situazione di emergenza con oltre 4 mila lavoratori a rischio per mancanza di commesse. “Almaviva attende risposte dal Mise dopo aver presentato un piano industriale di sviluppo legato alla definitiva regolamentazione del settore, o si registra la svolta o si chiude. Non vorremmo che i politici si mostrino pronti a promettere sostegno negli incontri con i lavoratori – conclude Serao – ,per poi ritrattare nelle segrete stanze del potere. Da domani ognuno si assumerà le proprie responsabilità, se non ci saranno risposte la reazione del sindacato sarà ancora una volta il ricorso alla piazza con manifestazioni nazionali”.


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