Lettera della Scilabra alla Corsello: | "Danno incalcolabile" - Live Sicilia

Lettera della Scilabra alla Corsello: | “Danno incalcolabile”

Lettera infuocata dell'assessore al dirigente dopo il flop del click day: "Le esprimo la mia totale disapprovazione. Io e la Regione abbiamo subito da questa vicenda un incalcolabile danno all'immagine". Il testo integrale

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PALERMO – E’ il giorno della resa dei conti sul Piano Giovani e sul flop del secondo click day. Un redde rationem anticipato da toni inequivocabili. L’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, invia una lettera durissima al dirigente generale: Anna Rosa Corsello. La missiva dell’assessore è addirittura brutale nella sua estrema chiarezza, quasi un attestato di sfiducia: “In riferimento alle tristi e inqualificabili vicende verificatesi in questi ultimi giorni, relative alla gestione della misura dei tirocini formativi contenuta all’interno della misura 2 del Piano Giovani, e che hanno visto il coinvolgimento della mia persona nelle polemiche apparse anche sui principali organi di stampa, scrivo per rappresentarLe la mia totale disapprovazione rispetto alle modalità con le quali è stata amministrata tecnicamente l’azione”.

E’ un punto fermo che l’assessore mette, dopo polemiche e le proteste, soprattutto dopo la cronaca di un flop annunciato. Il click day pensato per fare incontrare aspiranti tirocinanti e aziende si è trasformato in una catastrofe, un pessimo biglietto da visita per un’amministrazione che aveva molto puntato sull’impatto mediatico, sul nuovo modo di connettere domanda e offerta, nel campo della disoccupazione giovanile. In palio, tirocini retribuiti da 500 euro al mese per sei mesi. Ma anche nel secondo click day, utile per aggiudicare altre ottocento posizioni, il portale del Piano Giovani in Sicilia è andato in tilt, togliendo a molti ragazzi la possibilità di concorrere. E sono fioccate le comprensibili lamentele. LiveSicilia è stata letteralmente inondata da messaggi di riprovazione, e resoconti amarissimi di una giornata da dimenticare.

A caldo, l’assessore Scilabra aveva già espresso le sue ragioni, con una prima nota decisa: “E’ arrivato il momento in cui chi ha le responsabilità se le assume in pieno, ho trent’anni e non intendo assumermi responsabilità che non mi appartengono. Tantissime ragazze e tantissimi ragazzi della mia Sicilia oggi stanno vomitando la nausea più profonda rispetto a delle Istituzioni che per l’ennesima volta stanno tradendo le loro aspettative. Ma quelle aspettative, cari ragazzi, sono anche le mie. Accerterò le responsabilità di chi oggi ha causato il malfunzionamento delle procedure e farò quanto in mio potere per ripristinare un livello sufficiente di dignità per la Regione Siciliana”.

Ma eravamo ancora nel campo della generica ricerca dei colpevoli. Oggi, la bellicosa Nelli sembra avere acquisito un’idea più orientata delle responsabilità: “Il Piano Giovani è un’occasione unica per dare un segnale di speranza alle ragazze e ai ragazzi della Sicilia, non possiamo tradire per l’ennesima volta i giovani siciliani né deludere le loro aspettative. L’interesse dei miei coetanei ad avere un’occasione di lavoro non può essere né mortificato né sacrificato per le “disfunzioni tecniche” di un sistema informatico. Inoltre le stesse “disfunzioni tecniche” non possono ledere la mia credibilità e la mia onorabilità che è stata messa sotto attacco per responsabilità non mie”. E non siamo più nel campo delle ipotesi a trecentosessanta gradi. La lettera è inviata a una persona con nome, cognome e ruolo. Di fatto, Anna Rosa Corsello è sul banco degli imputati.

LA LETTERA

In riferimento alle tristi e inqualificabili vicende verificatesi in questi ultimi giorni, relative alla gestione della misura dei tirocini formativi contenuta all’interno della misura 2 del Piano Giovani, e che hanno visto il coinvolgimento della mia persona nelle polemiche apparse anche sui principali organi di stampa, scrivo per rappresentarLe la mia totale disapprovazione rispetto alle modalità con le quali è stata amministrata tecnicamente l’azione.

In particolare mi riferisco alle gestione del portale web “pianogiovanisicilia.com” che ha manifestato evidenti disfunzioni come anche denunciato, nei principali social media e a mezzo stampa, da numerosi cittadini siciliani. Il malfunzionamento del sistema informatico progettato e gestito dalla società ETT S.P.A., e commissionato da codesto Dipartimento, ha generato l’indignazione delle giovani generazioni a cui il nostro Piano è destinato. Non posso tollerare che per ragioni di carattere tecnico venga destabilizzato il buon esito di un piano di investimento da oltre 100 milioni di euro a favore dei miei coetanei e destinato a creare opportunità lavorative. Non lo può tollerare il Governo della Regione , non può tollerarlo questa Amministrazione.

Da oltre un anno sto cercando di cambiare radicalmente un sistema, quello della formazione professionale, che ha generato nell’Isola in più occasioni scandali, truffe, appropriazioni illecite di denaro pubblico e sopratutto un enorme sperpero di risorse. Ogni giorno sono costretta a scontrarmi con poteri forti, con settori della politica e della burocrazia che ostacolano e rallentano il nostro percorso di cambiamento. Il Piano Giovani è un’occasione unica per dare un segnale di speranza alle ragazze e ai ragazzi della Sicilia, non possiamo tradire per l’ennesima volta i giovani siciliani né deludere le loro aspettative. L’interesse dei miei coetanei ad avere un’occasione di lavoro non può essere né mortificato né sacrificato per le “disfunzioni tecniche” di un sistema informatico. Inoltre le stesse “disfunzioni tecniche” non possono ledere la mia credibilità e la mia onorabilità che è stata messa sotto attacco per responsabilità non mie.

La scrivente e l’Amministrazione regionale che rappresento hanno subito da questa vicenda un incalcolabile danno all’immagine. Pretendo, anche a tutela degli interessi pubblici perseguiti, che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e che siano accertate le specifiche responsabilità. Alla luce delle superiori considerazioni, pertanto, si ritiene necessario, qualora la S.V. non abbia già provveduto, che codesto Dipartimento assuma tutte le iniziative di competenza, nessuna esclusa, al fine di accertare le ragioni che hanno determinato il giorno 5 Agosto u.s. le disfunzioni del sistema informatico interessato alla misura dei tirocini formativi di cui alla Priorità 2 del Piano Giovani, gestito dalla società ETT S.P.A.; a tal fine appare ineludibile affidare gli accertamenti tecnici necessari all’Ufficio speciale per le attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali per l’attività informatica della Regione e delle pubbliche amministrazioni regionali, ossia un soggetto terzo rispetto alla società ETT S.P.A., che dovrà produrre la relazione ispettiva entro e non oltre 7 giorni dalla data della presente. Acquisita la relazione tecnica ispettiva sarà cura della S.V. riferire alla scrivente per le valutazioni politiche di mia competenza, non ultima l’eventuale richiesta di risarcimento dei danni patiti, anche a tutela dell’immagine dell’Amministrazione regionale, nei confronti di quei soggetti rispetto ai quali dovessero emergere responsabilità.

In ogni caso qualora, all’esito dei suddetti accertamenti ispettivi, dovessero emergere violazioni del sistema informatico da parte di terzi, tali da alterare in modo significativo i processi di selezione degli 800 matching del 5 agosto u.s., sarà Sua cura richiedere all’organismo intermedio gestore della misura in questione, Italia lavoro spa, il cui comportamento nella vicenda appare in modo evidente connotato di linearità e inequivocabile chiarezza, l’annullamento della procedura e l’immediata ripetizione del procedimento; diversamente, qualora dall’attività di controllo dovesse emergere che le criticità e le disfunzioni siano attribuibili al comportamento negligente, nell’esecuzione dei compiti assegnati, del soggetto gestore del sistema informatico, ossia ETT spa, la S.V., oltre ad informare la scrivente, per l’esercizio dell’azione risarcitoria da parte dell’Amministrazione regionale, ricorrerà agli ordinari rimedi contrattuali, ivi compresa la risoluzione del contratto, a tutela degli interessi della Regione Siciliana, attivando al contempo tutte le procedure per assegnare ad altri soggetti il medesimo servizio. In ogni caso qualora dagli accertamenti ispettivi dovessero emergere ipotesi di reato la S.V. dovrà trasmettere immediatamente la citata relazione all’Autorità giudiziaria al fine di perseguire penalmente i responsabili. L’ Assessore Nelli Scilabra


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