PALERMO – Qualche giorno di pausa. Allo stesso passo dell’Ars, in vacanza fino a metà settembre, o quasi. Il generale Agosto impone una tregua alle truppe in campo per il rimpasto del rimpasto, la sostituzione di almeno un paio di assessori che il segretario del Partito democratico Fausto Raciti aveva ipotizzato di chiudere entro la settimana. Lui, Raciti, al momento è all’estero, e da lì certo tiene d’occhio le vicende siciliane, ma senza particolare enfasi. “A questo punto – sussurra un cuperliano – la soluzione non sembra più dietro l’angolo”.
Tutto tace, insomma. Tutti al mare, almeno per qualche giorno. Fino a settembre o giù di lì, ad esempio, non sembra doversi muovere alcunché in casa Udc, alle prese con la grana-Firetto, le dimissioni del capogruppo motivate ufficialmente con la necessità di occuparsi un po’ più di Porto Empedocle. “L’idea – dice Margherita La Rocca Ruvolo, capogruppo pro-tempore in attesa di trovare il sostituto di Lillo Firetto – è di riunirsi nella prima decade di settembre”. Si parlerà certamente del dopo-Firetto, ma ovviamente anche di rimpasto, visto che un’ampia fronda interna al partito si oppone al presidente nazionale Gianpiero D’Alia e chiede le teste dei due assessori centristi, Patrizia Valenti e Nico Torrisi.
Silenzio anche dalle parti dei renziani. Che, nel frattempo, dovrebbero discutere invece sul da farsi. A loro, infatti, tocca decidere se confermare o meno i due assessori di riferimento: quello al Territorio, Maria Rita Sgarlata e quello al Lavoro, Giuseppe Bruno. Qualche giorno fa sembrava dovesse anche esserci una riunione che, però, poi è saltata. O meglio: non è più stata convocata. Insomma, i renziani dovrebbero parlarsi e non lo fanno. Nessun incontro in programma, almeno non per adesso. Ma i malumori ci sono eccome. Se è possibile spaccare un’area di un partito già spaccato, quella che fa riferimento al premier Renzi lo è eccome. L’assessore al Territorio, infatti, sembrerebbe quello che più facilmente potrebbe essere escluso dalla giunta. Ma escludere lei aprirebbe un problema tra i “faraoniani”, compreso il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, che non intende ritrovarsi come unico assessore di riferimento per la sua provincia Ezechia Reale, suo vecchio sfidante alle scorse amministrative. Il problema della delegazione renziana, però, “tocca” anche i renziani vicini a Fabrizio Ferrandelli, più pronti, invece, a sostituire entrambi i nomi, compreso quello di Bruno, che – come dice qualcuno di loro – “non pare stia spiccando”.
I cuperliani, intanto, attendono. E anche se i nomi caldi rimangono quelli di Angelo Villari, ex dirigente Cgil, e Cataldo Salerno, presidente della Kore di Enna vicino a Mirello Crisafulli, l’ipotesi sulla quale si continua a lavorare è una ridiscussione completa degli assetti del partito, che potrebbe coinvolgere anche i presidenti delle commissioni all’Ars.
Anche perché non è chiaro chi debba uscire dalla giunta. Improbabile che saluti Nelli Scilabra, che pure il Partito democratico non vuole considerare propria espressione, mentre sembrano più in dubbio i nomi di Salvatore Calleri e Michela Stancheris. Ma la discussione è ancora lontana dall’arrivare a un punto definitivo. C’è il generale Agosto. C’è la tregua. C’è tempo.
Il tempo c’è, “campa cavallo che l’erba cresce”, loro hanno i soldi che gli interessa del rimpasto, si fanno le belle ferie, con calma e noi disoccupati moriamo di fame. Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa tutti a casaaaaaaaaaaaaaaaaa
Tutti a casa, elezioni in autunno, riduzione di 20 deputati in assemblea.
Bisogna Azzerare e ripartire altrimenti secondo me meglio anndare al Voto.
Tutto il governo deve cambiare tutti e dodici e meglio se parlamentari, non li paghiamo in più e hanno il loro partito che ci mette la faccia e possibilmente frena gli ardori di crocetta
Dignità politica ZERO.
Azzardate ogni ipotesi basta che restate a galleggiare.
Siete la vergogna di qesta terra. Andate a lavorare a 1000 euro al mese e vedete cosa significa saper amministrare.
un nome da sostituire Io ce L’ho: crocetta!
faraoniani? aspettate che vomito !!!.
film già visto e rivisto decine di volte, basta leggere il titolo, l’articolo è inutile…
@Luca, io lo ripeto da tempo: con la solita faccia di bronzo, Crocè troverà sempre un pretesto per rimandare, sine die, il rimpasto di governo.
Dopo il servizio trasmesso ieri sera su Rai3 in merito al turismo e ai trasporti, i politici siciliani dovrebbero continuare a lavorare e non andare in vacanza.
Duecento milioni per i trasporti bus e non funzionano, quanti milioni alle ferrovie?
I siciliani dovrebbero prendere atto del fallimento della classe politica, alcuno escluso.
Loro scherzano e ridono mentre il popolo non c’è la fa più!! Meglio andare al voto.
Ma perché esistono ancora i faraoniani?
Il fetore di putrefazione politica ha raggiunto da tempo le nostre narici, l’aria è irrespirabile. Meglio una bella colata di cemento a coprire tutto che un semplice rimpasto.
Un governo che sia espressione della compagine politica che sostiene Crocetta.Metteteci la faccia e l’impegno, se ne siete capaci;tutto il resto sono chiacchiere e perdita di tempo, ed il primo governo di centro-sinistra ,eletto direttamente dai siciliani,non ci sta facendo, ad oggi, una gran bella figura!!!
tutti a casa tranne scillabra e crocetta, il fior fior di questo governo. Poveri giovani silurati schifiati e abbattuti..e il pd ci pensa ancora chi deve far uscire dal governo, fa pena, un voto dai giovani non l’avrà mai più…
delusione, sdegno, rabbia e irritazione è questo che riesce a trasmettere questa classe politica. Non è possibile che dopo 6 anni di governo di sinistra dopo decine e decine di assessori dopo avere visto personaggi di ogni genere dal magistrato, al cantante, dallo scienziato, all’universitaria (fuori corso), dalla segretaria (di crocetta) al prefetto si continua ancora a parlare di rimpasti, rimpastini, di Pd, di Udc, di megafoni, di trombette, di renzini, di faraoni ecc. ecc.. Ma a noi “cchi mimghia cci nni futti?” Scusate ma questi non erano quelli bravi, quelli capaci, quelli onesti, quelli trasparenti? E’ da una vita che ci riempiono la testa di buon governo, legalità, antimafia, efficienza ecc. ecc. governano (si fa per dire) da 6 anni (lombardo + crocetta) e ancora non se né sono accorti neanche loro. Tutti a casa e Commissario (possibilmente straniero) per almeno dieci anni solo così la Sicilia potrà avere un tantino di speranza.
Complimenti per la foto! Sono tre soggetti che faranno carriera! Ma non si vergognano.
Stai sereno Marco.
Altro che rimpasto, occorre sfiduciare Crocetta per bloccare la deriva populista e il fallimento economico della Sicilia
Faraone ha solo la fortuna di essere un amico di Renzi per il resto zeroo
Faraone,Raciti siete due animelle nelle mani di quel volpone di Crocetta.
Tranquilli, Rosario Crocetta resterà governatore fino alla fine dei tempi. Lo ha previsto Nostradamus in una quartina delle sue profezie dedicata alla Sicilia. Durerà perfino anche più dell’ultimo Pontefice della Chiesa descritto da Malachia nelle profezie sui Papi.
cero che fretta non c’è. vai avanti si così con pasta con ricci, spigole di mare, ostriche ecc ecc e tutto quanto di prelibato si puo’ gustare da noi. tu a tunisi, peccato aver dovuto interrompere la vacanza per l’arrivo di sua maesta’ matteo. Si perche’ mentre vediamo che il governo nazionale comunque lavoro, tu caro presidente crocetta sei in ferie a gustarti le vacanze dopo l’ennesimo flop ingannevole e lo show telefonico con le vallette . Chissa’ dove saranno adesso i vari Lumia, forse avrà gustato il buon gelato da ciccio e poi si tuffa a termini no perche’ c’è l’enel che inquina magari andrà a stromboli, e cracolici dopo che si sarà sazioto di stigghiole e babaluci adesso dove andrà. in città oltre ai disoccupati rimarranno tutti i palermitani ad aspettare. Ma purtroppo per loro gli ospedali, le ASP, i cimiteri, la giustizia continuerà a funzionare, male come funziona sempre. Ma pare che a nessuno gli frega nulla. un suggerimento a live sicilia, perchè non fare un elenco delle personalità gia’ in pensione (buona pensione) con incarichi pagati nella pubblica ammne? vediamo quanti soldi portano via dalle casse della regione o dello stato, a scapito dei disoccupati.
Sono serenissimo gibson e tu?
Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi..non faranno niente di buono!
Sono serenissimo gibson e tu? La sedia inizia a scaldare ?
Adesso basta signor crocetta adesso ci ha stufato a tutti i palermitani lei sa fare solo chiacchiere!!! Se ne vada dalla sicilia ci sta portando a tutti al fallimento!!!! Facciamo presto le votazioni non si può scherzare con il culo della gente operaia!!!!!
Prendere il coraggio a due mani e “chiudere baracca e burattini”
Volevo osservare il silenzio festivo, ma il tarlo rode dentro e penso che…siamo messi male dalle parti del PD! Per quello che vedo, dello scenario politico regionale (non c’è proprio da stare sereni, direbbe il profeta!) e per quello che leggo della giornata siciliana del Presidente Renzi, faccio due/tre riflessioni ad alta voce.
Il Presidente del Consiglio tocca le corde sensibili della fiducia nel Popolo Meridionale, del Paese trainato dal Sud. Il refrain, se parte il Sud, riparte il Paese. Bella, come metafora. Vorrei potere essere anch’io ottimista …Presidente! Solo che siamo in Sicilia, …e le cose diventano sempre (oh quasi!) difficili a farsi!
Iniziamo col dire che le classi dirigenti della Sicilia sono semplicemente inadeguate,..una moltitudine di inetti. I competenti sono casi rari. E ci fermiamo qui, per carità di Patria. La politica, con le sue rappresentanze (Governo e Parlamento!) seguono la stessa scia.
Il Sottosegretario Del Rio, che è stato in Sicilia diverse volte, sa certamente della senescenza degli apparati della locomotiva Regione, della difficile tenuta di conti (ad ora sono state necessarie tre manovre per tenere in piedi il Bilancio 2014) …tutte (o quasi) le risorse finanziarie vengono sistematicamente bruciate dalla spesa corrente, mentre per l’utilizzo dei Fondi Comunitari siamo all’anno zero.
Sulla affidabilità del Conduttore della locomotiva Sicilia, parlano i fatti, le azioni, i provvedimenti e gli la politica di questi due anni di governo. La parola che riecheggia nel dibattito politico e fra i Siciliani, è che questo Presidente e il Governo sono inadeguati alla dimensione della crisi economica e sociale dell’Isola e alle sfide che si devono affrontare.
La semplificazione legislativa e la qualità delle leggi approvate dall’ARS, non è alla pari, delle regioni a Statuto Ordinario. L’Autonomia Statutaria è stata (usata!!) come maldestro strumento di mantenimento di privilegi verso apparati burocratici che non hanno brillato in linearità, chiarezza e competenza e di politici tenuti sotto il gioco famelico delle clientele. In larga parte, questi ultimi, non svolgono da tempo la funzione del legislatore (pochi portano il decoro del Parlamentare!) e dedicano gran parte del loro tempo ai clientes (organizzatori e vittime del consenso!).
Il Presidente Renzi ritorna in Sicilia fra tre mesi. Porterà, ce l’auguriamo, buone nuove per Gela e Termini Imerese. Le due vicende hanno una interlocuzione ministeriale che risponde direttamente alla Presidenza del Consiglio, per cui possiamo essere, cauti sul risultato (vista la complessità!) ma ottimisti e fiduciosi della conduzione.
Il sangue amaro, ce lo facciamo Noi, qui in terra di Sicilia.
Questo Presidente e la sua Giunta saranno in grado di riannodare i fili della profonda crisi che investe la Regione? Sarà sufficiente cambiare due o quattro assessori del PD per “cambiare verso” alla Sicilia?
Cosa può interessare ai Siciliani, l’opinione del Sindaco di Siracusa – sponsor dell’attuale Assessore al territorio (posizione messa in pericolo dalle spinte dei cuperliani, tenuti fuori dalla Giunta del rimpastino precedente)?
Quanto può valere l’agitarsi scomposto di un deputato – (per quanto riferiscono i corridoi del sottobosco correntizio) perennemente sgomitante, frequentatore assiduo dei piani nobili di Palazzo d’Orleans e novello sostenitore del Presidente Crocetta, referente (come si legge nelle dichiarazioni riportate dai giornali, fatte dai frequentatori (vedi Ett) del Dipartimento Formazione travolto dalla tempesta del flop-click day ?
A cosa potrà servire e a chi potrà interessare se l’UDC cambia i suoi assessori – come richiedono i deputati ribelli – contestando il presidente (UDC) onorevole D’Alia, che a sua volta contesta il Presidente Crocetta della conduzione del Governo?
Ritengono gli amici del PD e dell’UDC che la soluzione dei problemi (da affrontare e risolvere!) stia in un un’ulteriore rimpasto di Governo ?
Pensare di cambiare alcuni assessori, senza una valutazione dei risultati raggiunti da ciascuno (e nell’insieme) a cosa serve?
Quanto non sarebbe più utile, invece, prendere atto (amaramente!) della conclusione dell’esperienza di Governo, della inconciliabilità politica del Presidente con i contraenti l’alleanza politica?!
Perché non prendere il coraggio a due mani(!), ammettere il travaglio politico della coalizione e dichiarare (al Popolo Siciliano!) che il Governo non è nelle condizioni di concludere il percorso intrapreso?
Cari amici e compagni, caro Matteo, ai Siciliani serve “chiudere baracca e burattini”, il giorno prima e non farsi travolgere dagli eventi. Pensare in grande e affrontare la competizione elettorale, proponendo ai Siciliani e alla Sicilia un Governo, che abbia un’anima e una politica, un Programma (che cammina sulle gambe di uomini nuovi!) in grado di affrontare le sfide della modernità, dell’innovazione e del cambiamento.
Il Sud che riparte, deve poter essere un sogno (non uno slogan o uno spot di pubblicitari, di passaggio!). E i Siciliani devono poterci credere, …metterci l’anima e il cuore, non solo la faccia.
La rottamazione (per riprendere il marchio d’origine del verso renziano!) deve attraversare la Sicilia in lungo e in largo. Deve travolgere uomini e cose, deve produrre fatti (deve fare dànnu!), deve potersi consumare.
Qualora pensassimo che le cose camminino da sole ?! Vuol dire, caro Matteo, che la rottamazione si è annegata fra le Città dello Stretto. E non ce il bisogno di pensare ai conventori di Santa Dorotea per qualificare il senso dell’opportunità e lo spirito di dell’adattamento necessario per poter vivere un tempo più lungo in politica. Non per questo siamo la patria del Gattopardo e dell’annacamento.