Varianti Prg, la nota della Saverino: |"Auspico inversione di tendenza" - Live Sicilia

Varianti Prg, la nota della Saverino: |”Auspico inversione di tendenza”

La consigliera di maggioranza interviene sulle varianti al Prg e su quanto espresso dall'avvocatura comunale in relazione alla Vas. "Apportare infatti varianti al Piano regolatore - afferma - può non essere la scelta migliore".

l'intervento
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CATANIA – Ancora le varianti al Piano regolatore al centro dell’attenzione dei consiglieri comunali. Il Ferragosto, infatti, sembra non fermare la polemica, innescata proprio in aula consiliare, sull’opportunità o meno di continuare a votare varianti al vecchio strumento urbanistico piuttosto che predisporne uno. Un sentimento espresso non solo dall’opposizione, sin da subito molto critica rispetto alle quattro proposte di delibera arrivate in Consiglio, ma anche da parte della maggioranza.

In particolare, i consiglieri Niccolò Notarbartolo, Sebastiano Arcidiacono ed Ersilia Saverino, non hanno fatto mistero della propria difficoltà nell’affrontare la materia urbanistica senza la visione globale che solo il Piano regolatore generale di una città può dare. Come evidenziato proprio dalla consigliera Saverino il giorno dopo la pronuncia dell’avvocatura comunale per quanto riguarda la necessità che le varianti siano accompagnate da una nota della Regione sulla Valutazione ambientale strategica.

“Più volte ho espresso in aula forti perplessità, condivise con altri colleghi, relativamente alle varianti al Prg, sia sul merito che sul metodo – afferma Saverino . Apportare infatti varianti al Piano regolatore, se non inserite all’interno di direttive generali che tengano conto di una visione generale del territorio, può non essere la scelta migliore”. Secondo la consigliera, sarebbe lo stesso assessorato regionale competente ad esternare una seria preoccupazione sul regime di deroga delle varianti. “Con la tendenza ad operare utilizzando applicazione estensiva del regime di “deroga” dalla VAS – prosegue Saverino – non è possibile valutare eventuali effetti “cumulo”, tali da incidere sui criteri fondanti delle scelte poste alla base del Prg e sugli standard urbanistici ( da riferire all’intero PRG o anche porzioni di esso) modificando irreversibilmente e radicalmente l’assetto del territorio invadendo spazi non utilizzati.Tra l’altro – aggiunge – appare logico pensare che se è prevista la Vas in un Prg non vedo perché non si debba applicare nelle sue sistemiche, continuate e reiterate variazioni”.

Per queste ragioni, la consigliera si è astenuta al momento del voto. “Trovo logico e sensato il parere espresso dall’avvocatura – conclude – ed auspico in futuro una inversione di rotta verso una più chiara programmazione e direttive generali sia se si parla di verde agricolo o di edilizia economica e popolare o ancora del centro storico”.


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