L'ultimo abbraccio a Laura uccisa dall'odio di papà | "Il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori" - Live Sicilia

L’ultimo abbraccio a Laura uccisa dall’odio di papà | “Il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori”

San Giovanni La Punta a lutto per l'ultimo abbraccio a Laura nel giorno dei funerali. Oggi lutto cittadino. Continua la gara di solidarietà per salvare la sorellina Marica: le sue condizioni sono stabili. IL PADRE INTERROGATO DAI MAGISTRATI

SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT). Il cielo è cupo come non si vedeva da tempo. La città si è fermata, i negozi sono chiusi, le strade del centro sbarrate. È troppo il dolore, è troppa la rabbia per quello che è accaduto. San Giovanni La Punta è sconvolta e a guardare i volti di chi non conosceva Laura, di chi non l’aveva mai vista, di chi è cresciuto con lei, di chi ha lasciato tutto per partecipare ai funerali, è difficile pensare che questa ferita possa mai rimarginarsi. “Ci sentiamo tutti vicini alla famiglia, a Marica che soffre in ospedale”, ha esordito il parroco durante la celebrazione. Non si contano le lacrime, i cartelli (“Il tuo sorriso resterà sempre nei nostri cuori”), i palloncini bianchi, i singhiozzi e le corone di fiori.

Il lutto cittadino è stato proclamato dal sindaco Andrea Messina per l’ultimo saluto a Laura Russo, la giovane adolescente uscisa a coltellate dal padre Roberto mentre dormiva. La sorellina Marica lotta tra la vita e la morte, il centro trasfusionale dell’ospedale Garibaldi è sempre aperto per garantire il prelievo di sangue del gruppo zero negativo. I medici hanno lanciato un appello e la gente sta rispondendo. Ma oggi tutta San Giovanni La Punta si stringe al dolore dei Russo. La carneficina di venerdì scorso ha sconvolto la cittadina. In molti li conoscevano, apparentemente una famiglia tranquilla, un padre modello, licenziato da una delle imprese dell’indotto Aligrup, si dava da fare ed era “instancabile”, raccontano i vicini.

Il giorno prima della carneficina, tutto sembrava tranquillo. Laura e Marica hanno portato il caffè a papà a casa, “erano sorridenti come sempre”, racconta una dipendente del bar di via della Regione.

E poi la lunga notte prima di un risveglio tra grida e coltellate, che segnano per sempre questa comunità, paesino tranquillo, ricco di centri commerciali e stradoni.


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