I lettori in difesa della scogliera| “Bianco, rimuovi i sacchi” - Live Sicilia

I lettori in difesa della scogliera| “Bianco, rimuovi i sacchi”

I lettori di LivesiciliaCatania e gli amanti della scogliera fanno appello al primo cittadino: serve una data certa di inizio lavori di rimozione delle centinaia di sacchi presenti a 150metri dal Bellatrix. Nel Piano triennale per il 2013 non è previsto alcun intervento (LEGGI), servono 700mila euro che non ci sono. Il Capitano di Fregata Michele Maltese della Capitaneria di Porto comunica l'inizio di verifiche accurate: “Ci siamo attivati subito dopo la vostra inchiesta”. LA NOTA DELL'ASSESSORE LUIGI BOSCO

la campagna di livesiciliacatania
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CATANIA- I lettori di LivesiciliaCatania con centinaia di commenti e migliaia di condivisioni su facebook chiedono solo una cosa al primo cittadino di Catania: un impegno concreto per la rimozione dei sacchi, ma soprattutto l’indicazione, a strettissimo giro, di una data certa di inizio dei lavori di rimozione, data che al momento non esiste.

16.00 L’assessore ai Lavori Pubblici: ““L’impiego dei sacchi di sabbia vulcanica per completare i lavori sottomarini del Canale di gronda è stato autorizzato sia dall’Assessorato regionale all’Ambiente e sia dalla Capitaneria di porto di Catania, quindi non capisco come la loro presenza possa destare allarme”. LEGGI LA NOTA INTEGRALE

AGGIORNAMENTO 13.30 Sul portale del Comune è presente l’allegato al Piano Triennale che contiene la previsione globale di spesa per l’intero appalto del collettore, che è 6,2milioni di euro. Non è presente la previsione di spesa, successiva alla variante, che riguarda i 700mila euro necessari per completare l’opera e bonificare la scogliera, ma secondo il Comune l’intervento sarebbe compreso in quello da 6 milioni di euro.E’ necessario un passaggio in consiglio comunale e prima ancora in Commissione Lavori Pubblici, dove, secondo Notarbartolo, il Piano triennale non è arrivato. Resta poi da verificare la presenza dei fondi necessari per finanziare il completamento dell’opera.

AGGIORNAMENTO 10:46 Nicolò Notarbartolo, presidente della Commissione Lavori dPubblici ha convocato una seduta per trattare il caso dei sacchi contenenti inerti e lo stato di avanzamento dei lavori del canale di gronda di via Teseo. Notarbartolo comunica a LivesiciliaCatania che il nuovo Piano Triennale, che secondo il Comune dovrebbe prevedere i lavori di bonifica, “non è ancora arrivato in Commissione nonostante sia stato delibato dalla giunta a fine luglio”.

Quelle centinaia di big bags che giacciono in fondo al mare, secondo il Comune, rappresentano la prova che il cantiere sia aperto, ma il completamento dei lavori del canale di gronda non è così semplice. Si tratta di un’opera complessa, un gioiello di ingegneria realizzato con tecniche sofisticatissime. Una prima impresa si era ritirata e l’avanzamento dei lavori è stato possibile solo dopo l’aggiudicazione. La scogliera è stata perforata per 300 metri, poi il Comune ha fatto una scelta, (LEGGI IL DOCUMENTO ORIGINALE), i soldi stavano finendo ed ha preferito completare la rotonda di via Teseo per sbloccare l’annoso problema del traffico verso Aci Castello. In questo modo però i lavori di bonifica sono stati rinviati, complice l’arrivo della stagione estiva e l’impossibilità di lavorare tra i bagnanti.

Adesso il Comune può affidare i lavori in prosecuzione alla stessa impresa, o indire una nuova gara d’appalto. E non servono, come qualcuno vorrebbe far credere, 20-90mila euro. Servono circa 500mila euro, soldi che al momento non sono stati stanziati e che il Comune deve trovare. Con urgenza.

L’APPELLO A BIANCO. C’è un dato che emerge dal caso che abbiamo sollevato. Bianco non era, fino a ieri, a conoscenza dell’esistenza di centinaia di sacchi in fondo al mare. Ha rivoltato letteralmente gli uffici e adesso i cittadini si rivolgono proprio a lui. Chiedono certezze, chiedono che il mare non continui a corrodere i big bags di plastica che custodiscono centinaia di metri cubi di inerti lavici. Chiedono che si passi dalle parole ai fatti. E che i sacchi non diventino il simbolo della scogliera di Catania.

L’INTERVENTO DELLA CAPITANERIA. Michele Maltese, Capitano di Fregata della Capinateria di Porto etnea, annuncia l’inizio di verifiche accurate sulla presenza dei sacchi al largo della scogliera. “Ci siamo attivati subito dopo la vostra inchiesta -comunica a LivesiciliaCatania- stiamo organizzando un sopralluogo accurato durante il quale verificheremo ogni cosa, a partire dalla corrispondenza tra ciò che adesso è in fondo al mare e quello che ci era stato comunicato dal Comune”.

LivesiciliaCatania continuerà a tenere alta l’attenzione sul caso fino alla rimozione dell’ultimo sacco al largo della scogliera. Invia le tue segnalazioni a redazione@livesiciliacatania.it

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