Autorità portuale di Palermo |Scontro sulla candidatura di Lupo - Live Sicilia

Autorità portuale di Palermo |Scontro sulla candidatura di Lupo

Il dirigente regionale è stato indicato dal presidente Vincenzo Cannatella. Ma il comitato che deve decidere frena. E di rinvio in rinvio, la partita slitta a settembre.

PALERMO – Un nome. Un dirigente della Regione pronto alle dimissioni. E una guerra sottotraccia, una tela di Penelope che da mezzo mese abbondante viene tessuta e disfatta in quella che adesso è diventata un’impasse indistricabile. Già, perché la nomina del nuovo segretario generale dell’Autorità portuale di Palermo, per la quale il presidente dell’ente Vincenzo Cannatella ha messo sul piatto il nome del direttore del dipartimento Acque e rifiuti della Regione, Marco Lupo, è finita sotto il fuoco di fila dei 23 componenti del comitato portuale, l’organismo chiamato a pronunciare l’ultima parola. Perché – per dirla con le parole di Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo, uno degli enti rappresentati nel comitato – “il segretario dell’Autorità portuale non è un posto di sottogoverno, non è una nomina politica”. Il nome di Lupo, invece, appare tale a molti: a Helg, pronto a dirlo a taccuino aperto, ma anche a chi preferisce evitare di aggiungere carne al fuoco delle polemiche che arde da due settimane.
Due settimane. Perché questa storia inizia a metà agosto. È in quei giorni sonnacchiosi di caldo e ferie che Cannatella convoca la riunione del Comitato portuale: la seduta dell’organismo, composto dai rappresentanti di sindacati, imprese ed enti pubblici, viene fissata inizialmente per il 12 agosto. Ma è qui che arrivano le prime resistenze: molti componenti sono in ferie, gli altri ritengono di non essere stati consultati a sufficienza. Ancora Helg: “Il presidente dell’Autorità portuale – dice – viene indicato da Camera di commercio, Provincia e Comuni di Palermo e Termini. Buona prassi avrebbe voluto che almeno questi quattro enti fossero consultati. E invece niente”.
Invece, a metà agosto, il nome su cui votare era già stato scelto. “Ho ricevuto dei curriculum – spiega Cannatella – e ho fatto la mia valutazione”. Curriculum – una decina, per l’esattezza – giunti senza un bando, perché la legge non ne prevede uno, con una trafila che una parte del comitato giudica troppo affrettata. “Chi lo sapeva che ci si poteva candidare? – chiede Helg – Il segretario dell’Autorità portuale dev’essere una persona dalle spiccate caratteristiche tecnico-giuridico-imprenditoriali. Non si può scegliere così”. Si arriva a una seconda convocazione per il 25. Poi a una terza per stamattina. Infine alla riunione che dovrebbe essere decisiva: quella del 12 settembre.
Per quel giorno, i curriculum arrivati finora saranno già stati consultati dai componenti del comitato. “Li ho già messi a loro disposizione – giura Cannatella – anche perché è nel mio interesse che il nome venga scelto nela massima unità d’intenti”. Quello che è prevedibile, però, è che fino al 12 settembre di curriculum ne arrivino altri. Nessun nome, al momento. Ma più di una sensazione, fra i componenti del comitato, suggerisce che la partita sia ancora tutta aperta.
Non che Lupo sia fuori dai giochi, però. Anzi: i rumors di stamattina davano il direttore generale del dipartimento Acque e rifiuti pronto a lasciare l’amministrazione regionale. Un atto dovuto, visto che l’incarico all’Autorità portuale prevede un contratto a termine da quattro anni e quindi è incompatibile non solo con il ruolo di vertice, ma anche semplicemente con la condizione di dipendente regionale. “Se Lupo vuole candidarsi – suggerisce ancora Helg – deve dimettersi prima, non al momento della nomina. Se uno vuole candidarsi, deve correre il rischio”. In una partita che, più che gli scacchi, ricorda ormai la roulette.

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