Case-vacanza fantasma a Favignana| Undici palermitani truffati - Live Sicilia

Case-vacanza fantasma a Favignana| Undici palermitani truffati

Vittima del raggiro una comitiva di giovani palermitani. Dopo avere versato una caparra di trecento euro si sono trovati sull'isola del Trapanese senza un alloggio. La persona contattata tramite un annuncio su internet non si è recata all'appuntamento ed ha spento il cellulare. Indagano i carabinieri.

 

PALERMO - Il caso
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PALERMO – Ad aspettarli c’erano il mare limpido di Favignana e serate all’aria aperta. Avrebbero alloggiato in un appartamento con diversi posti letto: erano più di dieci e colui che diceva di essere il “proprietario” dell’abitazione, aveva dato la propria disponibilità. Bastava versare un anticipo e al loro arrivo a Favignana avrebbero ricevuto le chiavi. La comitiva, formata da undici ragazzi palermitani con un’età tra i venti e venticinque anni, non avrebbe però mai immaginato che una volta sbarcata sull’isola del Trapanese non avrebbe trovato né la persona pochi giorni prima contattata, né la villetta.

A raccontare la disavventura è uno dei giovani rimasto vittima della truffa, che con l’amaro in bocca parla di una persona che, almeno virtualmente, si era dimostrata “affidabile”. “Io ed i miei amici abbiamo trovato l’annuncio su internet, sul sito www.subito.it. Quella descritta era una villetta nella zona centrale dell’isola, nei pressi del porticciolo, che avrebbe potuto ospitarci tutti per i giorni a cavallo del Ferragosto. Chi aveva pubblicato l’inserzione, un certo Fabrizio, aveva anche allegato diverse fotografie dell’abitazione. Erano le immagini degli interni, quindi a questo punto non possiamo sapere se si trova davvero a Favignana. Fatto sta che in quel momento ci siamo fidati e l’abbiamo contattato. Al telefono era stato molto disponibile – prosegue il ragazzo – non abbiamo avuto alcun motivo per nutrire dei dubbi perché ci ha illustrato tutto con molta precisione e serietà”.

Un atteggiamento che, a quanto pare, sarebbe servito soltanto ad accaparrarsi la fiducia dei potenziali acquirenti per intascare l’anticipo e poi svanire nel nulla. Un piano studiato a puntino, insomma, che avrebbe fatto intascare al presunto truffatore soldi facili ed immediati. “Già – prosegue uno dei ragazzi raggirati – è letteralmente scomparso. Prima che partissimo ci ha fornito l’Iban di un conto corrente, ci ha detto di versare una caparra di trecento euro e che, una volta giunti sul posto, avremmo dovuto telefonargli per raggiungerci. A quel punto avremmo dovuto consegnare la somma restante e lui ci avrebbe dato le chiavi della residenza”. Peccato che quando i giovani palermitani sono arrivati a Favignana quel cellulare abbia cominciato a squillare a vuoto.

“Siamo scesi dall’aliscafo ed abbiamo subito tentato di contattarlo. Inizialmente non abbiamo ricevuto alcuna risposta, poco dopo il telefono è stato spento e il numero e sempre rimasto irraggiungibile – spiega il giovane -. Abbiamo provato fino alla tarda mattinata e, ormai assodato che eravamo stati palesemente presi in giro, abbiamo cercato una soluzione. Di certo – sottolinea – quando saremmo tornati dal mare non avremmo potuto dormire per strada”.

Ed è così iniziata la ricerca di un nuovo alloggio. Con bagagli in spalla e tanta delusione addosso, gli undici ragazzi hanno passato al setaccio il paese alla ricerca di un “affittasi”. “Abbiamo chiesto in giro se ci fossero case libere – prosegue il giovane – in quei giorni sull’isola le strutture erano quasi tutte piene. Nonostante le difficoltà, abbiamo trovato un’agenzia immobiliare che ci ha dato un’alternativa e così, oltre ai soldi già versati per l’annuncio su internet ne abbiamo sborsato altri per un’altra casa, ma almeno abbiamo evitato di tornare a Palermo e far saltare la nostra vacanza. Dopo avere lasciato i bagagli nelle nostre stanze non ci è rimasto altro da fare che recarci dai carabinieri. Abbiamo raccontato loro quello che ci è successo e sporto denuncia. Vogliamo che la nostra esperienza serva da monito, in modo che questa persona non metta a segno altre truffe.

Ad indagare sulla vicenda sono adesso i militari dell’Arma coordinati dalla Procura di Trapani. Durante la stagione estiva quella degli undici palermitani non sarebbe stata l’unica denuncia di questo tipo: ad arrivare a Favignana cercando una “casa-fantasma” sarebbero stati anche diversi turisti. Per questo le indagini puntano a verificare se dietro ai vari annunci sul web ci sia sempre la stessa persona.


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