Maxi confisca per Padovani, |il "re" delle slot machine - Live Sicilia

Maxi confisca per Padovani, |il “re” delle slot machine

Le fiamme gialle appongono i sigilli a 16 società con sede nel catanese e nel suo hinterland e a Roma e Modena, quote societarie, depositi bancari e rapporti finanziari presso istituti di credito a Milano, Roma, Biella, Padova, Siena, Lecce, Palermo e Ragusa

Caltanissetta
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GELA – Maxi confisca per il “re” delle slot machine siciliano. Nella rete della Guardia di Finanza Antonio Padovani, 62 anni, noto imprenditore di Catania operante nel settore dei giochi d’azzardo. Le fiamme gialle hanno disposto nei confronti di Padovani la confisca di 16 società con sede nel catanese e nel suo hinterland e a Roma e Modena con i relativi compendi aziendali, quote societarie, depositi bancari e rapporti finanziari presso istituti di credito a Milano, Roma, Biella, Padova, Siena, Lecce, Palermo e Ragusa. Tra le proprietà confiscate anche due villette con piscina nel catanese dal valore di 4 milioni di euro, 40 conti correnti, 8 autoveicoli, due fabbricati ed una imbarcazione tipo “entrofuoribordo” dalla lunghezza di 12 metri. Le verifiche eseguite anche grazie ad uno strumento di ausilio investigativo denominato “Molecola” hanno permesso di riscontrare una netta sperequazione tra i redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale accertato.
L’operazione è stata condotta dagli agenti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta in collaborazione con gli uffici di Roma e fa seguito al sequestro giudiziario, sempre a carico dell’imprenditore, iniziato nel dicembre 2011. Padovani si occupa del noleggio di slot machine, gestione di sale da gioco, affidamento di lotterie e raccolta di scommesse anche a distanza. Il suo nome risulta nei fascicoli di numerose inchieste tra cui “Atlantide Mercurio” (24 arresti nel 2009 di presunti affiliati al clan di Gela di Piddu Madonia), per cui è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione ,ed “Hermes”. Da quest’ultima inchiesta, condotta dalla Dda di Napoli, è emersa una stretta collaborazione con Renato Grasso, anche lui imprenditore nel settore delle slot machine e ritenuto vicino al clan dei Casalesi. Dall’inizio dell’anno ad oggi, il Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta ha sequestrato beni per circa 16 milioni di euro, ed eseguito confische per quasi 300 milioni di euro.

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