"Tasi, governo taglia 22 milioni| Noi ne chiediamo soltanto 16" - Live Sicilia

“Tasi, governo taglia 22 milioni| Noi ne chiediamo soltanto 16”

Il sindaco al Tg3 Sicilia: "Firenze e Torino applicano aliquote più alte della nostra".

PALERMO – “Il Governo Renzi, in continuità con la linea iniziata dal governo Monti, continua a massacrare i comuni italiani tagliando trasferimenti e costringendo i comuni a compensare i tagli con una crescente fiscalità locale”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha risposto ai microfoni del Tg3 Sicilia a proposito della Tasi che sarà discussa oggi in Consiglio Comunale.

“Con riferimento alla Tasi i comuni si trovano di fronte alle conseguenze del taglio consistente dei trasferimenti rispetto all’anno passato: costringendo in questo modo il comune di Torino, il cui sindaco è il presidente dell’Anci, e il sindaco di Firenze, città del presidente del consiglio dei ministri, ad applicare l’aliquota massima del 3,3 per mille. Il comune di Palermo, in due anni di rigore finanziario, ha evitato il dissesto. E’ stato programmata e realizzata la messa in equilibrio, dopo anni di falsi in bilancio, disallineamenti di dimensione enorme e crescente, e di dissennatezza, dei conti delle aziende partecipate e si e’ avviata la definitiva messa in sicurezza dei servizi e del personale della paretecipata Gesip in liquidazione. L’amministrazione comunale, come tutte le altre amministrazioni comunali italiane, si trova oggi a dovere compensare con la Tasi un taglio da parte del governo nazionale. Per Palermo il taglio disposto dal Governo nazionale e’ pari a 22 milioni di euro. Ciononostante l’amministrazione non intende applicare l’aliquota massima ma l’aliquota del 2,9 per mille e di disporre una serie di esenzioni e agevolazioni per famiglie numerose, famiglie con persone con disabilità e famiglie composte da ultrasettantenni. Il consiglio comunale di Palermo, in questi due anni, ha svolto un ruolo responsabile ed esemplare, rispetto ad altre realtà del Paese, consentendo di evitare quello che sembrava un inevitabile dissesto. Grazie alla rigorosa politica finanziaria svolta in questi due anni la proposta della Giunta al consiglio comunale è di una operazione finanziaria pari a complessivi 16 milioni di euro a fronte dei 22 milioni di tagli. Mentre il Governo nazionale continua questa opera di mortificazione e di tagli alle autonomie locali e mentre la Regione siciliana contribuisce con il proprio andamento politico confusionale ad aggravare la situazione tanto da costringere l’Anci Sicilia a fare appello all’attenzione della massima autorità del Paese, il Capo dello Stato, e’ evidente che questi sforzi, questo sacrificio e questo impegno dell’amministrazione e del consiglio comunale è un tentativo di evitare guasti terribili che purtroppo si verificheranno in tanti comuni della Sicilia a causa dei tagli e del Governo nazionale e del Governo regionale”.


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