"Il Pd deve investire e costruire | se vorrà governare domani" - Live Sicilia

“Il Pd deve investire e costruire | se vorrà governare domani”

Proseguono gli interventi a seguito della pubblicazione di "Il grande sonno della politica catanese": oggi, a Livesiciliacatania, raccogliamo lo spunto di Otello Marilli, componente dell'assemblea provinciale dei democratici.

Il dibattito
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CATANIA. Di seguito, l’intervento di Otello Marilli.

“L’articolo di Anthony Di Stefano sul “sonno della politica” a Catania, mi ha riportato alla mente l’“Allegria di Naufragi” di Ungaretti: E subito riprende Il viaggio Come Dopo il naufragio Un superstite Lupo di mare. Mi spiego: è innegabile che la Politica, non solo a Catania e non solo in Sicilia, abbia perso la maiuscola travolta come è stata da scandali di natura diversa, dalla corruzione all’utilizzo indebito dei fondi pubblici, agli sprechi veri o presunti che le si addebitano. Ed è altrettanto vero che una risposta alla crisi di credibilità della politica sia stata in ambito nazionale l’antipolitica grillina. La Sicilia, Catania in particolare, invece hanno prodotto esiti per certi versi diversi e inaspettati: siamo passati dai “forconi” che hanno provato a cavalcare il malessere operando una protesta ai limiti dell’eversione (che ha finito per danneggiaare profondamente l’economia siciliana) alla “sorpresa” grillina contestuale alla vittoria regionale di Crocetta (fatti che si potrebbero leggere come una ricerca di novità politica) fino a giungere all’opposto, alla “ricerca dell’usato sicuro”, con l’affermazione di figure d’esperienza come Bianco a Catania. Questo ondeggiare dell’elettorato (non bisogna tralasciare gli esiti delle elezioni politiche del 2013 come di quelle europee dello scorso maggio) accompagnato da una percentuale di astensionismo sempre maggiore ha travolto i cosiddetti attori della politica.

Allora è in questo contesto di difficoltà e di scarsa credibilità che chi ama la Politica (quella con la P maiuscola) dovrebbe interrogarsi su dove si è spezzato il filo, il legame con la società. E sono i partiti a doversi fare carico della soluzione del problema. Ed il PD in questo deve essere in prima linea, deve estrinsecare la sua missione nel rinnovare la credibilità della politica e nel ridarle autorevolezza. Una politica che sia degna del suo nome deve essere autorevole e per far si che ciò accada deve avere il coraggio di fare la sua parte. Cosa significa? Significa che un partito ancorché se ha responsabilità di governo non deve abdicare al suo ruolo di tramite tra istituzioni e società. Anzi, al contrario deve sapere dire ai suoi rappresentanti istituzionali (siano essi consiglieri, sindaci o deputati) anche ciò che non va nella loro azione. Sono convinto che se il PD non diventa esclusivamente difensore d’ufficio dei suoi istituzionali, dei suoi amministratori e recupera il suo ruolo propositivo pure incalzante, le sue espressioni di governo non potranno che trarne giovamento.

È per questo che di fronte ad un silenzio assordante è stato necessario che ci fosse chi dicesse alcune cose, dai rifiuti alle Zone franche urbane fino alla tomba di De Felice per fare qualche esempio, perché il rischio era quello di galleggiare in un limbo che uccide la politica e la partecipazione. Non per andare contro qualcuno, quindi, ma per provare a ridare fiato e forza a qualcosa di bello e che può riempire la vita di ciascuno: la passione civica e pubblica o, in altre parole, la Politica.

Ricominciare a pensare alla prospettiva non solo per l’oggi, ma per immaginare come possa essere la nostra città e la nostra comunità tra 5 o 10 anni. Immaginare come si possono sfruttare le nostre risorse inespresse, prima fra tutte il mare, come le istituzioni possano diventare strumenti per la crescita di tutta la cittadinanza così da non essere più viste come un impedimento per lo sviluppo, come fare interagire tutte le risorse (economiche, sociali, culturali, ambientali) di questo straordinario e disgraziatissmo territorio. Questo è il compito della Politica e questo è il compito di chi vuol farla, non solo di chi è deputato, sindaco o consigliere. Questo è il compito del PD che governa oggi e che deve costruire e investire se vorrà governare domani. Il silenzio, il cullarci sulle figure carismatiche di turno non ci darà la prospettiva né il futuro. Pensare, ragionare, analizzare e soprattutto agire sono le condizioni per ridare la maiuscola alla Politica. Perché dopo il naufragio il viaggio riprenda”.


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