Gioeni, la critica| del direttore dei lavori - Live Sicilia

Gioeni, la critica| del direttore dei lavori

Scoppia la bagarre tra gli addetti ai lavori, sui nuovi interventi "voluti dal sindaco Bianco".

il tornaindietro
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CATANIA – Non c’è pace per il Nodo Gioeni. Ad aver alimentato la polemica, negli ultimi giorni, l’avvio dei lavori in via Petraro per la realizzazione del torna indietro e della bretella, iniziati lunedì scorso con l’impegno personale del sindaco Enzo Bianco che tutto sarebbe stato completato prima dell’inizio della scuola. Il timore, però, è che non si faccia in tempo. Non tanto per la realizzazione del torna indietro in sé, che sembra sarà completato. Quanto piuttosto per la bretella per la quale, invece, bisognerà attendere. Un’opera che non tutti erano decisi ad eseguire. Come il direttore dei lavori Rosario Mirone. “In una decina di giorni riusciremo a completarla – afferma – anche se io la ritengo sbagliata. Ma, dal momento che l’amministrazione, tramite il Rup mi ha mandato questa modifica – ribadisce – la faremo”.

Nel frattempo, chi da via Passo Gravina avrà bisogno di raggiungere via Del Bosco sarà costretto a fare un giro un bel po’ più lungo proseguendo per via Passo Gravina fino a via Paolo Bentivoglio. Da qui raggiungere e risalire via Etnea, immettersi nel Nodo Gioeni, proseguendo sulla Circonvallazione fino a raggiungere il torna indietro di viale O. Da Pordenone. Svolta a “U” di nuovo sulla Circonvallazione per poi, finalmente, risalire per via Del Bosco.

Non è un percorso lunghissimo, ma farraginoso sì, e nelle ore di punta può essere proibitivo. Per non parlare dei residenti di via Petraro che in questo momento sono terrorizzati dall’idea di non riuscire più a tornare a casa. A tredici mesi dall’abbattimento del Ponte, insomma, e dopo tanti disagi patiti dagli automobilisti, la situazione potrebbe restare “difficile”. A meno che la bretella non verrà realizzata in tempo.

Cosa di cui non è tanto sicuro neanche l’esperto per la viabilità del Comune di Catania, Vincenzo Condorelli, che tanto si è battuto affinché questo torna indietro venisse fatto secondo il suo progetto.

Ingegner Mirone, ma cos’è che non va nella bretella?

È contraria alle norme del Codice della Strada, è troppo vicina al torna indietro, perché è troppo stretta. Per tutta una serie di motivi – ci dice Mirone – che la rendono pericolosa.

Lei come consentirebbe l’immissione in via Petraro?

Tornando sulla Circonvallazione, così come era previsto nel progetto. Comunque, la mia perplessità è superata dal fatto che ho ricevuto la disposizione dal Rup, Corrado Persico, e la sto eseguendo.

I muretti di contenimento del torna indietro di via Petraro, criticati dal consigliere Manlio Messina, sembrano più bassi rispetto al dovuto. È così?

Poiché il sindaco ha chiesto all’impresa di consegnare questi lavori prima dell’inizio della scuola, abbiamo sostituito i muretti di contenimento, che dovrebbero essere di cemento armato e che necessitano di 28 giorni per essere realizzati, con delle “scarpatine”, così come sono state fatte al Nodo Gioeni.

Queste scarpatine rimarranno così?

Esatto, rimarranno così.

Che probabilità ci sono che si verifichi una fuoriuscita di fango durante le piogge?

Può succedere.

L’ampiezza del torna indietro è adeguata?

No, è troppo stretta. È cinque metri. Ci sono problemi anche per l’autobus. Ma sono cose sulle quali io ho espresso le mie perplessità sin dall’inizio. C’è Condorelli, il consigliere del sindaco, che ha avuto questa pensata. E il sindaco la vuole realizzata così. L’assessore me l’ha firmata e io la eseguirò esattamente come vogliono loro.

 

 

 


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