"Falso nei bilanci del Comune" |Venti indagati, c'è anche Stancanelli - Live Sicilia

“Falso nei bilanci del Comune” |Venti indagati, c’è anche Stancanelli

A tutti gli indagati viene contestato di aver "dissimulato la reale situazione economico - finanziaria del Comune di Catania alterando talune poste dei bilanci degli anni 2009, 2010 e 2011, allo scopo di evitare il dissesto finanziario". TUTTI I NOMI - STANCANELLI: "LA NOSTRA NON E' UNA STORIA CRIMINALE" - LE REPLICHE

l'inchiesta della finanza
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CATANIA – L’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli è indagato per falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici insieme con gli ex assessori al Bilancio Roberto Bonaccorsi e Gaetano Riva e il responsabile pro tempore della direzione ragioneria generale del Comune Giorgio Santonocito ed altri 16 funzionari. Agli indagati viene contestato di aver concorso, a vario titolo, “a dissimulare la reale situazione economico – finanziaria del Comune di Catania alterando talune poste dei bilanci degli anni 2009, 2010 e 2011 allo scopo di evitare la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario dell’Ente locale e lo scioglimento del consiglio comunale”. Gli avvisi di conclusione indagini, emessi dal procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e dal sostituto procuratore Alessia Minicò, sono stati notificati dalla Guardia di finanza.

Gli altri indagati sono: Pietro Belfiore (Direttore pro tempore della “Direzione Sviluppo Attività Produttive e Turistiche – 2 Partecipate”); Biagio Lipera (Direttore pro tempore della “Direzione Sviluppo Attività Produttive e Partecipate”); Marco Petino (Direttore pro tempore della “ Direzione Patrimonio, Espropriazione, Provve ditorato ed Economato”); Orazio Palmeri (Direttore pro tempore della “Direzione Patrimonio, Provveditorato ed Economato”);  Valerio Ferlito (Direttore pro tempore della “Direzione Risorse Umane ed Organizzazione – Controllo di Gestione”);  Annamaria Li Destri (Direttore pro tempore della “Direzione Ecologia ed Ambiente”); Alessandro Mangani (Direttore pro tempore della “Direzione Corpo Polizia Municipale”); Nunzio Pastura (direttore pro tempore della “ Direzione Lavori Pubblici e Manutenzioni ”); Maria Areddia Luisa (Direttore pro tempore della “ Direzione Lavori Pubblici e Manutenzioni, SS.TT., Servizi Cimiteriali ”);  Gabriella Sardella ( Direttore pro tempore della “ Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio ”);  Roberto Politano ( Direttore p ro tempore della “Direzione Sviluppo Attività Produttive ”); Augusta Manuele (Direttore pro tempore della “Direzione Pubblica Istruzione”);  Paolo Italia (Direttore pro tempore della “Direzione Pubblica Istruzione”); Giovanni Tomasello (Direttore pro tempore della “Direzione Manutenzione e Servizi Tecnici”); Corrado Persico (Direttore pro tempore della “ Direzione Politiche Sociali e per la famiglia”); Salvatore Costanzo (Direttore pro tempore della “Direzione Cultura”).

Nel corso delle indagini i militari del Nucleo di polizia tributaria di Catania hanno proceduto, su delega dell’Autorità Giudiziaria, all’acquisizione di un’ingente mole di documentazione presso vari uffici del Comune nonché presso le sedi delle principali aziende dallo stesso partecipate. Nel contempo, allo scopo di svolgere una compiuta analisi della documentazione acquisita, tenuto conto della specificità delle regole di contabilità previste dal Testo Unico Enti Locali, la Procura ha nominato, quale consulente tecnico, un Professore ordinario di “Economia ed Amministrazione delle Aziende Pubbliche” presso l’Università degli Studi di Palermo. L’esame svolto ha consentito di evidenziare significative anomalie nella formazione e nell’approvazione dei documenti contabili in argomento, con specifico riferimento a: appostamento in bilancio di ingenti quote di “residui attivi ” risalenti nel tempo e di dubbia esigibilità, per un importo complessivi di oltre 270 milioni di euro; “debiti fuori bilancio ” per oltre 78 milioni di euro, la cui certezza in ordine alla manifestazione finanziaria avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione comunale all’individuazione delle necessarie coperture; disallineamenti contabili emergenti tra i valori iscritti in bilancio dall’ente locale controllante (Comune di Catania) rispetto a quelli rilevati nei bilanci delle società partecipate per circa 34 milioni di euro; classificazione di somme, pari a circa 20 milioni di euro, nell’ambito di voci di bilancio dalle quali non emergeva la loro natura di passività.

LE REPLICHE: Roberto Bonaccorsi, oggi sindaco di Giarre: “Ho piena fiducia nel lavoro degli inquirenti”. L’ex assessore del Comune di Catania ha, intanto, indetto una conferenza stampa per domani mattina al Municipio di Giarre.

L’ex sindaco Raffaele Stancanelli: “Mi auguro che la magistratura definisca al più presto la vicenda e accerti come il lavoro di 5 anni al servizio della città da parte mia, dei miei collaboratori e dei dirigenti del Comune non possa essere definito una storia criminale in special modo perché ci si rimprovera di avere evitato il dissesto finanziario di Catania, che abbiamo fatto nell’interesse solo di Catania e senza alcun fine personale. Tanto è vero ciò che sia la Corte dei Conti che il ministero degli Interni hanno perfettamente validato il piano di rientro. La nostra non è stata una storia criminale”.

L’ex ragioniere generale, Giorgio Santonocito: “Ho ricevuto stamani il provvedimento e non ho ancora avuto il tempo di analizzarlo Posso, in ogni caso, dire con serenità che ho sempre lavorato rispettando rigidamente le norme finanziarie. Ho fiducia nella Giustizia e lascio lavorare gli inquirenti, ma sono tranquillo”.


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