CATANIA – “Volevamo che la città esprimesse un gesto di gratitudine verso una grande persona, un amico”, così il sindaco Enzo Bianco durante la cerimonia d’intitolazione della piscina comunale di viale Kennedy alla memoria di Antonio Guarnaccia. Un uomo di sport prestato alla gestione della cosa pubblica e al fianco dell’attuale primo cittadino negli anni ’90. “Ricordo – ha detto il sindaco – la sua luce negli occhi quando riusciva a riattivare gli impianti sportivi lasciati al degrado. Quando venne inaugurata questa piscina, quella luce fu ancora più luminosa”. E ancora: “Una figura esemplare, il cui unico errore – dice il sindaco – è stato quello di averci lasciato troppo presto”.
Che quella piscina fosse da dedicare alla sua memoria, sembra un dato che nessuno ha in cuore di smentire. Riferisce a LiveSicilia la moglie Alessandra: “Qui c’è cresciuto. Da ragazzino ha iniziato l’attività agonistica. Un tempo questa era l’unica piscina. Anche la sua attività di relazioni, diciamo così, è iniziata con la squadra di pallanuoto. Successivamente – racconta ancora – è arrivato l’impegno amministrativo. Era assessore, praticamente, di tutto: economato, affissioni, manutenzioni, servizi cimiteriali, innovazione, anagrafe, trasporti. Ragionava a trecentosessanta gradi. Ma riusciva sempre. Era estremamente serio. E riusciva a concludere sempre quello che aveva in mente. Ha amato come un pazzo questa città. L’ha servita. Gli anni di assessorato li ha vissuti come un’opportunità per migliorare Catania”.

Fantasia e sport. È infatti di Antonio Guarnaccia l’idea delle mega finestre poste dietro le tribune della piscina di viale Jennedy e aperte sul mare. “Voleva – racconta ancora la moglie – che questo complesso fosse al top. Si era messo in testa che il pubblico godesse anche visivamente di quanto di meglio offre la città”. Il bagaglio da trasmettere? Non ha dubbi: “Sicuramente l’onesta intellettuale e l’idealismo. Ecco, i ragazzi di oggi, anche nello sport, sono poveri di sogni. Lui – aggiunge – sognava e procedeva”.
“Lui era una grande persona, un grande lavoratore”, anche Sergio Parisi, vicepresidente regionale del Coni e presidente della Federazione nuoto siciliana, esprime il proprio piacere personale per la scelta del Comune d’intitolare la piscina a Guarnaccia. L’ex assessore allo sport va tuttavia oltre, esaltando il modello di gestione dello stesso plesso: “Vede, sono rimasti tutti a bocca aperta ammirando questo impianto. Qui abbiamo la anche la sede della Federazione. Tutta opera dei privati. Stessa cosa per le piscine di via Zurria, impianto dedicato peraltro a Francesco Scuderi. Insomma – commenta – la gestione di tutte questa strutture stanno dando delle gran belle soddisfazioni”.
Con tutto il rispetto per Antonio Guarnaccia, ottimo farmacista e valente Assessore quando ce ne fu bisogno reale bisogno , ci chiediamo perchè il Sindaco Bianco invece di commemorare persone che credettero in lui, non si occupa di recuperare i tanti impianti sportivi allo sfascio e salvaguardare così veramente e concretamente il futuro di tanti giovani?
Che Antonio fosse una persona per bene ed un appassionato della politica ,fino a diventare assessore del sidaco Bianco ,nessuno lo puo mettere in dubbio. Che da politico abbia contribuito al sensibile miglioramento dell’impianto natatorio della plaja ,e’ altrettanto pacifico. Come sportivo lo ricordiamo appassionato di golf e presidente della golftur,voluto dal sindaco Bianco,prima del suo prematuro abbandono della sindacatura! Per tutto cio’ ci saremmo aspettati che al caro Antonio venisse dedicata un via,una piazza,un’aula consiliare! Per la piscina della plaja avevamo immaginato una dedica ad un Lallo Pennisi qualunque,che “inventato” la pallanuoto a Catania( prima a nare e poi in piscina),che ha giocato da protagonista ( seria a e capocannoniere), per trenta anni e per altri dieci ha fatto il presidente! Certo,Lallo Pennisi era lontano,lontanissimo dalla politica,dalle cariche pubbliche,dai salotti bene! In fin dei conti che ha fatto ?
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Pienamente d’accordo concittadino Costa. Lallo Pennisi che a Catania diede lustro ultradecennale con la sua passione disinteressata allo sport ed alla formazione dei giovani sia in piscina che al mare, non può essere conosciuto e ricordato da un Sindaco che tuttora si ostina a sconoscere le potenzialità educative degli sport marittimi che Pennisi attuò e difese strenuamente.
Ancora un volta va ricordata al Sindaco Bianco la sua promessa di restituire il porto alla città a cui lo stesso appartiene, in modo da farvi praticare non solo la pallanuoto ma anche il canottaggio , la vela, la motonautica , la pesca sportiva , il diving sportivo e naturalistico.
Tutte attività con evidente ricaduta, anche economica, che possono convivere benissimo con le crociere e con il diporto nautico ma che fanno a cazzotti con le attuali cataste di containers di interesse di pochi e ben noti soggetti.
Riuscirà Bianco a mantenere la sua specifica promessa preelettorale ?