Tassa sugli stadi, no di Zamparini: |"Ma è inutile scioperare" - Live Sicilia

Tassa sugli stadi, no di Zamparini: |”Ma è inutile scioperare”

La proposta del Governo di inserire una tassa sulla sicurezza negli impianti all'interno del decreto stadi fa storcere il naso ai presidenti dei club calcistici. Il patron del Palermo esprime il proprio disappunto, ma non minaccia scioperi per il campionato in corso.

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PALERMO – Una tassa di sicurezza sugli stadi. È questa l’ultima proposta del Governo Renzi per quanto concerne gli impianti sportivi. Una proposta che non va giù ai presidenti delle squadre di calcio, tra cui anche Maurizio Zamparini che, intervistato da Panorama, attacca il Premier: “Demagogia e propaganda politica di basso livello. Con tutti i problemi che abbiamo nel nostro Paese andare a parlare di queste sciocchezze è pura demagogia. Il calcio dà allo Stato circa un miliardo e 200 milioni all’anno senza ricevere nulla. Se i politici cominceranno a pagare i poliziotti che gli fanno da scorta o vanno alle manifestazioni, se i magistrati faranno lo stesso e se tutte le categorie pagheranno, allora anche il calcio potrebbe farlo. Ma sono argomenti spiccioli perché il principio è che le tasse che noi già versiamo servono per pagare anche la sicurezza. Non è possibile pensare il contrario…”.

Zamparini è un fiume in piena, ne ha per tutti e soprattutto punta il dito contro il governo: “Loro dicono che incassiamo un miliardo all’anno. E i costi? E le tasse che paghiamo? E’ un Paese che è sull’orlo del precipizio e invece di badare alle cose reali pensa a fare piccole cose di propaganda e si inventa una cosa al giorno per nascondere i problemi reali delle persone e delle imprese che chiudono. Sa cosa succede con la Carinzia oggi? Cinque aziende ogni settimana si trasferiscono dal Triveneto alla Carinzia in Austra perché di là gli offrono servizi ed assistenza. Significano una ventina al mese e duecento all’anno. Lavoro che si perde per sempre. Questi sono i guai del nostro Paese e loro parlano del calcio. Mi viene da piangere”.

Zamparini ribadisce che sta cercando forze nuove, ovviamente economiche, per i suoi investimenti: “Loro dicono che incassiamo un miliardo all’anno. E i costi? E le tasse che paghiamo? E’ un Paese che è sull’orlo del precipizio e invece di badare alle cose reali pensa a fare piccole cose di propaganda e si inventa una cosa al giorno per nascondere i problemi reali delle persone e delle imprese che chiudono. Sa cosa succede con la Carinzia oggi? Cinque aziende ogni settimana si trasferiscono dal Triveneto alla Carinzia in Austra perché di là gli offrono servizi ed assistenza. Significano una ventina al mese e duecento all’anno. Lavoro che si perde per sempre. Questi sono i guai del nostro Paese e loro parlano del calcio. Mi viene da piangere”.

Infine il patron rosanero esclude forme di protesta e di sciopero contro la proposta del Governo di mettere una tassa sulla sicurezza per gli stadi: “Ma per carità… Dobbiamo abbandonare queste forme vecchie e stupide di protesta. Lo sciopero lo fa la Cgil, non gli imprenditori del calcio. Noi protestiamo e proviamo a spiegare come stanno le cose, quanto diamo allo Stato e quanto lo Stato dà a noi. Però alla fine ci facciamo rubare. Noi dei ricchi che non vogliono aiutare? E’ quello che loro vogliono far passare all’opinione pubblica. Lo dicevo qualche anno fa a un mio collaboratore: vedrai che prima del collasso finale del Paese c’è chi dirà alla gente di guardare ai ricchi perché hanno rubato i soldi altri. Come hanno fatto Stalin e gli altri. E’ quello che provano a fare questi disgraziati che stanno rovinando il Paese”.


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