I viaggi di Crocetta, le moto di Reale | Spese e redditi della giunta - Live Sicilia

I viaggi di Crocetta, le moto di Reale | Spese e redditi della giunta

Depositate in questi giorni le dichiarazioni obbligatorie dei patrimoni dei nuovi assessori e i costi per le missioni. Il governatore a Bruxelles vuole una sede, una macchina e un autista, ma si è recato lì tre volte in due anni.

PALERMO – Al presidente quella sede di Bruxelles serve davvero. È importante, stretegica, essenziale. Al punto da averla “resuscitata” con tanto di invio di nuovo personale. E ci ha anche piazzato una bella auto blu, blindata con autista annesso. In attesa che il presidente arrivi. Attese snervanti, se non si stesse parlando di un’automobile. Visto che, stando al prospetto relativo ai viaggi istituzionali di Rosario Crocetta si scopre che il governatore, nel 2013 e nel 2014 si è recato a Bruxelles appena tre volte. Il dato, come detto, è raccontato nel rendiconto sui rimborsi per “viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici”. Ma il presidente ha viaggiato. Eccome. E ovviamente, considerate le necessità legate al ruolo, la meta preferita è la Capitale. A Roma, in due anni, il presidente si è recato 36 volte. Tre volte ogni due mesi. A volte per una sola giornata, altre per periodi leggermente più lunghi. In due anni il presidente solo per viaggi e soggiorni istituzionali ha speso oltre 56 mila euro. Soggiorni, come detto, molto brevi. Uno o due giorni. Con spese complessive che oscillano tra i 540 e i 2.900 euro. Insieme ai viaggi romano-europei, ecco spuntare una serie di puntatine a Milano, una giornata a Lipari lo scorso 6 aprile, e una tre giorni a Tunisi tra il 26 e il 28 novembre scorso, costata ai siciliani quasi 1.400 euro.

Rimborsi che, ovviamente, si aggiungono alle somme che il presidente guadagna già in quanto governatore e deputato regionale. Cifre sulle quali si sono alzati polveroni e misteri. In qualche modo diradati proprio dalla certificazione presentata da Rosario Crocetta. Uno stipendio composto da diverse voci. Intanto la “indennità di funzione annua del Presidente della Regione” pari a 52.556,52. A questa va aggiunta l’indennità “parlmentare annua” in quanto deputato dell’Ars, altri 128.460 euro lordi. Non manca la “diaria annuale”, altri 42 mila euro, il “rimborso spese per esercizio mandato” pari a 38.160 euro lordi. Insomma, fanno 260 mila euro lordi. Un po’ più di quanto guadanga un “usciere”, figura utilizzata spesso dal governatore come unità di misura della propria “monacale” retribuzione. Queste, almeno, solo le stesse dichiarazioni del presidente pubblicate, come la legge impone, sul sito ufficiale della Regione. Il governatore dichiara anche tre edifici di prorietà: una casa a Gela, un garage nella stessa città di origine e un’altra abitazione a Bruxelles. Non si ha notizia, al contrario di quanto richiesto invece ai deputati regionali, dei patrimoni dei più stretti conginuti del presidente: i tre fratelli Salvatore, Paolo e Alfonso. Una norma prevista anche dalla stessa legge regionale che ha esteso l’obbligo ai parlamentari, consentendo però ai diretti interessati di negare quel consenso. Un “no” arrivato in molti casi dagli inquilini di Sala d’Ercole. Ma qualcuno ha dato il buon esempio. È il caso del presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, che ha pubblicato i patrimoni dei congiunti. Crocetta, invece, non lo ha fatto.

Così come tutti i suoi assessori. In tutti i casi è arrivata la negazione del consenso alla pubblicazione dei patrimoni dei familiari. Dati utili, in molti casi, anche per verificare possibili incompatibilità e conflitti d’interesse. No, la giunta della “trasparenza” si è scontrata con le esigenze di privacy dei propri congiunti che hanno negato la pubblicazione quei dati. Non restano che quelli degli stessi assessori. A cominciare dai redditi. Uguale per tutti: 11.100 euro lordi al mese. Per il resto, la giunta di Crocetta appare, dichiarazioni alla mano, non proprio un esecutivo di “nababbi”. Come nel caso di Linda Vancheri che dichiara, tra le sue proprietà solo una “Nissan Qashqai 1500 CC Diesel”. Pina Furnari, titolare di insegnamento a titoloto gratuito a Messina, dichiara una casa nella città dello Stretto e una non meglio definita auto.

Un po’ più ricchi gli assessori all’Economia e all’Agricoltura. Per Roberto Agnello infati ecco quattro “beni immobili, di cui due terreni e due fabbricati a Gangi (PA), per una quota pari al 33% di ciascun bene”. E ancora, Agnello è titolare di un ciclomotore, modello Honda SX150 e di una autovettura modello Ford Smax. In poco più di due mesi, tra fine aprile e i primi di luglio Agnello ha speso 3.100 euro per spese di missione e viaggi, tutti a Roma al Ministero dell’Economia. Ezechia Paolo reale è, tra le altre cose, componente del cda di Sicilyland spa “in attesa di accettazione delle dimissioni”. Amante delle moto, ne possiede tre: una Honda 1200 Crosstourer, una Bmw Gx650, una Sh 125, oltre a una Vespa 125. L’assessore all’Agricoltura, però, non ama solo la strada, ma anche il mare. Anche per questo ha scelto di acquistare una imbarcazione di 24 piedi a motore. Inoltre, Reale è titolare di 1.005 azioni del Credito Valtellinese e contitolare per un terzo di altre 2.890 azioni della stessa società.

L’assessore all’Energia Salvatore Calleri, in appena due mesi ha speso 3.500 euro solo per i viaggi. Dove? Oltre alle puntate a Roma per la conferenza Stato-Regioni, una in commissione ambiente e una visita al Ministero dell’Economia, spunta una spesa di 655 euro per partecipare, tra il 2 e il 3 maggio alla “giornata antimafia”, e 262 euro per prendere parte a un convegno su Ambiente ed Energia a Grosseto. A due passi da casa sua. Che è a Firenze, come dichiara lo stesso Calleri. Anzi, di quell’abitazione Calleri possiederebbe solo la metà, insieme a tre automobili. Una di queste – precisa nella dichiarazione – è del 1982 ed è ormai “prossima alla vendita”. Il vicepresidente dell’Ars e assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti possiede poco più del 7 per cento di sei abitazioni a Siracusa, e il 22% di due immobili a Palermo. Completamente sua, invece, la Fiat 500 immatricolata nel 2010.

Il responsabile in giunta per le Infrastruttire, Nico Torrisi ha chiesto 555 euro di rimborso per viaggio al Ministero dell’Economia. Dichiara di essere in possesso di due fabbricati e un terreno a Valverde. Una Smart del 2008 e una Mercedes Ml 350 del 2012. Azioni nella Torrisi Slavia srl, nella Immuno Pharmacology reasearch, nella Sogest srl, Salvia farmaceutici srl, Baia Verde spa, Vip professional srl, Istituto di medica conciliazione pro bono pacis srl. Torrisi è amministratore o sindaco di società in Sogest, Asd polisportiva alfa, Faiat service. Non dichiara nessuna proprietà invece l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, che ha speso 653 euro ad aprile e 803,76 euro a maggio per i viaggi istituzionali. Lucia Borsellino invece ha speso 11.650 euro tra gennaio e giugno per viaggi istituzionali. Riguardo alle abitazione dichiara di essere “proprietaria a titolo esclusivo di tre unità immobiliari a Palermo, proprietaria a titolo esclusivo di una unità immobiliare a S. Ambrogio (PA) comproprietaria al 50% di una unità immobiliare a Bresso (MI)”. Due auto uso proprio. L’assessore al Turismo Stancheris invece paradossalmente non viaggia granché: solo uno quell per il quale ha chiesto un rimborso: 333,77 euro per una missione a Roma. L’ex segretaria particolare del governatore dichiara una casa di proprietà a Bruxelles e il 20% della Ozone srl di Bergamo. Il neo assessore Gerratana non ha avuto ancora il tempo di trasmettere le informazioni richieste dalla legge. Ma del resto, è entrato in giunta da poco. Meno comprensibile è il ritardo dell’assessore al Lavoro Giuseppe Bruno: lui è al governo da qualche mese ormai. Ma del suo stato patrimoniale ancora non si sa nulla.


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