Censura e vicepresidenza, rinvio | Crocetta convoca gli alleati - Live Sicilia

Censura e vicepresidenza, rinvio | Crocetta convoca gli alleati

In attesa della proclamazione di Gennuso, dubbi sul "plenum". Così, la conferenza dei capigruppo decide, a maggioranza, di rinviare l'ordine del giorno di domani alla prossima settimana. Si lavora a un vertice di maggioranza da tenersi nei prossimi giorni. Lungo faccia a faccia tra il governatore e i leader di Articolo 4 Sammartino e Leanza. Poi l'incontro con Cardinale.

PALERMO – Una lunga serata di incontri e colloqui. Rosario a Crocetta prova a misurare la temperatura della sua maggioranza, dopo il pericolo al momento rimandato di una possibile censura agli assessori Scilabra e Vancheri. Così, in attesa che le diverse anime del Pd trovino una quadra, Crocetta prova a testare la affidabilità dei suoi alleati.

Il Pd, dicevamo. Oggi nessun incontro ufficiale è stato convocato. Nè una riunione di gruppo. Ma pare che qualche dialogo informale tra i rappresentanti delle diverse aree del partito ci sia stato. Il preludio a un confronto che veda presente ovviamente il segretario Raciti e che conduca verso un vertice di coalizione. Nel frattempo, però, come detto Crocetta ha visto gli altri alleati. Lunghissimo il faccia a faccia con gli esponenti di Articolo 4.

Il gruppo di Sammartino e Leanza ha manifestato ultimamente alcuni segni di insofferenza. Palesatti soprattutto sulla vicenda Province (a proposito oggi la conferenza dei capigruppo ha deciso di incardinare in commissione i diversi ddl di origine parlamentare e governativa per poi lavorare a una sintesi, anche se l’impressione è che la base da cui si partirà è il ddl preparato dal presidente dell’Ars Ardizzone è condiviso dalla maggior parte dei capigruppo. In tarda serata, poi, il governatore era atteso in un ristorante di Mondello. Lì si è svolto un incontro tra gli esponenti del Pdr, alla presenza del leader Totò CArdinale. I riformisti avrebbero manifestato tutte le intenzioni di lavorare a un consolidamento della maggioranza, anche ridiscutendo la conformazione della giunta di governo. Ma hanno assicurato fedeltà alla maggioranza e coerenza in occasione della possibile mozione di sfiducia a Nelli Scilabra. Il Pdr insomma voterebbe contro la censura.

Ma intanto è saltato tutto. Sia le mozioni di censura a Scilabra e Vancheri che l’elezione del vicepresidente dell’Ars. Tutto rinviato alla prossima settimana. La conferenza dei capigruppo ha deciso. A votare per il rinvio i partiti di maggioranza. Contrari Forza Italia, Pid-Cantiere popolare, Ncd e Movimento cinque stelle. Vota a favore del rinvio anche il capogruppo di Lista Musumeci Santi Formica, che spiega così però la sua decisione: “Mi è stato detto che la mancanza del plenum non avrebbe consentito l’elezione del vicepresidente. Per me è una bufala. Ma a quel punto ho detto: o si vota tutto subito, o non si vota nemmeno per la mozione di censura”.

Le forze politiche così hanno deciso di posticipare l’ordine del giorno previsto per domani a causa dei dubbi legati al mancato giuramento a Sala d’Ercole del “neo eletto” Pippo Gennuso, oltre che degli altri deputati siracusani (anche i già eletti dovranno “ri-giurare”). All’Ars, per dirla tecnicamente, mancherebbe il “plenum”. Ogni votazione quindi rischiava di essere non valida.

“E’ una vergogna”, il commento a caldo del capogruppo di Cantiere popolare Toto Cordaro. “E’ prevalsa – dichiara il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – la forza dei numeri e i gruppi di maggioranza, che rappresentano i due terzi dei deputati, hanno fatto slittare un argomento che poteva benissimo essere trattato senza violazione alcuna. Poteva essere, tra l’altro, avviata la discussione comunque domani e votata la mozione la prossima settimana”. “Noi – commenta il capogruppo del Movimento cinque stelle Valentina Zafarana – abbiamo votato contro il rinvio. E ho chiesto al presidente Ardizzone di far verificare agli uffici se si può lavorare in questo modo o meno. Non possiamo rimanere ‘sospesi’ da metà settembre in attesa di un chiarmento. Abbiamo votato già –  aggiunge il capogruppo grillino – in sedute passate l’articolato del ddl sulla impignorabilità della casa. E nessuno ha sollevato obiezioni. Si è trattato solo di un pretesto per la maggioranza, per riuscire a sistemare le proprie questioni politiche”.

Come detto, il motivo alla base dello slittamento è la mancata proclamazione di Pippo Gennuso e degli altri deputati siracusani. Proclamazione prevista, a quanto pare, per il prossimo venerdì in Corte d’Appello.

Aggiornamento 19.36 Non è ancora fissato il vertice di maggioranza, ma si sta lavorando a organizzarlo nei prossimi giorni. La data verrà decisa dal confronto tra il capogruppo e il segretario del Pd, Baldo Gucciardi e Fausto Raciti. Intanto all’Ars è riunito il gruppo di Articolo 4. I deputati del movimento di Sammartino e Leanza dovrebbero anche incontrare il presidente Crocetta.

18:41 Domani dovrebbe tenersi una riunione di maggioranza con i rappresentanti di gruppi parlamentari e partiti. La decisione sta maturando in questi minuti, e sarebbe stato lo stesso Crocetta a proporre il vertice. Già prima che si sapesse dello slittamento del voto era previsto per domani all’Ars un vertice informale tra gli alleati sul tema della vicepresidenza.

 

 


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