Ebola, escluso il caso al Buccheri | Il turista è affetto da malaria - Live Sicilia

Ebola, escluso il caso al Buccheri | Il turista è affetto da malaria

L'ingresso del reparto in cui si trova ricoverato il turista

Il turista resta ricoverato nel reparto di Medicina, ma dall'ospedale escludono possa trattarsi della temuta malattia che si è diffusa in Africa occidentale. I pazienti al pronto soccorso: "Abbiamo temuto il peggio".

PALERMO – La febbre è scesa e la notte è trascorsa senza alcun sintomo preoccupante per il turista svizzero ricoverato all’ospedale Buccheri La Ferla. Si trova ancora in isolamento nel reparto di Medicina e viene tenuto sotto stretto controllo, ma al nosocomio di via Messina Marine, come è già stato reso noto ieri, escludono che l’uomo sia stato contagiato dal temuto virus dell’Ebola. E nel tardo pomeriggio la diagnosi accertata dai sanitari parla di malaria che il turista avrebbe contratto nel suo viaggio in Togo di poche settimane fa.

L’allarme era scattato ieri pomeriggio, dopo il suo arrivo al pronto soccorso. E’ sceso da una roulotte con la quale era in vacanza con la sua famiglia, dicendo di sentirsi male e di essere tornato da una ventina di giorni dal Togo, in Africa. La vicinanza con i paesi in cui l’epidemia sta uccidendo migliaia di persone ha fatto scattare le misure di sicurezza, ma sin da subito la direzione sanitaria ha parlato di una procedura iper-precauzionale, volta ad accertare la natura della febbre.

Per questo sono stati subito effettuati tutti gli accertamenti del caso, compreso il prelievo dei campioni di sangue che dovevano essere inviati all’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, l’unico autorizzato dal Ministero ad occuparsi di eventuali casi della malattia in Italia, ma al quale, alla fine, non sono stati spediti: in base alla sintomatologia non è stato ritenuto necessario. E, nel frattempo, all’ospedale palermitano, stamattina, non si parlava d’altro.

Al pronto soccorso, tra preoccupazione e diffidenza, decine di pazienti hanno chiesto informazioni sulle condizioni dell’uomo. “Sono qui perché mio figlio si è slogato una caviglia – dice Massimiliano Tortorici – ma ero indeciso se venire o meno. Ieri, leggendo quello che è successo ho avuto paura. Per fortuna ci hanno rassicurato tutti, sarebbe stato terribile avere la conferma di un allarme del genere a Palermo”. E, in effetti, questo sarebbe stato il primo caso in tutta Italia.

“L’Ebola fa paura in tutto il mondo – dice Sonia Fraschilla, al pronto soccorso con la madre anziana – ma bisogna stare attenti e non creare falsi allarmismi. Siamo felici che non ci sia nulla di cui preoccuparsi qui, sarebbe stato terribile”.

Questa mattina, inoltre, il sindaco Leoluca Orlando, ha incontrato l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino proprio all’ospedale Buccheri La Ferla, in occasione dei cinquanta anni di presenza dei Fatebenefratelli a Palermo. Orlando ha sottolineato “le preoccupazioni dei sindaci siciliani per l’epidemia di Ebola”, ricevendo dall’assessore Borsellino rassicurazioni sulla predisposizione di ogni misura di sicurezza sanitaria. E’ stata la stessa Borsellino, oggi in conferenza stampa insieme al presidente della Regione Rosario Crocetta, a precisare che “Stiamo mettendo a punto la procedura che coinvolgerà tutte le aziende. Ognuno dovrà sapere cosa fare di fronte a casi sospetti. Ieri le notizie diffuse non sono state autorizzate dal Buccheri La Ferla. Stamattina abbiamo ricevuto un bollettino sulle condizioni mediche del paziente. Non si tratta di Ebola. Al momento c’è uno stato febbrile di cui non conosciamo ancora l’origine, ma non si tratta di Ebola”.

A sottolineare la cessata emergenza è stato Gianluca Seroni, direttore sanitario del Buccheri La Ferla: “Ieri è sorto un caos. Il paziente con la febbre alta è stato messo in isolamento e alle 16 abbiamo contattato il Civico, lì ci hanno detto che il Togo, zona di provenienza del paziente non era zona a rischio. Lì l’Ebola non è endemica. Conferme in questo senso arrivavano dal Sacco di Milano e dallo Spallanzani di Roma. Alle 19 la temperatura del paziente era già scesa e stamattina lo Spallanzani ci ha confermato che non c’è alcun segnale che fa pensare all’Ebola. E adesso il paziente non ha più nemmeno uno stato febbrile”.

In ospedale, ad aspettare notizie sulle condizioni dell’uomo c’è la moglie. Stanotte ha atteso insieme ai figli per ore, nel camper, di potere incontrare il marito, ma i familiari dopo alcuni momenti di tensione col personale sanitario, sono stati allontanati dalla polizia per precauzione.


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