Da assessore a segretario (e ritorno) | Lo Bello, l'eterna sorpresa - Live Sicilia

Da assessore a segretario (e ritorno) | Lo Bello, l’eterna sorpresa

L'esponente politica agrigentina torna in giunta dopo un breve incarico da braccio destro di Crocetta. Come, prima di lei, era toccato a Michela Stancheris. E dopo essere stata silurata sul fotofinish durante la nascita del Crocetta-bis.

Il ritratto
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PALERMO – Il suo destino è incrociare il proprio percorso con i compagni di avventura. Almeno da ieri sera, visto che l’altra caratteristica della sua storia recente, quella di candidata data per certa ma bruciata al fotofinish, è stata riscattata. Il ritorno in giunta di Mariella Lo Bello, una delle principali sorprese del terzo esecutivo targato Rosario Crocetta, segna anche l’ingresso al governo della seconda segretaria particolare del presidente della Regione: prima di lei era stata la volta di Michela Stancheris, “pescata” a sorpresa dal governatore per sostituire Franco Battiato all’assessorato al Turismo, ma stavolta la “segretaria” proviene da una trafila più strettamente politica, essendo stata leader provinciale della Cgil di Agrigento.

Non è l’unico incrocio, per Lo Bello. Basta scorrere la sua storia recente, per trovarne un altro: in aprile, quando nacque il Crocetta-bis, la conferma dell’esponente politica agrigentina era data per certa fino a pochi minuti prima della divulgazione dei nomi degli assessori. A sorpresa – sì, perché la sorpresa è un tratto caratteristico, in questa storia – fu però il comunicato ufficiale di Rosario Crocetta a bruciare le certezze: fuori Mariella Lo Bello, finita al centro di uno scontro con il collega di giunta Nicolò Marino, dentro Mariarita Sgarlata. Chiamata in giunta per “bilanciare” geograficamente la nomina di Ezechia Paolo Reale, siracusano come lei, e trascinata dentro il Partito democratico dopo essere stata nel Megafono fino al giorno prima.

Adesso, nel Megafono c’è proprio Lo Bello. Che occupa nella nuova giunta la casellina riservata al partito del governatore, ma che nel primo esecutivo era arrivata su indicazione del democrat Angelo Capodicasa e di quella che oggi si chiama “area Cuperlo”. Lo strappo si consumò proprio in quei mesi: l’allora segretario del Pd, Giuseppe Lupo, era entrato in rotta con Crocetta e aveva “richiamato” gli assessori espressi dal suo partito. Che però risposero “picche”: da quel momento, giurano in ambienti democrat, iniziò la marcia di avvicinamento alla corte crocettiana.

Un avvicinamento che in effetti, in quei giorni convulsi a ridosso di Pasqua, era già a buon punto. Tanto che, quando le trattative per le candidature alle Europee nel Pd si mescolarono con quelle per il rimpasto in giunta, fu fatto il nome dell’ex segretaria della Cgil agrigentina per rimpiazzare in lista Nelli Scilabra, “bruciata” dal fuoco incrociato all’interno del Partito democratico. Ma – ancora una volta – Mariella Lo Bello fu superata al fotofinish: fra i candidati, in quota Crocetta, finì così Michela Stancheris. Già, l’ex segretaria. Della quale appena poche settimane fa Lo Bello ha preso il posto. Prima, appunto, come segretaria particolare di Crocetta. E adesso come assessore. Stavolta, al fotofinish, la vittoria è sua. Ma in questo gioco di incroci e sorprese l’ultima parola è sempre quella ancora non scritta.


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